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Picchietto le dita sul volante e respiro ampiamente: è il momento.

Esco dalla vettura e mi spavento quando mi rendo conto che mi tremano le gambe.
Sono molto, molto nervosa. Spaventata, anche, da me stessa.

Suono insicura il campanello. Subito dopo Alfie viene ad aprirmi la porta e si blocca quando mi vede.
«Già qui?» sospira.

Ho preso la mia decisione in poche ore. Ho sempre fatto così, fin da piccola. Idee chiare anche quando succedono degli imprevisti.

Annuisco leggermente. Non voglio parlare.
Alfie mi guarda serio:«Matthew è in camera, entra» mi accoglie nella casa facendomi spazio.
Decido di dirigermi al piano di sopra e mentre salgo le scale, il minore mi chiama:«Haley»
Mi giro e lo guardo:«Sono qui, sempre»
Sorrido leggermente e continuo per la mia strada.
Mi blocco davanti la porta della sua stanza e busso.

Forza e coraggio, Haley. Dai, credo in te.

«Non voglio vedere nessuno!» esclama
Respiro profondamente e apro la porta leggermente.
Matthew è seduto a gambe incrociate in mezzo alla stanza. Posso sentire il suo dolore da qui. 

Mi si spezza il cuore.

«Ho detto ch-» incomincia e si blocca quando mi guarda «Haley, amore!» esclama scattando in piedi.
Chiudo accuratamente la porta e mi concentro su di lui.
«Posso spiegare tutto» incomincia avvicinandosi a me.
Ha gli occhi rossi e gonfi, ha pianto, tantissimo, e mi dispiace, non lo voglio più vedere così.
Sorrido leggermente e mi avvicino a mia volta.
Lui mi prende il viso tra le mani:«Hai pianto» nota.
Annuisco.
«Mi dispiace» ammette tremendamente in colpa.
Lo bacio dolcemente sulle labbra e lui mi guarda  stupito.
«Sediamoci» esordisco. Cerco di avere meno momenti dolci possibili.
Matthew mi prende quindi per mano e ci sediamo sul letto.
Lo spingo delicatamente per indicargli di distendersi.
«Ti ascolto» dico quando appoggio la mia testa sul suo petto «se vuoi»
Il ragazzo incomincia ad accarezzarmi i capelli:«Mi sei mancata da morire in queste due settimane»
Appoggio la mia mano sinistra sul suo petto e lo accarezzo.
«Sarò sincero» continua «mi sono sentito perso senza vederti ogni giorno, senza averti» sospira «Anche se ci sentivamo per telefono, ho perso un punto di riferimento fondamentale per la mia vita»
Sospiro leggermente.
«E sono crollato» ammette.
Deglutisco.
«Ho notato che stavano per buttarmi fuori dal giro, dal gruppo e... sono tornato»
Rimango in silenzio.
«Ho ricominciato a trattare male le persone che non erano cheerleader o cestisti e... ho fatto quello che ho fatto a quel ragazzo»
Deglutisco.
«Ho sbagliato» ammette «Ho sbagliato punto e basta»
Alzo la testa e mi appoggio con il mento per guardarlo.
«Ti credo» incomincio.
Lui mi guarda stupito.
«Ti credo» ripeto.
«Quindi?» incomincia.
Respiro profondamente, mi alzo e mi siedo incrociando le gambe:«Quindi...» continuo abbassando lo sguardo.
Lui si siede di scatto di fronte a me.
«No» continua il ragazzo «No»
Lo guardo con gli occhi lucidi:«Non posso continuare a farti male» esordisco
Matthew mi guarda spaventato:«Haley, sei la cosa più bella che mi sia capitata» dice con voce rotta, mentre i suoi occhi si inumidiscono.
«Matthew, ti amo» continuo mentre una lacrima scende
«Anche io, Haley. Cazzo. Ti amo tantissimo» mi risponde lui
Respiro profondamente:«Allora capisci che non posso continuare a farti male?»
«Ma non mi fai male!» esclama mentre incomincia a piangere anche lui.
Mi asciugo le lacrime:«Matthew» continuo ansimando «lo so che mi ami e io ti amo. Ma devi amare anche te stesso» sputo «Devi amare ciò che sei, indipendente dal fatto che io e te ci vediamo»
Lui non risponde, si asciuga le lacrime.
«Devi accettare ciò che sei, devi amare ciò che sei e devi essere orgoglioso di ciò che sei» continuo.
«Lo sono» esordisce
«Non abbastanza» continuo.
Lui sbuffa abbassando lo sguardo.
«Facciamo così» esordisco dopo un istante di silenzio «non vediamoci per un po'» dico
«No» ribatte
«Matthew!» esclamo «È giusto così» cerco di spiegargli
Il ragazzo non risponde. Lo sa anche lui.
«Ti aspetterò» continuo
«Non è vero» dibatte «troverai un ragazzo incredibilmente migliore di me, più bello e più intelligente e non ti ricorderai più di me»
Sorrido e gli accarezzo la guancia:«Non posso» ammetto «Perché sono innamorata di te, sono innamorata di ciò che sei e nessuno può farmi cambiare idea»
Lui mi guarda non convinto.
«Ci possono volere giorni, mesi. Forse anche anni» continuo «Ma ti aspetterò sempre» sancisco «perché ti amo» ammetto «e lo farò sempre»
Matthew si fionda sulle mie labbra e mi fa distendere, con lui sopra. È un bacio pieno di passione, di nostalgia e di amore.

«Matthew...» lo chiamo mentre mi bacia il collo
«Voglio ricordarmi di te» mi risponde «voglio ricordarmi ogni centimetro della tua pelle» continua.
Io non riesco a rispondergli, sono troppo concentrata su di lui.

Il ragazzo vuole di più e io, forse perché mi è mancato, forse perché lo volevo anche io, glielo concedo.

Quando sono certa che il ragazzo stia dormendo,  mi vesto silenziosamente e, dopo averlo guardato per un'ultima volta, esco dalla stanza.
Sto per uscire dall'abitazione quando vengo bloccata da Alfie:«Te ne vai senza salutare?» domanda.
Mi giro e lo guardo:«Tieni Matthew lontano da me» dico
Lui mi guarda senza capire:«Avete litigato?» domanda
«Ci siamo presi una pausa» sancisco
Lui sta per chiedermi qualcosa ma una voce lo ferma:«Haley!» mi chiama Matthew da in cima le scale.
Lo guardo: speravo di non vederlo.

I saluti non mi sono mai piaciuti, anzi, li ho sempre odiati.

Matthew incomincia a scendere le scale e io cerco di fermarlo:«Matthew, no! Rimani lì»
Lui mi guarda e incomincia scendere le scale più velocemente. Io apro la porta, mentre in aiuto mi viene il fratello minore.
«Alfie, lasciami!» lo implora mentre cerca di liberarsi.
Lo guardo un'ultima volta, mentre le lacrime ricominciano a scendere e mi chiudo la porta dietro di me.

Corro poi verso la vettura e incomincio a dirigermi verso casa.

Fa male, fa malissimo. È come se avessi, anche se le un periodo, perso una parte di me stessa.
Una parte che non può riapparire senza Matthew Harris.

DUST || [COMPLETA]Where stories live. Discover now