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L'uomo dietro alla cassa della ruota panoramica ha chiarito molto esplicitamente che dobbiamo stare, una volta dentro la cabina, uno di fronte all'altro, per una questione di equilibrio.
«Ti ascolto» esordisco una volta che ci muoviamo lentamente verso l'alto.
Matthew ridacchia:«Che impaziente che sei»
Lo guardo in attesa e finalmente lui, dopo un gran sorriso, incomincia il racconto:«Sin dal primo anno di liceo, le uniche amicizie, se si possono chiamare così, sono state con i miei compagni di squadra. I ragazzi  non considerano degni della nostra presenza gli studenti che non sono atleti o le ragazze che non sono cheerleader»
Lo ascolto. Nella mia scuola la situazione non è così. Nel senso che le persone hanno delle priorità senza senso ma non si fanno riguardo a parlare con me o con Madison. Forse questo è uno dei pochi pregi della mia scuola.
«Così le mie conoscenze non sono mai uscite dalla squadra. In realtà, quando a scuola incontravo Alfie, non lo salutavo nemmeno»
Matthew abbassa lo sguardo vergognandosi di sé stesso.

Una volta alzato di nuovo lo sguardo e aver incrociato i suoi occhi con i miei, continua:«Non starò qui a dirti i loro nomi, non hanno una grande importanza. L'unica cosa devi sapere è che io non considero nessuno di loro un vero amico. Con me si sono comportati sempre bene, ma solo perché ho raggiunto sempre degli ottimi risultati sportivi. Molte volte però hanno voltato le spalle ad alcuni ragazzi della squadra, prendendoli in giro e facendoli degli scherzi forse troppo meschini»
Lo guardo attentamente:«Lo hai fatto anche tu, vero?» chiedo riferendomi agli scherzi
Il ragazzo abbassa nuovamente lo sguardo:«Sono a capo di quasi tutti gli scherzi»
Non mi stupisco della sua risposta: me l'aspettavo.
Sospiro sorridendo.
Lui alza lo guardo:«Perché sorridi?» mi domanda
«Perché è bello vedere che non rispecchi il tuo stereotipo»
«È bello?» mi domanda stupito
«È bello sapere che tu non sei così»
Lui mi sorride mentre io guardo la bellissima vista che ho davanti a me. Le luci della città sono tutte accese e il buio della notte le rende ancora più belle.

«È proprio una bella vista» esordisco dopo qualche secondo di silenzio continuando a godermi la scena.
«Sì, davvero bella» commenta Matthew.
Sposto lo sguardo sul ragazzo scoprendo che mi sta fissando, come affascinato, e spero davvero, senza saperne il motivo, che non si riferisca alla moltitudine di luci.

«Ragazze?» domando dopo un momento di silenzio di troppo
«Come sei curiosa» commenta lui.
Io, sapendo già quale sarebbe stata la sua risposta, dico:«Dovresti apprezzare che voglio conoscerti e che voglio sapere chi sei»
Lui mi guarda:«Lo apprezzo eccome»
Cerco di nascondere il sorriso fiero mentre lui inizia il racconto:«Per la tua felicità, non ho mai avuto una relazione seria. Le ragazze sanno che non sono il tipo da relazione, o meglio, non voglio una relazione»
Lo continuo a guardare senza capire cosa vuole chiaramente dire.
«Non ti preoccupare, tu sei un'altra storia» mi rassicura lui capendo il mio dubbio.
Lo guardo stranita mentre lui ridacchia.
«Comunque, le ragazze sanno che non avranno mai una storia con me ma a loro piace poter vantarsi di essere venute a letto con me e a me piace, o meglio, piaceva andare a letto con loro. Insomma, è pur sempre un bisogno»
«Piaceva?» domando sospettosa
«Te l'ho detto che tu sei un'altra storia» conferma lui
«Cosa intendi dire?» chiedo non capendo
«Intendo dire che da quando ti conosco non mi interessa di nessun'altra ragazza nè tanto meno di qualche bisogno fisico che non abbia a che fare con te»
«Ma se una delle prime volte che abbiamo parlato mi hai detto che ti sei consolato con una ragazza la sera prima perché non mi sono presentata alla tua festa» puntualizzo
Lui ridacchia:«Non pensavo te lo ricordassi» commenta lui.
Non lo pensavo nemmeno io.
«Comunque non è vero. Non mi sono consolato con nessuna» conferma
«Quindi significa che non è vero che mi hai aspettato per tutta la sera?»
«Oh... quello si che è vero»
Lo guardo sospettosa:«Come faccio a crederti?»
Sorride ampiamente:«Devi fidarti di me»
Annuisco.
Lo faccio, da un pezzo.
«Insomma, non ho nulla da dire in realtà sulle ragazze. Loro mi fanno abbastanza il filo ma io, da buon cestista, non le calcolo minimamente»
«Sono prettamente cheerleader?» domando cercando di non sembrare troppo curiosa
«Sono tutte cheerleader»
Annuisco.
«Voglio però che tu sappia» continua premuroso «che non sono il tipo di ragazzo che ogni sabato cambia ragazza. Non sono mai andato a letto con la stessa ragazza, ma con una differenza di un mese minimo tra loro e non sono il tipo di ragazzo che si ubriaca, cioè, l'alcool a volte è un buon alleato ma non voglio assolutamente affidarmi all'alcool»
Annuisco.
«E tu invece?» mi domanda
«Cosa?» chiedo non capendo cosa vuole sapere
«Amici e ragazzi» spiega lui
Sorrido:«Perché dovrei dirtelo?»
«Perché voglio conoscerti»
«Scordatelo» dichiaro
Lui si avvicina a me.
«Il proprietario ha detto che dobbiamo stare uno di fronte all'altro» puntualizzo
Lui appoggia le sue mani sulle mie ginocchia.
«Voglio conoscerti» continua lui
«Permettimelo, ti prego» mi scongiura
Lo guardo dritto negli occhi, facendo finta che il suo inaspettato contatto non mi abbia stupito.
«Se togli le tue mani, sì» lo informo
Lui sorride ampiamente e si allontana, tornando alla sua posizione iniziale.
«Non c'è molto da dire» incomincio «l'unica amica che ho sempre avuto è Madison. Ora però a lei si è aggiunto anche tuo fratello»
«E io?» mi domanda
Lo guardo confusa:«Tu?»
«Non ci tieni a me?»
Lo guardo ragionando. Non so quale possa essere la risposta.
«Non lo so» esordisco dopo un istante
«Non lo sai?» mi guarda divertito
«No» continuo la mia tesi
«Te lo dico io: ci tieni a me»
«Come fai a saperlo?» domando
Matthew sorride fiero:«Perché mi stai dedicando più tempo di quanto io ne meriti e, soprattutto, perché stai cercando di rendermi migliore»
Lo guardo attentamente:«Voglio solo che tu la smetta a nasconderti dietro ad uno stereotipo»
«E vuoi anche che io viva per quello che sono veramente, sentendomi libero, giusto?»
Annuisco.
«Cosa credi che significhi?» mi domanda
Sospiro:«Che tengo a te» ammetto.
Non capisco ancora come sia possibile che mi conosca più di me stessa.
La mia risposta suscita immediatamente un sorriso nel volto del ragazzo, mentre il signore che prima ci ha accolto, ci informa che il giro è finito.

«Non voglio fare nessun tipo di attrazione» lo avviso una volta scesi e ripresa la camminata «somiglierebbe troppo ad un appuntamento» chiarisco
Matthew, che è accanto a me, si fa spazio tra persone che stanno aspettando di salire su una giostra e io lo seguo.
«Andiamo a casa» mi informa tranquillamente «ti ho detto già tutto, però tu mi devi ancora dire del tuo rapporto con i ragazzi»
Sospiro mentre usciamo dal luna park.
«Non c'è nulla da raccontare» esordisco «quindi non ho più nulla da dirti»
«Non ci credo» commenta mentre mi apre la portiera dell'auto per farmi entrare.
Aspetto che salga anche lui e continuo:«Avere un ragazzo non è mai stato nelle mie priorità»
«Nemmeno ora?» mi domanda
Lo guardo mentre il mio cuore inizia nettamente ad accelerare:«Ora non lo so» ammetto
Matthew mi sorride e parte con la vettura.

«Sono contento di essere il primo» esordisce al primo semaforo
Lo guardo curiosa:«Chi ha detto che sei tu il primo?»

In che guaio mi sono messa?

«Sei un libro aperto, Haley»
So perfettamente di non riuscire a nascondere bene le mie emozioni, ma il fatto che voglia conoscere profondamente Matthew è così palese? Insomma, non so neanche se mi piace.
«Ne sei troppo convinto per i miei gusti» rispondo non appena l'auto riparte
Lui ridacchia:«Sei tu che ne sei troppo poco convinta»
Gli faccio il dito medio mentre lui, inaspettatamente, appoggia la sua mano sulla mia coscia sinistra e inizia ad accarezzarla.
Il fatto che è un gesto che mi stupisce si può ben capire e sono certa che lo capisca anche lui, ma non ho il coraggio di spostargliela.
Per qualche strano motivo, anche se so quale sia ma non ho intenzione di ammetterlo, non fino a quando avrò un'idea ben chiara della situazione, mi godo il momento mentre il suo grande palmo mi rilassa.

In pochi minuti arriviamo davanti casa mia.
«Grazie del racconto» lo ringrazio mentre lui toglie la mano dalla mia coscia per togliersi la cintura.
«Grazie a te per avermi detto che non ho ex ragazzi di cui dovermi preoccupare»
Alzo gli occhi e sospiro:«Sei un caso perso»
Lui mi sorride:«Lo so»
Lo guardo male mentre lui ride divertito.
«Domani ci vediamo? È l'ultimo venerdì prima dell'inizio della scuola» mi propone
«Domani ho promesso di stare con mia madre e alla sera vado ad una festa»
Lui mi guarda stupido:«Tu ad una festa?»
«Io vado sempre alle feste che organizzano i ragazzi della mia scuola» lo informo
«Pensavo non ti piacessero i tuoi compagni di scuola» risponde ancora sconvolto
«Oh è così. Ma hai idea di quanto sia bello vedere le loro litigate da ubriachi? È una gioia. Le feste sono il luogo dove nascono i gossip e se non vai alle feste non puoi capire i gossip che gireranno per tutta la settimana»
Matthew ride divertito.
«Quindi cosa fai durante le feste?» mi domanda curioso
«Di solito rimango seduta con Madison mentre attendo con ansia che le cose si complichino»
Matthew sorride:«Quindi ci vediamo sabato?»
«Hai proprio voglia di vedermi, ah?» lo prendo in giro
«Tanta» risponde lui sicuro
«Beh, per la tua felicità ci vediamo domani quando vengo a prendere tuo fratello per andare alla festa» lo informo mentre lui mi guarda stupito
«Stai dicendo che mio fratello verrà alla festa? Lo stesso fratello che odia le feste?»
«Così sembra» commento
«Stai migliorando la mia intera famiglia» continua lui
Lo guardo ridendo:«Non mi dare tanti meriti. Piuttosto, pensa a essere te stesso a scuola. Mancano solo tre giorni»
Lui mi sorride insicuro.
«Ciao Matthew» dico uscendo dalla vettura
Il ragazzo, una volta che ho chiuso la portiera, abbassa il finestrino della stessa:«Haley, buonanotte»
Lo saluto con la mano mentre mi dirigo verso casa.

Dopo pochi secondi, il mio cellulare squilla indicandomi delle notifiche

Matthew Harris
Parla bene di me con tuo padre

Matthew Harris
La prima impressione in un rapporto genero-suocero è fondamentale

DUST || [COMPLETA]Onde histórias criam vida. Descubra agora