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«Non è che se adesso sei di nuovo single puoi dormire dove ti pare» mi urla addosso Madison dopo avermi svegliata in modo non del tutto leggero.
La guardo male spaesata: mi ero dimenticata di essermi addormentata in camera di Javier.
Mi alzo e mi siedo sul piccolo letto. La mia amica si siede accanto a me. Non mi sono però dimenticata cosa è successo ieri. Anzi, ho sperato, fino all'ultimo secondo di buio notturno, che fosse tutto un orribile incubo.

Non avevo per niente voglia di svegliarmi. Perchè ora, la realtà, fa molto più schifo di prima. 

«Che cosa vuoi fare?» mi domanda
La guardo male:«Dormire!» esclamo
Lei sorride, molto empatica:«Dormiamo insieme allora» si intromette
Ridacchio:«Sì ma nel mio letto» specifico alzandomi e dirigendomi verso la mia camera, a quest'ora vuota dal piccolo corpo di Javier.
La mia amica si sistema tranquillamente tra le coperte e io, dopo aver preso il mio cellulare, la avviso che ho bisogno del bagno.

Mi siedo sopra il water e sospiro preoccupata accendendo lo schermo del telefono.

Ne ero certa: ho notifiche solo sue.

Matthew Harris

Haley, cazzo. Non riesco a stare senza di te. Non riesco nemmeno a pensare minimamente che ti ho fatto stare male, così tanto male. Mi manchi. Cazzo, sono un casino. Mi dispiace. Haley Cooper, continuerò ad amarti e forse, hai ragione, devo accertarmi. Devo accettare che sono imperfetto, ma non è facile. Non quando ci sei tu che stai male. Non voglio che tu stia male, soprattutto quando sono io a provocarlo. Ti prego, non stare male. Hai ragione, devo imparare ad amarmi. Ma tu non stare male, non per me.
4:56 am

Tutta la mia camera profuma di te. Diamine! Ma ti rendi conto? Sei tutto.
5:01 am

Ti prego, facciamo che non ci vediamo ma ti prego aggiornami sulla tua vita. Di come stai, di come vanno le cose. Ne ho bisogno. Non ti staccare completamente da me.
5:08 am

Ti amo
5:17 am

Buongiorno amore
6:41 am

I miei occhi si inumidiscono dopo ogni singola riga, dopo ogni singolo messaggio.

Mi manca tantissimo, anche se è passato poco tempo, sembra un'eternità.
Le immagini dei momenti passati con lui mi passano nella mente, uno dopo l'altro, corrono così tanto, non riesco nemmeno a focalizzarmi bene su uno in particolare. Sono così veloci e così... pesanti. Non riesco a controllarli, sento solo le nostre risate che si mischiano, il suo sorriso, i suoi baci...
Ci siamo io e lui, quando ci siamo conosciuti, lui a casa mia, io a casa sua, in piscina, a L'angolo tranquillo, in palestra, a leggere, a studiare, lui con Javier e la mia famiglia, io con la sua famiglia, io e lui a fare l'amore e a farci tante promesse. Vedo la sua faccia, il suo corpo, i suoi capelli, i suoi occhi chiarissimi, il suo naso all'insù e... Dio, quanto fa male.

Il respiro velocizza molto e capisco di non riuscire a tenermi in equilibrio, quindi mi accascio a terra e cerco di respirare lentamente.

Haley, che cazzo fai?!

Respira.

Uno.

Due.

Velocizza di nuovo.

Ricominciamo.

Uno.

Riesco a sentire la sua risata.

Un-

I suoi baci.

U-

I suoi abbracci. La sua protezione. La sua presenza.

Chiudo gli occhi e ho davvero paura di non aprirli più. Sudo tanto e freddo, ma ho caldo, in realtà non lo so. Non ho idea di cosa mi stia succedendo.

Mi sento male, davvero male. Mi sento così vicina alla fine.

Cerco di respirare.

Uno.

Due.

Tre.

Piano, Haley. Piano.

Quattro.

Cinque.

Sei.

Brava, ce la fai.

Apro gli occhi e guardo in alto.

Sette.

Otto.

Nove.

Sorrido ad occhi chiusi:«Dieci» sussurro.

Rimango qualche istante a terra, guardando in alto, per essere sicura di potermi alzare e non cadere.

Poi, piano piano, mi alzo e mi guardo allo specchio.

Wow, mai vista in queste condizioni. Potrei lavorare come spaventapasseri, farei di certo carriera.
Mi lavo la faccia con acqua fresca e respiro ancora, ho bisogno si respirare.

Mi siedo di nuovo sul water e prendo il cellulare in mano.
Respiro e incomincio a digitare.

Haley Cooper

La camera, il salotto, la cucina, la camera di Javier, le scale, la piscina, il giardino, perfino l'entrata di casa mi ricorda te. È una parte di te e lo sarà sempre. È anche una parte che non se ne andrà mai, perché non lo permetterò. Mi prendo la responsabilità di quello che ho fatto perché devi vederti con gli occhi in cui ti vedo io. Un ragazzo non solo bello (sì dai hai un bel aspetto), ma anche incredibilmente intelligente, maturo, sincero (anche se non ultimamente), buono e puro. Matthew Harris, ti amo e so che lo farò sempre. Quindi, non ti preoccupare. Io ti aspetto. Ti aspetto come si aspettano le cose belle, le cose di una vita intera e lo farò felice. Ci ritroveremo magari sempre a Pamont, forse a San Diego, forse dall'altra parte del mondo, ma ti aspetterò sempre e ovunque. Insomma, un altro che mi sopporta come te dove lo trovo? Non che ci sia qualche essere umano che possa compensare la sua assenza. In effetti, Matthew Harris, hai lasciato un bel vuoto nella mia vita. Un vuoto che solo tu puoi colmare, una volta finito il tuo percorso personale, perché devi pensare a te stesso, solo a te stesso. Ti amo tantissimo. Mi manchi. Stai attento, alla vita e alle ragazze, e mi raccomando, fai il bravo. Ci vediamo presto, Matthew Harris.

Chiudo la sua chat, dopo aver messo un po' di ironia tra le righe, e decido di non rispondere più a nessuno dei suoi messaggi.
Questo, infatti, non era un messaggio di addio, ma un messaggio di arrivederci. Fino a quando però non lo so.

Perché diciamocelo, io addio a Matthew non posso, non voglio e non devo dirglielo.
Lo amo come non ho mai fatto con nessun altro. Ho dato a lui anima e corpo e sono certa di averli messi in una botte di ferro.
Non penso di poter amare nessun altro come faccio con lui, perché lui non è il mio ragazzo, è la mia anima gemella. E di quelle, non ne trovi altre in giro.

Non sono fortunata, di più, per aver trovato la mia persona nella mia stessa città. Incredibilmente fortunata, anche solo per il semplice fatto di averla trovata.

Matthew mi ha regalato una nuova vita. Nel senso che ho sempre pensato di poter vivere da sola, ed è così. Posso fare tutto da sola. Però, avere una persona con cui condividere la tua vita è davvero una cosa bella. Non necessaria, ma bella. Soprattutto quando quella persona è Matthew. E poi, le figuracce e le risate vanno sempre divise in due. Ti arricchisce. Avere una persona al tuo fianco non ti deve rendere felice, ti deve rendere più felice di quello che già sei e Matthew, beh, Matthew è Matthew.

Ho sempre pensato di finire, amorosamente parlando, come Jane Austen. Tante delusioni e una morte da sola. Negli ultimi mesi, però, mi sono sentita come una protagonista dei suoi libri. Avrei però sperato in una trama più tranquilla, più serena. Ma non importa. A Jane piacciono le cose travagliate. Lei però è certa anche di un'altra cosa: di un lieto fine, in un modo o in un altro. 

DUST || [COMPLETA]Where stories live. Discover now