Capitolo 56

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Stavo finendo di sistemare alcune camice in gruccia quando mi sentii cingere i fianchi. Abbassai lo sguardo notando le lunghe dita affusolate, piene di anelli, che si intrecciarono intorno alla mia vita. Un leggero profumo di muschio bianco si diffuse nell'aria quando un mento appuntito si appoggiò sulla mia spalla.

"Come sta la mia italiana preferita?"

Riconobbi subito quella voce.
Con uno scatto mi voltai e ricambiai subito quell'abbraccio caloroso.

- Jackson! Come stai?
- Io bene, tu? Wow, sei sempre più bella.

Mi disse scostandosi e squadrandomi dall'alto verso il basso "Sei sempre il classico adulatore. Non mi aspettavo di vederti qui stasera, saranno passati mesi dal nostro ultimo incontro."

Quella frase mi uscì senza troppi giri di parole e, automaticamente, il ricordo si palesò nella mia mente. Era stata un'avventura di una notte quella che ci aveva legato, ma mi aveva lasciato un senso di serenità e calore, soprattutto perché Jackson era stato molto premuroso e mi aveva riempito di attenzioni e affetto.
Un sorriso fece capolino sul suo volto, poi si avvicinò al mio orecchio preoccupandosi di essere udito solo dalla sottoscritta "E che incontro.. ah Siena, mi piacerebbe tanto replicare, sai? Che fai stasera?"

Il suo sussurro flebile mi lanciò una scarica di adrenalina che percorse per intero il mio corpo.
In quell'esatto momento la porta si spalancò e i ragazzi entrarono della stanza. Ci voltammo entrambi, poi lui si staccò da me per salutare i nuovi arrivati.

"Il grande Jackson Wang! Che bello rivederti, come stai?", Namjoon si avvicinò subito per salutarlo e gli altri sei lo seguirono a ruota. 

Jungkook, dopo averlo abbracciato, si interpose fra noi due e iniziò a fissarlo con sguardo cupo. Jackson se ne rese conto, fece un passo indietro e tentò di giustificarsi.

" Scusatemi se mi sono infiltrato nel vostro camerino, ma dovevo assolutamente salutare questa ragazza bellissima e affascinante. Ah, siete proprio fortunati ragazzi ad avere una come lei nello staff" disse sorridendomi. 

"Si, lo sappiamo." Jk digrignò i denti mentre rispondeva, poi scattò il viso verso la mia direzione, "Sisi vieni, devi darmi una mano con la camicia".

Camicia?

"Ma.. tu dovresti indossare una t-shirt sotto la giacca.. Di che parli?"

Il suo sguardo era perso nel vuoto cercando una risposta, ma Jimin si intromise afferrandomi per mano, "La mia, Sisi.. devi aiutarmi ad abbottonare la mia, vieni su".

Mi sentii trascinare e in un secondo varammo tutto il perimetro per arrivare alla parte opposta, il più grande mi tirava da un braccio mentre il più piccolo mi spingeva dalle spalle. Non ebbi neanche il tempo di salutare Jackson perché i due mi fecero concentrare per ricontrollare ogni centimetro del loro abito, così non notai nemmeno il momento in cui uscì dalla stanza. 

Non mi dispiaceva ispezionare le rifiniture, le cuciture o i bordi stando a stretto contatto con il corpo di Jimin, ma non potevo certo dire lo stesso per quello di Jk. 

Iniziai con premura dal collo, gli sistemai cauta il bavero della giacca mentre scendevo sugli addominali scolpiti,  sentii il suo corpo irrigidirsi sotto il mio tocco. Alzai lo sguardo per controllare l'effetto, ma lui teneva lo sguardo fisso su un puto alle mie spalle, senza degnarmi minimamente di una sola e piccola attenzione. Continuai girandogli intorno, ripresi dal bordo dei pantaloni e risalii lungo tutta la gamba. Quando arrivai a sistemare il retro del colletto lo sfiorai accidentalmente, quel tocco lo fece scalpitare e, con uno scatto, si allontanò subito da me.

"Ok abbiamo finito, posso andare?" disse fissandomi dal riflesso nello specchio, aspettando impazientemente una mia risposta. 

Dalla sua reazione si poteva percepire il disgusto che provava nei miei confronti anche solo con una semplice toccata, così abbassai lo sguardo e annuii.
"Grazie" disse prima di sparire dietro la porta. 

Un enorme peso ricomparve imponente all'altezza della bocca dello stomaco, la freddezza di Jk mi stava destabilizzando e ogni volta era sempre più difficile reagire.

                                           ***

L'esibizione fu un successo e i ragazzi vinsero svariati premi.
Nella sala backstage stavamo tutti festeggiando, stappai una bottiglia quando mi accorsi dell'assenza di alcuni bicchieri di plastica, così iniziai a vagare per l'intera struttura alla ricerca di qualcosa in cui versare lo champagne. A un tratto un richiamo interruppe i miei pensieri.

"Siena aspettami"

Mi voltai di scatto perché quella voce era indimenticabile, il ragazzo alto, dal completo multi-colore, mi affiancò in pochi passi.

- Che stai facendo?
- Sto cercando dei bicchieri visto che erano finiti.
- Oh, vengo con te.
- Non ce n'è bisogno, posso anche cercarli da sola.

Lui si fermò di colpo afferrandomi il polso, "Mi dispiace per prima."

I nostri occhi si incontrarono dopo tanto tempo.
Mi era mancata la sensazione del suo sguardo perso nel mio.

"Non ti preoccupare, mi passerà."

Mi voltai d'impulso riprendendo la camminata veloce, svoltai l'angolo di fretta andando a sbattere contro un completo bordeaux.

"Oh scu- Oh, Siena non ti ho visto, stai bene?"

Tirai su con il naso e cercai in tutti i modi di ricacciare le lacrime non appena riconobbi l'interlocutore.

- Si Jackson non ti preoccupare.
- Ma che ..

Mi prese il volto fra le mani sollevandomi la testa, "Oh piccola che hai fatto? Chi ti ha fatto piangere?"

Una mano si intromise afferrando il braccio di Jackson e scostandolo da me.

"Ha detto che sta bene, da ora ci penso io, grazie Jackie."

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Angolo autrice:

Eccoci al nuovo capitolo, questa volta ho rispettato i tempi di pubblicazione 🎉🎉
Che ne pensate della ricomparsa di Jackson?
E della reazione di Jimin e Jk?
Ma soprattutto, di chi sarà la mano che ha fermato il gesto dolce di Jackson? Sappiate che non è assolutamente chi state pensando 🤭
Ma per scoprirlo vi basterà aspettare un paio di giorni 🤗
Ricordatevi di lasciare una stellina 🌟💜

𝘚𝘰, 𝘴𝘩𝘰𝘸 𝘮𝘦 [ 𝘑. 𝘑𝘬 ]     Where stories live. Discover now