Capitolo 23

1K 45 6
                                    

Arrivati a Hong Kong la tensione iniziava a farsi sentire.
I ragazzi erano visibilmente tesi, Namjoon più di tutti data l'enorme responsabilità del discorso di apertura.
Si sentiva veramente onorato per questa grande occasione, aveva impiegato giorni interi per preparare l'orazione perfetta e l'aveva ripetuta centinaia di volte a voce alta per trovare la giusta fluidità.

I sette finirono le prove stremati, erano carichi di emozione e nervosismo, sensazioni portate anche dalle date del tour dei giorni precedenti.

Eravamo tutti riuniti nei camerini, chi al trucco e chi dalle hairstylist per gli ultimi ritocchi.

Namjoon lasciò la sala insieme ai compagni, i sei si sedettero nelle postazioni assegnate mentre il leader aspettava all'entrata del palcoscenico, teneva lo sguardo fisso e le mascelle erano serrate in una morsa di ansia.

Tutti noi dello staff ci riunimmo di fronte allo schermo per assistere al grande evento.

Fu bellissimo, ogni parola pronunciata da Nam arrivò dritta al cuore, aveva il dono della composizione empatica, tutto ciò che diceva arrivava in modo diretto.

Lui riemerse in camerino sospirando e sorrise a tutti noi della troupe scaricando la tensione, poi i compagni lo raggiunsero per congratularsi.

"Complimenti Hyung, è stato veramente toccante" Jimin lo strinse in un abbraccio, a turno anche gli altri si avvicinarono per complimentarsi.

"Ah grazie ragazzi, ma non dobbiamo rilassarci troppo, manca un'ora sola alla prima esibizione, mettiamoci a ripassare."

Dovevano esibirsi in Airplane pt 2 e Idol, avevano la certezza quasi totale che avrebbero ricevuto alcuni premi per i quali erano stati nominati.

L'emozione cresceva a dismisura e fra una pausa e l'altra, quando i ragazzi tornavano in camerino per qualche ritocco, si palpava un sentore di frustrazione mista a euforia.

Mi avvicinai al divano in cui erano seduti Tae e Jimin.

"Allora come vi sentite? Pronti per l'esibizione? Dai che andrete alla grandissima!"

Cercai di esternare l'ottimismo che avevo in corpo, ma tutto ciò che riuscii a ricevere in cambio furono quattro occhi che mi fissavano gelidi come una ventata d'inverno.

Capii che non era il caso di continuare la conversazione e mi guardai intorno, alla cerca della prossima preda del mio buonumore.

Contai sei di loro, ne mancava uno.

Ma dove diavolo è finito Jungkook?

Uscii dalla stanza e lo andai a cercare, svoltai l'angolo alla fine del lungo corridoio.

Una figura muscolosa voltata di spalle era appoggiata allo stipite di una porta, aveva una camicia bianca, i folti capelli neri attirarono la mia attenzione e furono il campanello d'allarme che mi avvertì che avevo trovato ciò che stavo cercando.

Così' presi la rincorsa, feci uscire l'Usain Bolt che era in me e arrivai in un lampo alle spalle del ragazzo, tirai un potente scappellotto sul collo ed esclamai: "BUNNY BOY FINALMENTE TI HO TROVATO".

Il ragazzo si girò e mi fulminò con lo sguardo.

Non era Jungkook.

OH MERDA.

Sarei voluta sprofondare nel pavimento, risucchiata da una voragine per la vergogna.

Dopo innumerevoli inchini seguiti dalle mie scuse una mano mi fermò la spalla, alzai lo sguardo e l'espressione di prima nel volto del ragazzo era sparita.
Due occhi corvini mi stavano fissando, un enorme sorriso comparve sul suo viso.

Dio com'è bello.

" Hey, non ti preoccupare, non è niente di che (mi disse accarezzandomi la spalla). Però, deve essere davvero fortunato questo bunny boy per essere rincorso da una ragazza così carina."

Un fuoco ardente mi invase il volto, stavo palesemente arrossendo.

"Perdonami ti avevo completamente scambiato per un'altra persona."

La sua mano scese dalla mia spalla e concluse il suo tragitto sul dorso della mia mano.

- Non ti preoccupare, io sono Jackson (disse staccandola.)
- Siena, molto piacere.
- Ah che bel nome! Qual è la tua origine?
- Sono italiana.
- Aaaah italiana ( i suoi occhi divennero ancora più scuri e intensi).

Una voce profonda e familiare risuonò dietro di noi.

- Sisi vieni, emergenza giacca per uno di noi (Tae mi bacchettò la spalla, poi rivolse un cenno di saluto al ragazzo di fronte a me). Ciao Jackson, scusami non ti avevo visto.
- Ciao Taehyung, voi vi conoscete?
- Si, sono la loro stylist. Tae avviati, arrivo subito (dissi al ragazzo con i capelli rosso fuoco alla mia destra, lui fece qualche passo indietro). Scusami ancora per averti colpito, sono veramente mortificata.
- Beh, se vuoi farti perdonare perché non vieni a cena con me stasera?

Rimasi completamente incantata. 

Fissai ogni centimetro del suo bellissimo volto cercando di coglierne ogni dettaglio, poi esclamai: "va bene", mi voltai e tornai in direzione dei camerini.

Incrociai i ragazzi che stavano uscendo uno a uno, mi passarono accanto guardandomi con uno strano ghigno complice. 

Tae avrà già spifferato tutto? 

Tutti tranne uno.

                             ***

———————
Angolo autrice:

Vi avevo promesso un ospite a sorpresa ed eccolo qua! 🤭 chi sarà?
Che ne pensate della conclusione del capitolo?
Lasciatemi una stellina per l'apprezzamento.
Purple you 💜

𝘚𝘰, 𝘴𝘩𝘰𝘸 𝘮𝘦 [ 𝘑. 𝘑𝘬 ]     Where stories live. Discover now