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«Sono a casa» urlo entrando in casa.
Cerco mia madre e la trovo nel bagno che è diventato ormai la nostra lavanderia.
«Ciao tesoro» mi saluta mentre è intenta a mettere i panni dentro la lavatrice
Prendo un gran respiro:«Perché hai parlato a Matthew del mio rapporto con i ragazzi?» domando secca
Lei si alza in piedi e mi guarda non capendo.
«Quando ti ha aiutata a fare i biscotti» aggiungo per farle capire meglio
Lei sospira:«Me l'ha chiesto lui» ammette tranquilla
«Non ne avevi il diritto!» esclamo alzando la voce
«Non gli ho detto nulla di così speciale!» si difende
Attendo che lei continui il suo racconto, o almeno, che lo inizi.
Lei ha l'espressione tranquilla:«Matthew mi ha domandato se tu avessi mai avuto un ragazzo e io, sinceramente, ho smentito. Certa che se mai ne avessi avuto uno, me lo avresti detto»
Annuisco.
«Poi mi ha domandato se lui avesse mai potuto avere una possibilità con te. Io quindi gli ho risposto che non volevi un ragazzo, ma che nonostante ciò aveva buone possibilità di farsi apprezzare da te»
Sospiro:«Pensavo avessi parlato di cose più personali...»
Ora sono pacifica.
Lei sorride:«In realtà ho raccontato cosa combinavi da piccola»
Ridacchio:«Lo so, ma intendo più mentalmente personale»
La donna annuisce.
«Ti va se ci beviamo un tè caldo?» mi propone mia madre «Tuo padre è andato a vedere una partita di football con tuo zio»
Annuisco contenta della proposta.

«Haley» mi chiama dolcemente mia madre mentre versa la bevanda calda in due tazze grandi «prendi lo zucchero e il latte, per favore»
Io eseguo i suoi desideri e ci sediamo all'unisono su due sedie, una di fronte all'altra.
«Come è andata oggi alla partita?» mi domanda mentre si serve lo zucchero
«Bene, Matthew è molto bravo» ammetto mentre mi verso un po' di latte. Il tè senza il latte non si può definire tale, il latte è un must: lo dicono gli inglesi.
«Hanno vinto?» continua a chiedermi.
Annuisco.
«Poi che avete fatto?» mi domanda lei mentre ci scambiamo lo zucchero e il latte
La guardo dura.
Lei alza le mani per difendersi:«Era solo curiosità»
Sorrido lievemente mentre verso lo zucchero:«Io e Matthew siamo andati a prenderci un cappuccino»
Mia madre annuisce:«Ti piace, vero?»
Sorrido imbarazzata:«Molto»
«Cosa ti piace di lui?» mi domanda dolcemente
«Non lo so» ammetto senza pensarci e d'un tratto, decido di dire ad alta voce tutti i pensieri romantici che ho avuto su Matthew «Forse perché solo quando ride di gusto mostra tutti i denti, forse perché mi stuzzica e mi fa innervosire, ma poi mi calma subito. Forse perchè è puro, è buono, è sincero. So che posso piangere davanti a lui senza essere giudicata e lui sa che può fare lo stesso. Forse perché è davvero bello, più dentro che fuori. Forse perché ha sempre tempo per me e mi riaccompagna sempre a casa. Forse perché si è fatto conoscere per quel che è, sicuro di una mia comprensione. Forse perché se mai dovessi avere bisogno di lui, lui c'è sempre. Forse perché ama tanto la sua famiglia e mi tratta come se fossi parte anche io di essa»
Sospiro guardando la donna:«Non lo so.  Ci sarebbero altri mille possibili motivi»
Mia madre mi sorride contenta:«Ci sono tutte le basi per una relazione stabile» opina
«Mamma» esordisco nuovamente «lo penso sempre e questa cosa in realtà non mi spaventa. Sono sicura di essere sulla buona strada per innamorarmi di lui, ma lui è così sincero, così bello, così tanto maturo, degno e intelligente, che se mai questa cosa finirà, soffrirò certamente per lui e ne varrà la pena. Persone come lui non si trovano facilmente in giro e non so che cosa io possa aver mai fatto per avere la fortuna di incontrarlo e conoscerlo. Ma semmai mi spezzerà il cuore, tutto il dolore che proverò, anche se sono certa che all'inizio non me ne renderò conto, sarà tutto corretto. Perché per la persona che è, si merita il dolore che proverò. Nel senso che sarà tutto per una causa non giusta, ma giustissima»
Mia madre mi sorride, stupita:«Sei davvero molto matura, Haley»
Sorrido alle sue parole.
«Quando io e tuo padre ci siamo conosciuti» inizia il racconto lei «lui non mi considerava molto e io facevo lo stesso. Un pomeriggio però lui si è avvicinato a me e mi ha chiesto il numero di telefono, a quel tempo c'erano i telefoni fissi di casa» specifica 
La ascolto attenta.
«Era estate e io lavoravo in questo Country Club come insegnante di tennis, mentre lui era un bagnino»
Non ho mai chiesto ai miei genitori come si fossero conosciuti e sono contenta che me lo stia raccontando lei di sua spontanea volontà. Perchè insomma, per una figlia come me, sapere come i propri genitori sono finiti insieme era l'ultima cosa che avrei voluto sapere. O almeno, fino a prima di conoscere Matthew ed entrare nel club delle relazioni amorose. 
«Quando mi ha domandato il numero di telefono, eravamo entrambi in pausa pranzo che ci fumavamo una sigaretta con gli altri ragazzi del Country Club»
Annuisco.
«Mi ha preso per un braccio e me lo ha domandato in disparte, sussurrandomelo. Io gli volevo ridere in faccia, ma poi l'ho guardato. Aveva un strana luce negli occhi. Così gli ho creduto e,  per la prima volta, ho dato ad un ragazzo il mio vero numero di telefono. Io tornavo a casa ogni sera, mentre lui era in vacanza dai suoi nonni»
Sorrido.
«Siamo usciti per tutta l'estate e, dopo aver felicemente scoperto che non abitavamo poi così tanto lontani, ma solo, si fa per dire, 70 miglia, ci siamo visti anche dopo l'estate. E così per cinque anni. Abbiamo entrambi terminato il college e quando, dopo alcuni mesi che non ci vedevamo, ho rivisto tuo padre, aveva negli occhi la stessa luce. Eravamo in stazione, io lo stavo aspettando. Quando è finalmente sceso da quel treno, con ancora la valigia in mano e lo zaino sulle spalle, si è fermato a due metri da me e mi ha sorriso. Ricordo le sue parole come se fosse ieri. Mi disse:"Jane, voglio avere una casa tutta nostra con te. Le stazioni stanno cominciando a farmi schifo"»
Sorrido nuovamente.
«E fu così che venimmo qui e che non andammo più in una stazione ferroviaria»
Ridacchio:«Cosa hai pensato quando hai visto il papà scendere dal treno?» le chiedo
Lei sorride ricordandoselo:«Che non mi sarei mai stufata dei suoi difetti»
Sorrido alle sue parole mentre finisco la mia bevanda.
«Haley» richiama la mia attenzione la donna
Io la guardo in attesa.
«Quando ti innamori te ne accorgi, c'è un qualcosa che te lo fa capire»
Annuisco sorridendo.

Non credo di essere innamorata di Matthew. O almeno, non ancora.

DUST || [COMPLETA]Onde histórias criam vida. Descubra agora