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Corro da sola in giri assegnati dal professor Grey. Ho ammesso, senza averlo nemmeno pensato prima, di essere innamorata di Matthew. Ci penso da giorni.

È vero: me ne sono innamorata, totalmente e perdutamente. Fa strano, però. Insomma, ho sempre pensato che innamorarsi fosse cadere in un girone romantico in cui non c'è via d'uscita. Come se quando ci entri, inizi ad essere tremendamente sdolcinato, con frasi senza possibile recupero morale, vieni guardato dalle persone come un caso perso, e, fondamentalmente lo sei. Nei film è sempre così: innamorarsi lo rappresentano con il fatto di cadere in un vortice che ti porta sempre più giù, a volte fino a perdere la propria dignità.

Io la vedo in modo differente. Andare più a fondo non significa cadere, ma andare più profondo fino a raggiungere il fondale marino. Ma io non sono da sola, no. Sto andando ad esplorare il fondale marino con Matthew, e, se pur può essere una visione iperdolce, a me piace. Non per il romanticismo che c'è in sé, ma per il fatto che in qualsiasi momento, lui è al mio fianco, è il mio alleato. È una sicurezza. E so per certo che una volta toccato il fondo, ci daremo una spinta con i piedi per tornare a galla e ridere di tutto ciò passato.

Non so se esiste l'anima gemella, non lo so proprio. In tutta la mia vita ho avuto poche persone accanto a me, ma ho avuto a che fare con tante persone. L'amicizia non è di certo meno complicata dell'amore, ma sono due cose diverse. Però quando amicizia e amore si uniscono, succede il caos. Non in senso negativo, ma quando ami il tuo migliore amico, è una cosa bellissima. Da piccola mi sono ripromessa di sposare, se mai l'avessi fatto, il mio migliore amico. Ho pensato:"Madison è la mia migliore amica, la persona che mi conosce di più, oltre alla mia famiglia. Voglio che anche con il mio futuro marito sia così".

Al matrimonio non ci penso nemmeno, ora come ora, ma so che Matthew mi conosce bene, molto, sotto ogni punto di vista. Penso che sia sia il mio migliore amico che il mio amante.
Credo che innamorarsi sia ridere. Con Matthew rido tanto, amo ridere e amo sorridere. Non che lo faccia con tutte le persone, ma stare con una persona che ti permette di farlo in qualsiasi momento, è bellissimo. Ti da un senso di leggerezza fantastico. Innamorarsi è l'unico modo in cui si riesce a ridere insieme mentre si va alla ricerca del fondale marino in mezzo a tanti animali, alcuni ti aiuteranno nell'impresa, altri la ostacoleranno. Mai come ora ho sentito così forte il significato de "L'unione fa la forza".

«Cooper!» sento chiamarmi dalla parte opposta della pista.
Mi avvicino velocemente alle tre persone che mi stanno aspettando.
Il professor Grey mi guarda preoccupato porgendomi una bottiglietta d'acqua:«Stai bene?»
Io sorrido tranquillamente:«Sì, perché?»
Alfie e Madison mi guardano male, mentre l'uomo mi sorride gentile:«Hai corso tre giri in più»
Mi stupisco delle sue parole. Non me ne ero minimamente resa conto.
«Ehm...» dico ancora spaesata «Mi dispiace, non ci ho fatto caso»
Il signor Grey mi sorride:«Ne avevi bisogno, non ti preoccupare»
Annuisco e mi siedo accanto ai miei due amici.

«Ragazzi miei» esordisce il professore «oggi sarà un discorso molto complesso»
Lo guardo e decido di concedergli tutta la mia attenzione.
«Ditemi, brevemente, che cosa avete imparato dalla scuola» ci chiede
I miei amici non parlano, quindi inizio io:«Solo cultura» dico sicura
«È vero» continua Madison «Abbiamo sempre fatto pochi lavori di gruppo. Solo cose passive»
«Io invece» incomincia Alfie «Ho fatto tanti lavori di gruppo nell'altra scuola, ma finivano sempre con uno che faceva tutto il lavoro e gli altri prendevano il merito»
«Mmh» riprende parola il professore «Cercheremo di rimediare»
Noi tre ragazzi annuiamo.
«Se però il lavoro di squadra è importante» continua l'uomo «pensare autonomamente è fondamentale»
Sorrido: lo penso anche io.
«La nostra istruzione non è di certo una delle migliori, a capo delle classifiche ci sono i paesi europei» ci informa «ma non importa. Quello che dovete cercare di fare, ragazzi, e sono certo che già lo state facendo, forse anche involontariamente, è pensare con la propria testa.»
«I professori, per diventare tali, sono quasi obbligati a dimostrare di pensarla in un determinato modo, per poi insegnare ai ragazzi il modo in cui pensare»
«È la società che non va» esordisco. Non credo di averlo voluto a pieno.
«Esatto» mi da ragione Grey «E, secondo voi, qual è il modo migliore per combattere questa istituzione?»
Alfie prende parola:«Rivoluzioni»
«Sì, lo credo anche io» ammette la mia amica «Far sentire la nostra voce»
Io rimango in silenzio. Ho la mia idea ben in testa, ma non la voglio ancora dire.
«Haley?» mi domanda l'adulto «Qualche idea?»
«Ehm» inizio «Seguendo il suo ragionamento, le istituzioni non ci rendono liberi, quindi ciò che dobbiamo fare è diventare liberi. Non che sia una cosa facile da fare, dato che siamo condizionati da praticamente ogni cosa, ma credo che il miglior modo per cercare la libertà sia leggere e studiare»
Il professore mi guarda e sorride ampiamente:«Spiegati meglio, Haley»
Annuisco:«Leggere ti mette in pieno contatto diretto con altre menti di altre epoche e non e che creano e modificano la tua apertura mentale e visione delle cose e della vita. Per quanto riguarda lo studio, sempre seguendo il suo discorso, credo che sia fondamentale studiare le cose che ci insegnano a scuola, con fonti diverse, per capire quale sia la verità effettiva»
Respiro:«Ecco» concludo «credo che la verità sia libertà»
Grey mi guarda:«Hai capito, Haley. È proprio così»
Sorrido leggermente.
«Ragazzi miei» riprende «l'unico modo per fottere il sistema, è studiare. Non nel modo che loro vi dicono, parlo dell'argomento. Nei compiti in classe, dovete per forza studiare come loro vogliono. È dentro di voi che la cosa è diversa. Se studiate una cosa a 360 gradi, mentre scrivete la risposta che il professore e la società vogliono sentirsi dire, forse essendo gli unici nella classe, sapete quale sia la verità, che coincida o meno con la risposta. Ed è in quel momento, in quei minuti in cui la penna scorre tra le righe del foglio, che state fottendo la società. Niente rivoluzioni sulle strade. Le vere rivoluzioni, si fanno tutte qua dentro» conclude indicandosi la testa con il dito.

DUST || [COMPLETA]Where stories live. Discover now