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Il ragazzo mi conduce lungo il gran giardino, fino a quando non noto, dopo aver passato la piscina, un dondolo da esterno.
«Entro un attimo a prendere delle cose» mi annuncia lui «tu aspettami qui»
Io annuisco e, mentre lui si allontana, mi siedo sul dondolo. Guardando la piscina i ricordi non possono che riaffiorare, in particolare quelli di quando ho fatto il bagno con i due fratelli Harris, e, quasi inconsciamente, sorrido.

Dopo pochissimi istanti, Matthew mi raggiunge con un libro in mano. Non appena si siede accanto a me però, nasconde l'oggetto dietro la sua schiena e mi guarda profondamente.
«Finalmente» sussurra con voce profonda mentre si avvicina al mio viso.
Io prontamente mi allontano mordendomi il labbro inferiore e gli sorrido falsamente:«Pretendo una buona motivazione per avermi nascosto che sarei venuta qui»
Lui ridacchia:«Avevo una voglia estrema di passare del tempo con te, non basta come spiegazione?» cerca di difendersi
Io lo guardo sospettosa:«Me lo avresti potuto dire, sarei venuta volentieri, lo sai»
Lui mi sorride:«Lo so eccome» sospira «ma volevo farti questa piccolissima sorpresa»
Deglutisco piano mentre ripasso le sue parole nella mia mente. Mi avvicino molto velocemente al suo viso e, prendendoglielo delicatamente con una mano, lo bacio. Prima che lui possa rendersi conto di cosa stia succedendo, mi stacco da lui e sorrido:«Ti basta come ringraziamento?» sussurro, pentendomi subito della mia domanda, dal momento che gli ho messo la risposta su un piatto d'argento.
Lui si avvicina di nuovo a me e ad un centimetro dalle mie labbra, mentre la sua mano destra mi accarezza la guancia, sussurra:«No»
Fa, come previsto, combaciare nuovamente le nostre labbra in un bacio molto più spinto. Non ne vuole proprio sapere di staccarsi da me e sono io, dopo numerosi tentativi, ad allontanarlo.
«Matthew» sussurro cercando di riprendere il regolare respiro
«Contegno» completa lui la mia frase.
Sorrido alle sue parole.
Ho voglia anche io di stargli vicino, di respirare ogni secondo la sua pelle, ma non qui. Non nel suo giardino, dove con ogni probabilità ci sono Jacob, Alfie e Madison a spiarci. Voglio godermelo in un luogo in cui sono certa che ci siamo solo io e lui.
Matthew si siede normalmente, portando sopra le sue gambe le mie e accarezzandole delicatamente.
«Cosa vuoi fare?» domando
Il ragazzo mi sorride:«Stare con te»
Sospiro fingendo di non aver dato molta importanza alle sue parole, quando invece le imprimo bene nella mia memoria. Ho deciso che voglio, o almeno ci provo, ricordarmi tutte le cose belle che Matthew mi dice.
«Ho visto il libro» ammetto guardandolo con sfida
«Non ti sfugge niente, Haley»
Lo guardo e ridacchio:«Non era molto difficile vederlo»
«Beh» sospira tirando fuori il libro da dietro il suo corpo «volevo condividere con la mia ragazza la mia più grande passione: la lettura»
Lo guardo stupita:«La tua ragazza?»
Lui fa spallucce:«Ti ho presentato mia madre, io conosco bene i tuoi genitori, hai un bel rapporto con i miei fratelli e mi conosci abbastanza bene»
Lo guardo in attesa di continuazione.
«Per come stanno le cose, potremmo sposarci» ammette
Rido d'istinto alla sua affermazione:«Io non ti conosco per niente»
Matthew si morde il labbro:«Mi conosci bene, invece» sospira «potrai conoscermi meglio e a fondo solo dopo il matrimonio»
Continuo a ridere ma contemporaneamente a guardarlo affascinata. Non ho idea di cosa mi stia succedendo.
«Quindi? Che libro è?» domando cambiando di proposito discorso
Lui me lo porge: è Orgoglio e pregiudizio.
Guardo per un istante il libro, per poi dare tutta la mia attenzione al ragazzo.
Sorrido:«L'ho letto un centinaio di volte, ma questo lo sai già»
Il ragazzo si passa la lingua sul labbro inferiore:«Esattamente» ammette «voglio leggerlo con te»
Sorrido alle sue parole.
«Inizia tu a leggere» mi comanda gentilmente.
Io annuisco e inizio a leggere il primo capitolo.

Trascorriamo tutto il pomeriggio così, tanto che leggiamo quasi duecento pagine, alternando un capitolo a ciascuno.

«Basta» decreta Matthew chiudendo il libro e appoggiandolo accanto a sè sul dondolo «tra poco ti porto a casa» annuncia
«Credo che tuo fratello non sia d'accordo» ammetto cercando di togliere le mie gambe da sopra il ragazzo, che sono state accolte per più di due ore.
«Non mi interessa» sancisce lui «e tu rimani qui» commenta riferendosi alle mie gambe.
Lo guardo contrariata, mentre vedo nei suoi occhi e nella sua espressione il divertimento.
Tolgo delicatamente una gamba, piegandola, per poi, in un solo movimento, mettermi a cavalcioni su di lui.
Lui è visibilmente stupito dalla mia azione e io sorrido divertita.
«Matthew Harris» sussurro sul suo viso con fare saccente «non mi stuzzicare»
Lui si morde il labbro inferiore:«Perché?»
Gli bacio la guancia e cerco invano di alzarmi da lui, ma ha le mani possenti e mi fa sedere in modo non troppo leggero su di lui, di nuovo.
«Non riesco a contenermi con te» mi ammette sulle labbra con un sussurro così profondo che mi fa rabbrividire
«Matthew» sussurro.
Lui mi guarda e posso vedere la speranza luccicare nei suoi occhi.
Sorrido e mi avvicino nuovamente alle sue labbra, baciandogli a stampo l'angolo della bocca.
Faccio poi toccare i nostri nasi.
«Questa volta, solo questa volta» esordisco sussurrando «hai vinto tu»
Matthew fa immediatamente combaciare di nuovo le nostre labbra e, se prima ero certa di non spingermi oltre, certa che Madison ed Alfie se ne siano già andati o che si siano comunque stufati di guardarci, do il consenso al ragazzo di spingersi un po' oltre.

I minuti passano e non so se ne sono passati pochi o molti, il desiderio delle sue labbra sulle mie però non diminuisce.
Mi stacco leggermente dalle sue labbra per riprendere fiato, mentre lui sorride fiero:«Wow» esordisce con voce rauca.
Sorrido leggermente.
I brividi ci sono stati per tutta la durata di questo bacio, che di casto aveva ben poco. Più il bacio continuava, più desideravo che non finisse mai.
«Dovresti farmi vincere più spesso» continua il ragazzo
Sospiro:«Lo credo anche io»
Bacio il ragazzo a stampo e mi alzo dalla posizione che mi è piaciuta molto.
«Sarebbe così gentile da accompagnarmi alla mia dimora, signor Harris?» gli propongo scherzosa ma in tono serio, quasi teatrale
Lui si schiarisce la voce tossendo:«Come desidera, signorina Cooper»
Sorrido mentre prendo a braccetto il ragazzo, per dirigerci poi verso casa.

«Eccoci qui» esordisce Matthew togliendo la sua mano da sopra la mia coscia, una volta davanti casa mia
«Ci vediamo domani, alla partita» annuncio
«Verrai da sola?» mi domanda
«No, con Alfie» gli comunico
Lui mi sorride accarezzandomi la guancia:«L'importante è che tu venga»
Appoggio la mia mano sopra la sua:«Dopo la partita, tu vai con i tuoi compagni di squadra, vero?»
Lui mi guarda male, togliendo lentamente la mano:«No» ammette tranquillo «lo sai che mi sto prendendo le distanze da loro»
Annuisco:«Sì, lo so» ammetto «È che non so le usanze della tua scuola»
Lui mi sorride:«Trascorro del tempo solo con chi lo merita» ammette «e oltre la mia famiglia e a te, non c'è nessun altro»
Sorrido alle sue parole:«Buonanotte Matthew» dico aprendo la portiera, lui però mi prende un braccio, costringendomi a guardarlo nuovamente.
«Uno solo» mi prega chiedendomi un bacio
Sorrido, mi avvicino alle sue labbra e, come ho già fatto, cambio direzione all'ultima frazione di secondo. Gli bacio la guancia molto velocemente ed esco dalla vettura.
«Sei furba, Haley Cooper» mi urla da dentro l'auto.
Rido da sola mentre varco la soglia dell'entrata di casa.

Provo dei veri e sinceri sentimenti per lui e credo che sia una cosa reciproca.

DUST || [COMPLETA]Where stories live. Discover now