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«Domani ci vediamo?» mi domanda Matthew una volta che la mia auto è giunta davanti casa sua.
«Non lo so» rispondo spiazzata «Ci vediamo a L'angolo tranquillo?» propongo
«Domani mattina alle otto» conferma lui
«Perché così presto?» mi lamento
«Perché mi hai fatto svegliare presto per correre. Tocca anche a te sudare un po'»
«Cosa intendi dire per sudare?» domando impaurita
«Facciamo così: vieni a casa mia alle otto in bici» decide
«Perché dovrei farlo?» chiedo
«Hai detto che ti fidi di me, giusto?» indaga
«E se avessi cambiato idea?» cerco di sviare
Matthew mi sorride:«Troppo tardi»
E quasi senza rendermene conto, mi stampa un veloce bacio sulla guancia prima di correre verso casa sua.

Quando torno a casa, mia madre è tornata.
«Ciao mamma» la saluto mentre la raggiungo in cucina. Ho bisogno di tempo per pensare a quello che è successo oggi, per pensare a lui.
«Hai pranzato con qualcuno? Ci sono due piatti e due bicchieri e-»
«Sì, ho pranzato con Matthew» la interrompo prima che possa finire la lista delle cose che ci sono dentro il lavandino
«Quindi hai preso una decisione...» mi guarda sorridendo
«In realtà l'unica cosa che voglio fare ora è conoscerlo»
Lei mi guarda e sorride.
«Dovresti farti una doccia» le consiglio, notando anche del colore sui suoi vestiti
«Lo so, tua zia mi ha fatto sudare tantissimo. Mi piace imbiancare i muri, ma è faticoso!»
Rido:«Vai a lavarti, pulisco io qui» mi propongo
«Come mai così di buon umore?»
La guardo:«Ti conviene approfittare di questo momento»
«Corro» annuncia mentre sale velocemente le scale.

Abbiamo la fortuna di avere la lavastoviglie, ma lavare i piatti è uno dei due lavori di casa che mi piace fare, l'altro è passare l'aspirapolvere.

Non faccio in tempo ad appoggiare l'ultimo bicchiere ad asciugare che il mio cellulare squilla, interrompendo anche i miei pensieri e ragionamenti.
Mi asciugo velocemente le mani e corro a rispondere, dimenticandomi di vedere chi mi cerca.

Pronto?

Dammi un buon motivo per cui passi così tanto tempo con mio fratello

Ciao Alfie. Come stai?

Haley!

Mi ammonisce cercando di fare il serio ma lo sento ridere.

Non ho passato poi così tanto tempo con lui

È uscito questa mattina presto ed è tornato ora. Dammi una buona spiegazione

Hai detto che è una delle persone migliori che hai mai conosciuto: sto cercando di capire se è vero

Ti piace?

Non ti risponderò

Ma se vi odiavate!

Beh, il cambiamento della prospettiva è influenzato anche dalle tue innumerevoli descrizioni su di me!

Cosa? Quindi sono stato utile a qualcosa!

Rido.


Quindi, ti piace?

L'unica cosa che sei tenuto a sapere è che voglio conoscerlo bene

Mi preoccupi

Potresti avere il nuovo Neil Armstrong sotto il tuo stesso tetto

Che intendi dire?

Lo capirai con il tempo, fidati.

Mi devo preoccupare?

Sarai aggiornato di qualsiasi avvenimento degno di nota.

Ora posso stare tranquillo.

Sorrido.


Senti... ti va venire con me al centro commerciale?

Per quale strano motivo ti chiudi in un centro commerciale ad agosto?

C'è l'aria condizionata e devo fare compere per la scuola

Va bene

Ti passo a prendere tra mezz'ora

Va bene

Ah, non ci sarà mio fratello!

Alfie!

Gli urlo prima che lui possa terminare la chiamata.

Vado in camera e, dopo essermi lavata velocemente, avviso mia madre della mia uscita non programmata con Alfie.

Quando esco dalla porta di casa, l'auto di Alfie è già davanti al vialetto.

Dopo qualche minuto siamo tra gli scaffali tra quaderni e penne.

«Ti servono le matite?» domando
«No, ne abbiamo fin troppe a casa»
Sorrido.
«Gomme? Righello?» continuo la mia lista
Alfie si avvicina a me e prende una confezione da quattro gomme da cancellare.

«Hai preso tutto?» domando una volta che Alfie si ferma con le compere
«Sì, possiamo andare»
«Sei sicuro?» chiedo conferma
«Sicurissimo»
Lo seguo con lo sguardo:«Dove stai andando? Le casse sono da questa parte»
Lui si gira verso di me esitante:«Giusto»
Ci dirigiamo verso le casse, il viso di Alfie è molto teso.

«Harris» lo saluta il ragazzo dietro alla cassa
«Ehm... Ciao Andrew» sussurra quasi il mio amico.
Il ragazzo dietro il bancone passa un oggetto alla volta sopra la cassa:«Come va? È tanto che non ci si vede»
Lui sorride timidamente:«Bene, grazie»
Non ho mai visto Alfie così tanto impacciato.
Decido di farmi dare una borsa e iniziare a mettere gli oggetti al suo interno: Alfie è immobile come una pietra.
«L'ultima volta che sono venuto a casa tua non c'eri»
Alfie annuisce:«Probabilmente ero a scuola»
«Sì, me lo ha detto anche Jacob. Hai cambiato scuola, giusto?» conferma mentre finisce di passare l'ultimo articolo
«Sì» sussurra il mio amico mentre gli passa i contanti per pagare
«Beh...» continua il ragazzo «Spero di vederti presto»
Alfie sorride imbarazzato:«Ehm... Sì, anche io»
Mi allontano lentamente dalla cassa con la borsa in mano mentre i due si stanno ancora salutando.

Dopo qualche istante, Alfie mi raggiunge e mi prende la borsa dalle mani.
«Scusa» mi sussurra mentre ci incamminiamo verso il parcheggio
«Di cosa?» domando
«Non lo so... Cioè... Di non averti aiutato con la borsa...»
Lo guardo e sorrido gentilmente:«Non ti preoccupare, Alfie»
Lui mi sorride e saliamo in auto.
«Lo sai che puoi dirmi tutto, vero?» gli domando
«Certo che lo so» conferma per poi cambiare subito discorso.

Spero che prima o poi trovi il coraggio di confidarsi con me, qualunque sia l'argomento in questione. Lo ha già fatto per quanto riguarda il suo trasferimento scolastico.
Spero davvero che possa vedere in me un'amica a cui confidare quel tipo di cose.

DUST || [COMPLETA]Where stories live. Discover now