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Il campanello suona mentre io sto finendo di vestirmi. Decido di non asciugarmi i capelli, la temperatura me lo permette.
Una volta scesa, trovo il ragazzo aspettarmi seduto sul divano in compagnia di mia madre.
«Andiamo fuori?» propongo al ragazzo dopo che la donna è uscita dalla stanza
Il ragazzo annuisce alzandosi dal divano.
«Hai i capelli bagnati» puntualizza Matthew mentre stiamo uscendo dalla casa diretti verso il mio giardino.
Il ragazzo, d'un tratto, si siede a terra e io lo imito.
«Com'è andata oggi a scuola?» domando incrociando le gambe e girandomi verso il ragazzo. Lui è seduto a terra con le gambe ben stese e si appoggia sulle braccia.
Dal momento che ha i pantaloni corti sportivi, ho la tentazione di accarezzargli la gambe, ma cerco di trattenermi.
«Meglio di ieri» ammette sospirando «I ragazzi della squadra e le cheerleader non capiscono il mio comportamento, dicono che sono strano»
Annuisco.
«Credo che la cosa migliore sia sorridere e annuire, fingendo di ascoltarli»
Sorrido:«Forse hai ragione»
«Nathan ha detto alle cheerleader che mi ha visto con te» continua «e loro mi hanno fatto una stupida scenata su quanto fossero gelose»
Lo guardo male:«Pff»
Il ragazzo ridacchia:«Gelosa?»
Faccio spallucce:«Tu come hai reagito?»
Non è che sono gelosa, mi da solo un po' di fastidio.
«Ho risposto che mi dispiaceva» mi dice «ma che ero già impegnato»
Lo guardo stupita:«Non credi che tu mi stia dando troppa importanza?»
Lui si sistema i capelli e mi guarda intensamente:«No, non credo»
Sorrido alla sua affermazione abbassando lo sguardo. Decido definitivamente di appoggiare la mia mano sopra la sua gamba ed iniziare ad accarezzarla con delicatezza.
Il ragazzo si avvicina a me e più specificamente avvicina di molto la sua bocca al mio orecchio:«Sai» mi sussurra in tono molto, estremamente, profondo, tanto che mi provoca dei brividi in tutto il corpo «mi piace da morire quando mi accarezzi»
Credo di essere di mille colori in faccia, ma continuo comunque ad accarezzarlo. Lui non ha per niente l'intenzione di spostarsi, bensì si avvicina maggiormente e mi lascia umidi baci sul collo.
Deglutisco lentamente:«Matthew» lo chiamo con la poca voce che mi rimane
Sento il ragazzo sorridere sulla mia pelle.
Mi stampa un ultimo bacio sul collo e poi si stacca definitivamente.
Ritorna alla sua posizione iniziale guardandomi in modo fiero, io respiro in modo tranquillo.
«Non sai cosa mi stai facendo» ammette Matthew fissandomi
«Mi sono resa conto di una cosa» esordisco
Il ragazzo annuisce e attende che io continui.
«Mi piaci davvero tanto come persona» ammetto continuando le carezze sulla sua gamba
Lui mi sorride a trentadue denti.

«Ciao ragazzi» esordisce mio padre uscendo dall'abitazione. Io istintivamente tolgo la mano da sopra la coscia di Matthew e lui si irrigidisce d'improvviso.
Mio padre si avvicina a noi, ha ancora gli occhi gonfi dovuti al pisolino.
«Matthew» lo chiama cercando di essere gentile «stavo pensando che potresti cenare da noi questa sera» gli chiede secco l'uomo
Il ragazzo lo guarda stupito per un momento, per poi rispondere sicuro:«Certo, signor Cooper»
Sono altrettanto stupita del gesto di mio padre, ma sono davvero grata che si stia impegnando a conoscerlo.
«Perfetto» commenta mio padre «credo che tu debba avvisare i tuoi genitori»
«Oh certo» casca dalle nuvole il ragazzo
Mio padre annuisce e se ne torna dentro.
Matthew mi guarda ancora scosso:«Cosa gli hai detto?»
Rido alla sua domanda:«Di essere più gentile»
Ancora visibilmente turbato, sospira:«Sei fantastica, Haley Cooper»
Ridacchio.
«Beh» continua poi lui appoggiandosi sulle braccia che appoggia dietro alla schiena «potresti continuare ad accarezzarmi» cerca di spronarmi
«Perché dovrei farlo?» lo stuzzico
Lui si avvicina nuovamente a me fino a quando sono in grado di sentire il suo respiro sul mio. Il mio cuore incomincia a battere più velocemente, ma rimango immobile.
«Non riuscirai a manipolarmi se ti avvicini di più a me» chiarisco mentre il ragazzo si morde involontariamente il labbro inferiore
«Sei sicura?» mi stuzzica
«Sicurissima» cerco un po' di sicurezza nel mio tono
«E se ti baciassi?» continua
Ha una voce profonda, troppo.
«Avresti un grosso problema con mio padre» sorrido ingenuamente
Lui si sposta verso il mio orecchio:«Vorrei avere sempre dei problemi, se sei tu che mi aiuti a risolverli»
Sorrido abbassando lo sguardo mentre il ragazzo si allontana da me.

DUST || [COMPLETA]Where stories live. Discover now