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Ad un tratto mi alzo dalla poltrona su cui ero seduta e mi dirigo verso la libreria a cui Matthew da le spalle.
«Io ho bisogno del bagno» esordisce Alfie mentre io osservo i titoli dei libri «per favore, non uccidedetevi» ci raccomanda.
Gli faccio segno positivo con la mano destra mentre i miei occhi rimangono fissi sui libri.

«Vuoi leggere anche qui?» mi domanda Matthew che, improvvisamente, è accanto a me.
Alzo lo sguardo fino a quando incontro i suoi occhi chiari:«Qualche problema?» chiedo tagliente
«Mi è piaciuto come hai descritto il libro prima» mi confida.
Lo guardo stupita ma al contempo sospettosa:«Davvero?»
Lui annuisce:«Non lo dirò una seconda volta»
«E cosa ti è piaciuto di più di quello che ho detto?» indago
Lui ci pensa per qualche istante:«Il modo in cui ne hai parlato. È come se, nonostante tu l'abbia letto tantissime volte, sai che ci sono altre mille cose che devi ancora notare»
Sono davvero stupita di quello che ha appena detto. Era sincero.
«Stupita?» mi domanda
«Sono contenta che tu mi abbia ascoltato» ammetto.
Continuo la mia analisi dei libri ma il ragazzo mi interrompe:«Ti piace questo posto?»
Rialzo lo sguardo verso il suo e ha un'espressione strana, come se la mia opinione su questo luogo fosse fondamentale per lui.

Ho capito che questo cafè ha un legame particolare con i fratelli Harris, ma non mi sembra decisamente il caso di indagare: se vorranno, me lo diranno.

Non sapendo cosa fare davanti ad una situazione del genere, sorrido:«Moltissimo. Non sapevo che esistesse questo posto e ti ringrazio per avermelo fatto conoscere»
Matthew mi sorride a trentadue denti, come se fosse la risposta migliore che potessi dargli.
Il ragazzo non stacca gli occhi dai miei ma non è imbarazzante, è una sensazione pacifica: bella.

Forse il fratello maggiore Harris non è così male.

«Ragazzi» esordisce la voce di un ragazzo «ecco le vostre ordinazioni»

È un ragazzo nostro coetaneo, con i capelli mori e con gli occhi dello stesso colore. È alto come Matthew, il che mi fa sentire la bassa della situazione.

«Grazie» lo ringrazia il ragazzo mentre il cameriere appoggia le tre bevande sul tavolo.
«Ecco il conto, Matty»
«Grazie, Liam»

Mentre il ragazzo, che suppongo si chiami Liam, se ne va, guardo sospettosa Matthew:«Vieni spesso qui?» gli domando mentre mi siedo.
«Qualche volta...» ammette sedendosi a sua volta
«Questo è il tuo» mi dice porgendomi un bicchiere con una bevanda arancio: credo che sia una spremuta.
Lui ne ha una uguale ma verde, mentre Alfie presumo abbia preso della crema di caffè.
«Cos'è?» domando per avere la certezza di quello che berrò
«Estratto di arancia e carota»
Annuisco.
«Sono stupito dal fatto che siate ancora vivi entrambi» esordisce Alfie mentre si siede sulla poltrona accanto alla mia.
«Te l'ho detto, mi ama» continua Matthew.

Faccio finta di non averlo sentito mentre sorseggio la mia bevanda: un gusto orribile si insinua nel mio palato e un'espressione di disgusto si forma sulla mia faccia.
Matthew ride seguito da Alfie mentre fulmino il maggiore con lo sguardo.
«Ti sei dimenticato di dirmi un ingrediente» dico dura
«Oh giusto...» Matthew finge di ricordarsi «È un estratto di arancia, carota e zenzero»
Lo continuo a guardare male mentre lui sorseggia la sua bevanda.

Mi duole dirlo, ma è proprio un bel ragazzo.

Sposto lo sguardo su suo fratello minore:«Grazie anche a te» sospiro
«Scusa» ridacchia lui.
Sorrido scuotendo la testa.

«Fuori fa caldo» commenta subito dopo Matthew.
Ed è vero, ci saranno almeno 40 gradi.
«Ho solo voglia di farmi un bagno in piscina» continua Alfie
Io guardo fuori dai grandi finestroni mentre cerco di farmi piacere il gusto dello zenzero.
«Facciamolo» propone Matthew
«Solo se viene anche Haley»
«Dove?» domando
«A casa nostra» mi spiega Alfie
«In piscina a fare il bagno» continua Matthew facendomi l'occhiolino.
Focalizzo la mia attenzione su Alfie che mi prega facendo incontrare le mani.
«Va bene, ma non ho il costume» accetto cercando di nascondere la mia iniziale esitazione
«Ti accompagnamo a casa» propone Alfie attendendo la conferma dal fratello
«Oh, certo» conferma Matthew guardandomi malizioso.
Cerco di non calcolarlo mentre finisco la mia bevanda: lo zenzero non è poi così male.

Ho lasciato lo zaino con il libro e il portafogli in auto, ma per fortuna tengo sempre dei soldi dentro la cover del cellulare.
Insisto per pagare tutto io, ma sia Alfie che Matthew me lo impediscono e sbuffo sonoramente, provocando risate anche ai due camerieri dietro il bancone.

«Matthew» lo chiama lo stesso cameriere che ci ha serviti «questo è il libro che mi hai chiesto prima» gli pone un libro «Riportalo appena puoi, non ti preoccupare»
Sbarro gli occhi: è lo stesso libro che stavo leggendo prima a scuola.

«Come mai quel libro?» chiede Alfie mentre saliamo in auto
«Me l'hanno consigliato» si giustifica Matthew mentre mi fa l'occhiolino dallo specchietto retrovisore.

DUST || [COMPLETA]Where stories live. Discover now