Seize the night

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Zelda



Il viaggio di ritorno dura molto meno di quanto mi aspettassi.

Non appena intravedo il profilo familiare del tetto sul quale sono saltata il Giorno della Scelta, mi stacco dall'abbraccio di Eric e mi posiziono alla sua sinistra. Il treno sobbalza e prende velocità in prossimità di una curva, poi rallenta impercettibilmente mentre avanza sul rettilineo che conduce al nostro punto d'arrivo.

Eric mi rivolge un rapido cenno del capo. Indietreggia per prendere la rincorsa e si fionda all'esterno del vagone senza emettere suono. Scorgo la sua figura possente fendere l'oscurità della notte e atterrare sulla ghiaia del tetto. Le gambe attutiscono l'impatto senza alcuna fatica: accenna solo qualche passo per frenare lo slancio, ma la postura rimane impeccabile.

Gli concedo pochi secondi di vantaggio, perché si possa spostare così da non doverlo investire di nuovo come ho fatto all'andata. Faccio un rapido passo indietro, poi salto, dandomi la spinta con braccia e gambe contemporaneamente. I capelli mi schiaffeggiano il volto mentre eseguo la capriola aerea che tanto piace al mio ragazzo.

Vorrei imitare i movimenti disinvolti di Eric, ma dubito di riuscirci.
Almeno cado in piedi, invece di ruzzolare sui sassolini: è già un ottimo risultato. Scosto i capelli facendo ondeggiare il capo e raggiungo il Capofazione.

Mi correggo: per la verità è lui a raggiungere me.

Mi agguanta per la vita, alzandomi di qualche centimetro da terra, e incolla le labbra alle mie come se ne andasse della sua vita. Gli prendo il viso tra le mani e ricambio il bacio con trasporto, le vene ancora divampanti d'adrenalina. Lui mi fa fare una piccola piroetta in aria prima di mettermi giù. Mi ritrovo a ridere come non ho mai fatto, spensierata come una bambina.

Eric mi afferra il mento, inclinando il mio viso verso l'alto per potermi guardare negli occhi. - Sei troppo sexy quando salti in quel modo - sussurra, mentre si china per posare un bacio tra le mie sopracciglia.
Mi sento leggera e, a dirla tutta, anche leggermente intontita.

Eric sorride. I suoi denti brillano nella notte. - Preferisci seguire le regole o lasciarti tentare dal rischio? -.

Stringo le palpebre, cercando di trovare un senso alla sua domanda. Lui solleva le sopracciglia, sfidandomi con uno sguardo scintillante d'argento. Mi mordo l'interno della guancia. - Le regole sono noiose -, è la mia replica finale. - Sono fatte per essere infrante -.
Tipica filosofia Intrepida. Ci sto prendendo un po' troppo la mano, non so se sia un bene.

Il mio ragazzo approva il ragionamento, travolgendomi con un altro bacio. Mi accorgo che ci siamo mossi solo quando sento il basso muretto che delimita il cornicione premere contro il retro delle mie cosce.

Eric lancia una breve occhiata all'entrata scavata nel soffitto del palazzo sottostante. - Ufficialmente, nessuno è autorizzato a usare quest'ingresso, a meno che non si tratti di un'emergenza. Ufficiosamente, gli Intrepidi lo usano praticamente ogni volta che la noia prende il sopravvento. Entrare nella residenza grazie ad un banalissimo ascensore non è abbastanza rischioso, secondo il loro punto di vista -. Si volta verso di me e mi rivolge un occhiolino complice. - Ma noi sappiamo benissimo quanto quelle gabbie di metallo possano diventare infide. Dico bene? -.

Alzo gli occhi al cielo. - Sottoscrivo. Specialmente se si ha una paura folle del buio e si è costretti a rimanere chiusi in una cabina in compagnia di un minaccioso Capofazione -. Fingo di rabbrividire dal terrore. - Un'esperienza che ti segna a vita -.

Burn in my frozen heart like a dancing flameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora