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«La curva!» esclamo a Matthew, che prontamente riprende il controllo della vettura
«È colpa tua!» mi accusa
Lo guardo male mentre lui mantiene lo sguardo sulla strada.
«Non continuare a guardarmi» esordisce «altrimenti finisce come prima»
«Non ti conviene» lo minaccio con un dito
«Ehi ehi» dice velocemente «tranquilla, Haley»
Sorrido, abbassando il capo. Cavolo, quanto lo amo.

Dopo alcuni minuti, arriviamo alla nostra destinazione.

«Vado a cambiarmi» lo informo, per poi dirigermi verso gli spogliatoi, mentre lui rimane concentrato nel sistemare gli asciugamani.
Dopo aver trovato la mia meta, mi cambio velocemente e ritorno dal mio ragazzo, che è incredibilmente già in costume che mi aspetta.
«Che bella che sei» mi sussurra sulle labbra, senza il pericolo che ci veda nessuno, dato che il sole splende in alto, fa caldo, pur essendo novembre, e nessuno si richiuderebbe in una spa. Nessuno tranne io e Matthew.
Sorrido:«Anche tu, Matthew Harris» sussurrò di rimando.
Mi bacia dolcemente e ridacchia.
Lo guardo senza capire:«Perché ridi?» domando
«Non posso ridere?» mi domanda, sorridendo
«No» rispondo secca, senza riuscire a trattenere il sorriso
«Te l'ho già detto» incomincia «non nascondere mai il tuo sorriso» stabilisce
«Dai, andiamo» gli dico, dirigendomi verso l'entrata al centro benessere.

«Buongiorno ragazzi» ci accoglie una ragazza vestita tutta di bianco, come un'estetista, giustamente.
«Buongiorno» rispondiamo di rimando noi due
«Posso vedere i vostri braccialetti?» ci chiede.
Noi annuiamo e le porgiamo i nostri polsi, avvolti da un braccialetto bianco con il nome della spa, che ci hanno consegnato all'entrata.
«Bene» esordisce dopo averlo visto e aver controllato nel piccolo tablet che ha in mano «il vostro pacchetto comprende un bagno di un'ora in una delle nostre esclusive vasche con i sali minerali e una delle nostre saune e l'uso delle nostre piscine riscaldate, per tutto il giorno»
Io annuisco, seguite dal ragazzo.
«Vi accompagno al piano superiore, dove ci sono tutte le sale della nostra spa» ci informa mentre inizia a salire su una rampa di scale, mentre io e Matthew, con ognuno addosso l'accappatoio e un asciugamano in mano, la seguiamo silenziosamente.
«Vi lascio alle mie colleghe» ci spiega, per poi sparire dietro l'angolo.
«Ciao ragazzi» ci accolgono altre due ragazze, più giovani della prima
«Seguiteci»
Se una delle ragazze mantiene un comportamento professionale, l'altra guarda forse fin troppo Matthew. Non che ci sia niente da preoccuparsi, dato che il ragazzo, in risposta, mi stuzzica il fianco, probabilmente notando il mio fastidio.
Faccio finta di non aver notato nulla, seguendo la ragazza.

«Ecco» esordisce fermandosi davanti ad una porta «questa è la vostra sala» ci spiega, aprendo la porta «quella è la vasca con i nostri sali minerali, che hanno una funzione attiva per la pelle e la rende più luminosa e purificata, che hanno una durata di un'ora dal momento i cui entrano in contatto con la pelle» dice indicandocela «lì nell'angolo c'è la sauna, tutta per voi» ci spiega «e avete a disposizione due lettini» ci informa, indicando anche quelli «tutto ciò con una vista a 180 gradi sulle nostre piscine riscaldate interne» ci sfoggia un sorriso smagliante.
Dopo aver guardato ancora per un altro po' il mio ragazzo, la ragazza in questione, che non ha proferito mai parola, scompare nel corridoio, seguita dalla sua simpatica collega.
Io entro nella sala seguita dal ragazzo e la ammiro tutta.

Il pavimento e tre delle pareti sono ricoperte da piastrelle di marmo grigio scuro, mentre la quarta parete, quella frontale, è tutta fatta di vetro. Sulla destra, sull'angolo, c'è una porta che apre sulla sauna, mentre, sempre lungo la stessa parete, c'è la vasca riempita di acqua e con questi tanto strani sali minerali, o almeno così credo. I lettini, che sono chaise-louge, danno sulla incredibile vista e, sull'angolo di sinistra, c'è una grande doccia e, solo, un lavandino. Spero di non avere necessità di andare in bagno.

«Amore» sussurra guardandomi, mentre io sono ancora affascinata da tutto ciò.
Lo guardo sorridendo.
«Contenta?» mi chiede avvicinandosi
Annuisco.
«Sono contento anche io, allora» ammette mentre mi prende il viso fra le sue mani
Faccio una faccia di disaccordo.
«Come ti guardava quella» dico infastidita
«Gelosa?» mi domanda, stuzzicandomi
Faccio spallucce:«Sì» ammetto tranquillamente
Matthew scoppia a ridere e io lo lascio perdere, togliendomi l'accappatoio e dirigendomi verso la sauna.
«Ehi!» mi chiama dalle mie spalle «Aspettami!»
Mi giro, gli faccio il dito medio con un sorriso e mi chiudo dentro la sauna.
Lui dopo ben poco mi raggiunge, mentre io rimango seduta con gli occhi chiusi, godendomi il caldo della piccola sauna.
«È inutile che cerchi di ignorarmi» incomincia il mio ragazzo.
Sbuffo leggermente, ovviamente ironica:«In realtà, sto cercando di rilassarmi» dico mentre mantengo gli occhi chiusi
«Allora mi rilasso anche io» sancisce poi «ma vicino a te» ammette mentre sento il suo corpo avvicinarsi.
Ridacchio alle sue parole, mentre, sempre ad occhi chiusi, sospiro:«Ti amo da morire, Matthew Harris»
La sua spalla tocca la mia. Sono certa che mi stia guardando.
«Voglio passare la mia vita con te» ammette schietto
Spalanco gli occhi e lo guardo.
«Ogni singolo momento, ogni singolo giorno della mia vita» continua «non vedo come potrei spendere il mio tempo in miglior modo»
Sorrido a trentadue denti:«Nessuno ci può fermare» decreto
Matthew azzera immediatamente le nostre distanze e non aspettavo altro.

«Ti devi proprio distendere così?» gli domando stizzita quando Matthew, disteso nella vasca, copre quasi tutta la superficie con il suo corpo
«Dai, vieni qui, lamentosa» mi accoglie tra le sue gambe e io non me lo faccio ripetere due volte.
Una volta avvolta dal suo corpo, sto bene. Al sicuro.

Mi bacia delicatamente la spalla mentre io gli accarezzo le ginocchia.
«Trenta dollari per una vasca con acqua normale!»
Sorrido:«E poi sarei io la lamentosa tra i due?» dico mentre guardo davanti a me.
Lui mi morde dolcemente vicino alla clavicola, provocandomi dei brividi.
«Matthew!» alzo leggermente la voce
«Lamentosa» mi sussurra
Sbuffo scherzosamente.
«Che puzza che ha quest'acqua» ammette dopo ben poco.
È vero, lo avevo notato anche io, ha un odore strano, ma è sopportabile.
«Hai scoreggiato?» ironizzo
«Ehi!» mi rimprovera
Alzo le mani in segno di difesa:«Non lo posso sapere!» mi difendo
«Oh fidati» sostiene «te ne accorgeresti»
Rido alle sue parole.
«Spero solo che non ci siano telecamere» sussurra sul mio orecchio.
«Lo spero anche io» rispondo.
Matthew mi bacia la guancia e io sorrido, istintivamente.
«Chiameremo nostro figlio Theodore» esordisce, all'improvviso.
Sbarro gli occhi, mantenendo lo sguardo alto davanti a me.
«Chi ti ha detto che voglio un figlio?» chiedo
«Haley» sussurra «non mi prendere in giro» ammette «non ti preoccupare, lo chiameremo Theodore»
Sospiro, sorridendo. Non posso evitarlo, mi piace come idea, mi piace fin troppo.
«Non mi piace come nome» rispondo
«Mh» commenta «allora...» ci pensa un attimo «Henry!» esclama
Ragiono un po':«Sì, mi piace»
Matthew mi bacia delicatamente la spalla destra.
«E se sarà femmina?» chiedo
Il ragazzo sospira rumorosamente:«Spero di no» ammette schietto «già sono geloso di te, ci manca anche che devo preoccuparmi per nostra figlia»
«Perché se è maschio non ti devi preoccupare?» domando, non capendo
«Certo che mi devo preoccupare» risponde sicuro «ma nel mondo di oggi, essere ragazza è preoccupante» continua «Non sto dicendo che sia una cosa sbagliata o che sia un segno di inferiorità, sto dicendo che ci sono tanti figli di puttana in giro e essere una ragazza non aiuta. Viviamo in una società incredibilmente maschilista e sì, mi preoccupo se mai avremo una figlia, perché andando avanti così, non posso garantire a lei tutta la felicità e tranquillità possibile, che un maschio forse può avere»
Rimaniamo un attimo in silenzio.
«Anzi» esordisce dopo alcuni istanti «voglio anche una femmina» risponde sicuro «e la cresceremo così forte e indipendente, che saranno i figli di puttana ad avere paura» esclama.
Sorrido alle sue parole. È cosi intelligente, buono e maturo.
«Sisi» continua «la voglio assolutamente» ridacchio prendendogli la mano sinistra e baciandola delicatamente.
«La chiameremo Little Haley» dice.
Rido alle sue parole, seguita da lui.
«Matthew» lo chiamo, appoggiandomi più comodamente al suo petto «non ti voglio lasciare» dico sicura «mai» concludo.
«Te l'ho già detto» risponde «io non ti mollo»
Ridacchio alle sue parole, mentre mi morde la spalla.

È qui che penso, forse fin troppo concretamente, di voler passare tutta la mia vita con Matthew. Non potrei immaginare nè desiderare una persona migliore di lui accanto. È perfetto, è perfetto per me, per noi. E cazzo, sì che la voglio una famiglia con lui. Voglio condividere il mio sangue con il suo e invecchiare insieme, viziare i nostri nipoti e amare tanto, amare il sangue del nostro sangue.

DUST || [COMPLETA]Where stories live. Discover now