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Io e Madison aspettiamo anche il giorno dopo l'arrivo di Alfie, che non tarda molto ad entrare nel parcheggio seduto in auto in compagnia del fratello.
Il ragazzo scende dall'auto salutandoci, mentre il fratello abbassa il finestrino e mi chiama. Io mi appoggio con i gomiti sulla portiera e faccio gentilmente segno ai miei due amici di allontanarsi.
Il ragazzo mi sorride ampiamente e io ricambio.
«Scusa se ieri non ti ho scritto» esordisce «ero troppo turbato per scriverti»
Lo guardo confusa:«Dispiace anche a me di non averti scritto» ammetto «È successo qualcosa?»
Appoggia la sua mano al volante:«Diciamo che non ė stata una giornata facile e non credo che lo sarà nemmeno oggi»
«Ti va di uscire? Così ti distrai un po'» propongo
Lui mi guarda stupito:«Mi stai chiedendo di uscire? Come ad un appuntamento?»
Rido:«Ti sto solo chiedendo di fare qualcosa, così mi racconti cosa ti turba»
«Un appuntamento» chiarisce lui
«La finisci?» mi lamento provocando una risata in lui
«Non è un appuntamento» ribatto
Lui annuisce:«Te lo concedo, però qualcosa di calmo. Oggi ho gli allenamenti» mi avvisa
Un paio di ragazzi passano accanto all'auto e mi salutano chiamandomi per nome, io educatamente li saluto.
«Amici?» mi domanda con un velo di gelosia
«Geloso?» lo stuzzico
Lui fa spallucce.
Sospiro ridendo:«Non mi ricordo nemmeno i loro nomi» ammetto «credo che giochino a basket»
Il ragazzo ridacchia:«Tutti i ragazzi della tua scuola giocano a basket»
Sorrido alla sua affermazione annuendo.
«Vieni a casa mia appena hai finito» gli dico
«Così tuo padre mi odia definitivamente»
Sorrido:«Questa settimana è in ferie, sarà sicuramente a casa»
A mio padre hanno concesso le ferie durante, seppur iniziale, periodo scolastico e questo è il motivo per cui non siamo andati in vacanza.
Matthew si sistema i capelli delicatamente, mentre io ridacchio.
«Tu sii te stesso, prima o poi ti apprezzerà» gli consiglio
Lui annuisce.
«Mi prometti una cosa?» gli chiedo dolcemente
«Tutto quello che vuoi, Haley Cooper» mi risponde prontamente
Sorrido:«Se hai problemi a scuola e hai bisogno di parlare, scrivimi» chiarisco
«Da quando sei così gentile?» mi domanda duro
Sorrido sinceramente:«Se continui a sottolinearlo, mi rimangio tutto quello che ti ho detto»
«Allora sto zitto» si decide
«Seriamente» continuo calma «Ricordati che sei una bella persona e non hai bisogno di nasconderti dietro uno stupido stereotipo» gli confido
Lui mi sorride:«Se continui a dirmi quanto bello sono, a scuola non ci vado più»
«Beh, in realtà il tuo amico Nathan non è male» lo prendo in giro
Lui si incupisce mentre io rido:«Buona giornata Matthew» gli auguro staccandomi dall'auto
Lui mi sorride ampiamente:«Buona giornata, bellissima Haley Cooper»
Così l'auto se ne va.
Mi stupisco di quanto io mi sia dimostrata gentile e disponibile, per poi giungere alla conclusione che lui si merita questo ed altro.
Sospiro mentre raggiungo i miei amici poco distanti da me, che si sfogano nel fare battutine su di noi.

La giornata passa molto lentamente: solo un'ora di lezione di matematica.
Quando dico ai miei amici i programmi del mio pomeriggio, sospirano e sperano che succeda qualcosa. Io invece non spero niente: l'unica cosa di cui sono certa è che voglio trascorrere del tempo con lui. Matthew non mi ha scritto per tutta la giornata quindi deduco che non ci siano stati momenti brutti, anche se fatico a pensarlo. Non dare alle persone quello che si aspettano è una delle cose peggiori che si possa fare.

Quando arrivo a casa, dopo aver sistemato lo zaino e aver salutato mia madre, mi dirigo immediatamente alla ricerca di mio padre: lo trovo in giardino mentre osserva attentamente la sua piccola aiuola.
«Papà» lo chiamo
Lui prontamente si gira e mi sorride:«Ciao tesoro»
Si avvicina a me e mi stampa un bacio sulla guancia.
«Com'è andata a scuola?» mi domanda premuroso
«Bene, tutto tranquillo. Tu? Ti sei riposato?» domando altrettanto interessata
«Per niente, però ora vado a fare un pisolino» ammette
«Senti» comincio il discorso «ho invitato Matthew a casa»
Lui si irrigidisce.
«Non ti sto chiedendo di fartelo piacere, non te lo chiederei mai. Ti chiedo solo di essere un po' più gentile e di cercare di conoscerlo»
Lui mi guarda:«La mamma mi ha detto che sabato sei andata a cena da lui»
Annuisco:«Ho conosciuto sua madre»
L'uomo si stupisce delle mie parole ma non le commenta.
«La porta della camera deve rimanere aperta» mi chiarisce
Sospiro:«Non andremo in camera» gli rispondo sicura
Lui annuisce e, dopo avermi salutato, si dirige al piano di sopra per fare un pisolino.

Dopodiché avviso mia madre dell'arrivo di Matthew e salgo al piano superiore per farmi una doccia. Ho le idee ben chiare su Matthew, ma ogni cosa a suo tempo.

DUST || [COMPLETA]Where stories live. Discover now