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Correre sotto il sole cuocente della California vale la pena, se poi si può ascoltare il professor Grey.

Dopo aver finito i nostri giri e i nostri esercizi, ci dirigiamo verso l'ombra che fortunatamente gli spalti del campo riescono a fare.

Il professore fa una rapida osservazione sulle nostre singole prestazioni e ci dice cosa dobbiamo migliorare singolarmente.
Io, Madison e Alfie ci sediamo a terra mentre sorseggiamo l'acqua dalle nostre bottigliette e io mi metto il piccolo asciugamano sopra la testa.
«Allora, ragazzi miei» esordisce l'uomo «Oggi parlerò con voi di religione»
Guardo attenta la sua figura che, a contrario nostro, è in piedi e ci guarda.
«Prima però vorrei sapere la vostra posizione al riguardo. Credete in un Dio?»
Il professore guarda prima Madison e lei prontamente si esprime:«Io credo che ci sia qualcosa, ma non so esattamente cosa»
Lui annuisce e poi guarda il mio amico.
«Io non credo a niente» ammette
«Io» esordisco una volta che i suoi occhi sono fissi sui miei «credo che non abbiamo gli oggetti e i mezzi necessari per capirlo, anche se in realtà sono più per il nulla»
Il professor Grey mi sorride:«Chiaro, una ragazza che ama la matematica e la fisica ma anche materie umaniste come la letteratura e la filosofia non può che essere agnostica»
Lo guardo sorridendo. Non amo definirmi agnostica, o meglio, con gli altri non mi chiamo in questo modo. Preferisco descrivere la mia esatta posizione al riguardo dicendo tutta la frase e non solo il singolo termine. 
«Sono agnostico anche io» ammette subito dopo chiarendosi a tutti noi.
Sorrido alle sue parole.
«Dunque» continua «Come avete ben capito, io e la religione non andiamo a braccetto. Non credo che sia una novità che io tenda ad essere realista e ad avere certezze: la matematica e la fisica sono così. A me piace essere sicuro di quello di cui sto parlando e la religione si fonda, a parer mio, su fondamenta che non sono mai esistite»
Finisco l'acqua della mia bottiglietta e mi asciugo il sudore sulla fronte, per poi posizionare nuovamente l'asciugamano sopra la mia testa.
«Oggi però non sono qui per convincervi che non esiste nulla, anche se avete le idee abbastanza chiare»
Prende un gran respiro e poi ricomincia:«Mia nipote è diventata medico da poco, chirurga più precisamente. Lavora in un ospedale e aiuta il suo primario durante le operazioni. Questo weekend è venuta da me, durante una cena di famiglia a casa mia, e abbiamo iniziato a parlare. Lei non si capacitava di come le persone credano così tanto in qualcosa di cui non hanno certezza»
Lo guardo in attesa di continuazioni.
«Giovedì scorso lei con la squadra di medici di cui fa parte ha dovuto svolgere un'operazione molto delicata. È durata 9 ore: era un tumore polmonare. Non mi ha spiegato quale fossero le vere condizioni del paziente e sinceramente non so quanto mi sarebbero state utili, dal momento che non sono per niente specializzato in quel campo, ma l'operazione è andata bene e il paziente è sano e salvo»
Mi tolgo l'asciugamano dalla testa per vedere meglio il professore e ascoltarlo con più attenzione.
«Mia nipote mi raccontava che, quando lei e il suo collega hanno annunciato il lieto fine del loro lavoro, i familiari della persona in questione, hanno ringraziato Dio, dicendo che erano grati che le loro preghiere fossero state ascoltate»
L'uomo prende un gran respiro:«Ora» incomincia gesticolando, come sempre, con le sue braccia «che tu vada a ringraziare Qualcuno per aver salvato una persona e che quel Qualcuno non sia il medico che l'ha operato, mi sembra un po'... troppo»
Il professor Grey sospira:«Ovviamente, questo è un caso particolare. So che non tutte le persone devote agiscono così. Ho usato questa storia per introdurvi l'argomento»
Fa una pausa:«Che Dio esista o meno, non cambia la situazione. La religione usufruisce di un potere abnorme»
«La religione è basata sulla fede che le persone hanno per un Dio, qualsiasi sia il suo nome, la sua forma e la sua origine. La fede aiuta tante persone e, sicuro che voi stiate pensando ad una mia incoerenza, vi spiego perchè vi dico ciò»
Io guardo la figura davanti a me affascinata, come sempre. 
«La fede aiuta le persone ad andare avanti nei momenti peggiori. La fede dà forza alle persone che credono che sia tutto finito. La fede è molto potente, perché le persone hanno bisogno di credere in qualcosa e quel qualcosa, per la stragrande maggioranza, è una divinità, ovviamente perfetta, senza difetti. Ci sono persone che, quando i medici dicono loro che non potranno mai più camminare, trovano la forza necessaria solo attraverso la fede in Dio. C'è anche chi trova nella fede il capo espiatorio; ma per pensare una cosa del genere, ammetti automaticamente che esista qualcosa più grande noi, giusto?»
Annuisco insieme ai miei due amici.
«Quello con cui mi voglio soffermare oggi è il potere che la religione ha. Nel senso, supponiamo che non esista nessun Dio, vi rendete conto di quante persone credono, a volte vi ci si affidano la loro stessa vita, a qualcosa che non esiste?»
Guardo l'uomo attenta.
«La religione è comunque la migliore in questo campo. Ci sono molte associazioni e compagnie che cercano di farci credere in qualcosa che in realtà non succede. Molte persone donano dei soldi a delle associazioni per salvare un bambino dalla povertà del terzo mondo, senza mai sapere che quel bambino non riceverà mai quei soldi. Qui però dobbiamo valutare anche quanto una persona si faccia abbindolare dalle parole e creda a tutto»
Il professor Grey, per un tempo indeterminato, ha continuato a parlare e a parlare. Ha poi chiesto la nostra opinione e abbiamo fatto un piccolo dibattito.
Sono felicissima di avere un professore come lui. Lo ammiro davvero tanto, in primis come persona e poi come professore.

DUST || [COMPLETA]Where stories live. Discover now