Capitolo 6

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Il tatuaggio di cui parlava Jungkook era sul mio polpaccio destro; un papavero rosso con, al posto del gambo, una scritta: "E tu sei piccolina".

- Ah questo l'ho fatto qualche anno fa, è legato a mio padre perché quando ero piccola mi cantava sempre una canzone che faceva "lo sai che i papaveri sono alti alti alti e tu sei piccolina sei nata paperina" e quindi ho deciso di dedicarlo a lui.
- Wow è veramente bello, mi hanno sempre affascinato i tatuaggi (disse Jk)
- E poi ha un significato molto profondo, ne hai altri? (chiese incuriosito Namjoon)
- Ne ho 4 in totale, questo sulla schiena (abbassai il cardigan e feci uscire la frase sulla scapola destra, "What we do in life echoes in Eternity") che viene da banksy, uno dei miei graffiti writer preferiti.

Namjoon tradusse la frase ai ragazzi e un coro di "ooooh è veramente una frase bellissima" risuonò nella stanza.
Poi continuai.

- Questo sulla spalla sinistra è legato a mia sorella, me lo ha regalato per il mio diciottesimo compleanno e proviene da una canzone di una cantante italiana. Durante l'adolescenza passai un periodo poco felice e lei mi dedicò la frase "Abbi cura di splendere", così, dopo svariati accordi, abbiamo deciso di tatuarci la parola Shine.
- Si vede che tu e tua sorella siete molto legate e il tatuaggio ne è la prova lampante (mi disse un Hobi quasi commosso)
- si, abbiamo un rapporto molto speciale noi due (dissi sorridendo)
- Ma il quarto? Dov'è? (chiese Yoongi)
- Ecco quello è in un posto segreto, non ve lo farò vedere.

I ragazzi mi guardarono con fare ammiccante.

- No, non è assolutamente quello che le vostre menti perverse hanno pensato. Allora iniziamo a giocare?

Il mio ultimo tatuaggio non riuscii a mostrarlo ai ragazzi, perchè qualche giorno prima notai che uno di loro lo aveva uguale. La scritta "Nevermind " risaltava sul busto pallido di Jimin nonostante fosse leggermente coperta da un flebile strato di tessuto semi-trasparente. Nello stesso identico punto in cui anni prima avevo inciso per sempre sul mio corpo un monito per me stessa, per ricordarmi di non dar troppo peso alle cose. 

Un'altra cosa che ci accomuna, ma lui non dovrà mai saperlo

Aiutai Jin a distendere il telo di twister e iniziammo a giocare.
Jin, Yoongi, Namjoon e Hobi furono i primi a perdere, rimasero solo Tae, Jimin e Jungkook oltre a me.
A un certo punto la mia posizione non era proprio delle migliori.

Ero a faccia in giù con le gambe incrociate e le braccia completamente aperte (come per fare una flessione), Jimin aveva un braccio sopra le mie gambe e Tae il busto sotto il mio braccio destro; Jk invece era con entrambe le gambe in un punto, un braccio sul tassello colorato di fianco a me e l'altro braccio alzato in aria.
La lancetta del gioco girò e segnò la prossima posizione di Jk: braccio sinistro sul giallo.

"Oh Cavolo!" esclamai, Jugkook si spostò e finì con il busto completamente sulla parte superiore del mio corpo.

- Ah che posizione comoda, potrei quasi iniziare a fare le flessioni (disse con un ghigno).
- JUNGKOOK NON TI AZZARDARE.

Urlai invano, in un millesimo di secondo finimmo nel caos.

Jk si abbassò malignamente e mi fece cadere, portando anche Tae a toccare il suolo e perdere di conseguenza.

- Ah Jungkook-ssi non valeeeeeee (piagnucolò Tae).

Avevo perso e la rabbia mi ribolliva dentro.

Essendo una persona molto competitiva pensai a un piano malefico per vendicarmi.
Chiamai Taehyung da una parte e gli spiegai tutto in un orecchio.
Il suo occhiolino mi fece intendere che era dalla mia parte, così andammo entrambi ai lati del tappetto e iniziammo a fare il pizzicorino sotto i piedi della nostra vittima.

- Ma che... ahahahahahah ragazzi no fermi ahahahahaha...

Come volevasi dimostrare Jungkook crollò sul pavimento e Jimin fu l'ultimo a rimanere in piedi. Io e il mio complice esultammo e corremmo ad abbracciare il vincitore.

Dio, quel ragazzo emana un profumo così dolce e suadente che mi manda in estasi.

Quando mi voltai per fare la linguaccia a Jungkook mi ritrovai due occhi di ghiaccio che mi stavano fissando.
Poi si alzò e uscì dalla stanza.
Io lo seguii con lo sguardo e mi girai dubbiosa verso i ragazzi, Namjoon disse: "lascialo perdere Siena, il nostro Golden Maknae non sa perdere".

- Golden che?
- Jungkook è chiamato anche Golden Maknae (mi spiegò Hobi) perché è sempre stato bravo in tutto. Tende ad eccellere in ogni tipo di sport ed è per questo che non sa perdere.

Uno Yoongi addormentato sul divano mi fece rendere conto dell'ora tarda, così salutai i ragazzi e mi avviai a casa.
Non appena varcai la soglia della mia realmente umile dimora la mia tasca tremò.

Un messaggio.

Jk🐰: sei andata via senza salutarmi.

Sorrisi pensando alla risposta.

Siena🦄: qualcuno era troppo permaloso per uscire dalla camera.

Jk🐰: 😝

Siena🦄: buona notte perdente

Jk🐰: notte 작은 오리

Andai a cercare il significato su google traduttore. 

Jag-eun oli: Paperella.

Paperella? 

Poi il lampo di genio, Jk aveva citato la canzone che mi cantava sempre mio padre.

***
La mattina successiva entrai a lavoro pimpante, dovevo finire di preparare gli outfit del fine settimana, noi dello staff e i ragazzi saremmo andati in Giappone per un paio di giorni per uno shooting fotografico.
Era il sogno della mia adolescenza poter visitare il Giappone così iniziai a fantasticare a occhi aperti.

- Signorina Siena tutto bene?
- Ah si Ari, scusami, stavo fantasticando. Senti volevo chiederti, ti andrebbe di venire a ballare con me stasera? I club coreani mi intrigano molto sebbene non ne abbia ancora provato uno.
- Ma certo! Una serata fra donne è quello che ci meritiamo. Domani abbiamo la mattinata libera perché i capi che abbiamo richiesto arriveranno nel pomeriggio. Ah, l'unico problema è che dovrò tornare a casa relativamente presto perché il mio ragazzo è tornato in città questa settimana.
- Non ti preoccupare Ari, usciamo a fare una bevuta e quattro salti, l'importante è che tu la smetta di chiamarmi signorina Siena, l'avrò ripetuto un milione di volte che puoi chiamarmi anche solo con il mio nome.
- Hai ragione sign... Siena.

Sorrisi alla buffa ragazza di fronte a me e tornai a occuparmi del mio lavoro.
La giornata filò perfettamente, alle 19.00 Ari mi salutò con un caloroso "a più tardi" e io mi trattenni per finire di risistemare le ultime cose.

Una quarantina di minuti dopo avevo finito tutto, così uscii dal mio ufficio, ma una musica proveniente dalla direzione opposta attirò la mia attenzione.
Mi avvicinai alla porta semi-aperta della sala prove e vidi Jimin danzare.
Era uno spettacolo per gli occhi, le movenze del ragazzo in camicia nera e jeans scuri calzavano perfettamente con una canzone eseguita da una voce melodiosa e intonata.
Lasciava una sensazione paradisiaca, sia per i miei occhi che per le mie orecchie.

" Intrappolato in una bugia
Ti prego, ritrova il me stesso, che era innocente
Non posso evadere da questa bugia
Restituiscimi il mio sorriso. "

A un certo punto Jimin si fermò, scagliò un violento pugno contro il terreno e urlò "DANNAZIONE!".
Si accasciò a terra, il volto fra le mani e le spalle che piano piano iniziarono a sobbalzare a ritmo dei singhiozzi. 
Picchiettai alla porta e dissi prima di entrare: "Jimin, va tutto bene? "

L'immagine successiva mi straziò l'anima.
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Spazio autrice:

Eccoci al sesto capitolo.
Spero di essere riuscita a spiegare per bene le posizioni in twister.
L'immagine di Jimin che balla Lie è impressa nella mia mente giornalmente.
Sappiate che il prossimo capitolo sarà molto particolare.
Ma non dovrete attendere molto 🤗

I purple you 💜

𝘚𝘰, 𝘴𝘩𝘰𝘸 𝘮𝘦 [ 𝘑. 𝘑𝘬 ]     Where stories live. Discover now