Capitolo 46

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Era passata una settimana dal riavvicinamento con JK.
Entrambi i Muster erano andati alla perfezione, le esibizioni avevano sconvolto le fan e su internet non si parlava di altro.

I ragazzi erano felici, ma stavano cominciando ad accusare la stanchezza di un tour così infinito e stressante, e io con loro.
Avevamo qualche giorno di riposo prima delle date in Giappone, così decisi di sorprenderli e organizzare un piccolo viaggio in campagna, inutile dire che rimasero tutti entusiasti dalla mia proposta inaspettata e accettarono contenti.

Partimmo la mattina presto con due macchine separate, una con Jin, Yoongi, Jimin e Namjoon, l'altra con me, Jk, Tae e Hobi.
Le strade erano affollate anche in pieno Luglio, arrivammo a destinazione dopo un paio di ore e dopo una sosta al supermercato per acquistare vari tipi di cibarie necessarie.

Il casolare che avevo prenotato era enorme, completamente immerso nel verde.
Il giardino presentava al centro una veranda spaziosa con tavoli e sedie, tutt'intorno vi erano dei giochi per bambini con scivoli e altalene.

Esausti dal lungo viaggio e dall'afa estiva entrammo subito nella casa iniziando a esplorarne ogni centimetro.
Il portone d'ingresso dava accesso all'enorme soggiorno composto da divani comodi e un ampio camino, un piccolo arco delimitava l'apertura della zona cucina a fianco, il piano superiore era formato da tre bagni e numerose stanze da letto.

Vi erano quattro camere matrimoniali, avremmo tutti dormito in coppia.
Namjoon aprì l'atteso dibattito, "Ok ragazzi, dovremmo stare due per camera. Come ci dividiamo?"

Ci scrutammo in silenzio, poi la loro attenzione si focalizzò su di me.

Sette paia di occhi mi stavano fissando inespressivi, Tae interruppe la quiete urlando a pieni polmoni "Io dormo con SIENA!"

Jimin colpì il coetaneo dai capelli lunghi e riccioli e Jk lo fulminò con lo sguardo digrignando a denti stretti: "Non ti azzardare".

"Taehyung-ah non disturbare i piccioncini. Allora, scriviamo i nostri nomi su un foglio e facciamo scegliere al caso", Jin trovò la soluzione perfetta così ci sedemmo tutti in salotto mentre Jimin prese carta e penna.

Jungkook si allungò per controllare cosa stesse scrivendo, "hey, ma qui manco io, ti sei dimenticato di me?" chiese con uno sguardo da cucciolo, espressione che mutò in un millesimo di secondo quando ricevette la risposta di rimando.

- Ma no che non mi sono dimenticato di te, sciocchino, pensavo che tu volessi occupare la camera con Sisi. Vuoi che prenda io il tuo posto?
- Ah no no, hai fatto bene a non segnarmi allora (rispose arricciando il naso innocentemente).

Mentre i ragazzi discutevano sulla disposizione presi la mia valigia ed entrai in una porta a caso al piano superiore.
Il caldo umido mi stava letteralmente sciogliendo così optai per una breve doccia rinfrescante.

A causa della fretta dimenticai di portarmi un cambio di vestiti nel bagno. Rendendomi conto dell'enorme errore commesso tentai di coprire il corpo avvolgendolo in un misero asciugamano e uscii in punta di piedi, cercando di fare meno rumore possibile per non attirare l'attenzione dei miei coinquilini.

"E' PRONTOOOOO RAGAZZI, SCENDETEEEEE"

Il grido di Jin arrivò irruente dal piano di sotto e, in un tempo troppo breve, tutte le porte del corridoio si aprirono intorno a me.

Merda.
Che minchia faccio ora?

L'accesso alla mia destra si aprì e Yoongi spuntò dalla camera, con una mossa veloce gli parai gli occhi con una mano e mi posizionai alle sue spalle.
Namjoon uscì dalla camera di fronte, seguito da Taehyung e Jimin che si trovavano in quella accanto.

" Ragazzi vi prego, ho dimenticato i vestiti, vi chiedo di chiudere gli occhi per darmi il tempo di tornare nella mia stanza" dissi con voce tremante.

Il leader sgranò gli occhi per poi coprirli con cura imitando il mio gesto, ma non evitò di deridermi scherzosamente.

- oooh Sisi, sei in una casa colma di uomini e ti presenti così svestita, vuoi farci morire per caso girando sempre mezza nuda?
- Hai ragione, mi dispiace tantissimo, ma non l'ho fatto apposta. Ora vi prego, fate quello che vi ho chiesto.

Sentii Yoongi ridere sotto il mio braccio, poi allungò una mano e prese il posto della mia, "dai ragazzi facciamo in fretta che ho fame".

I due rimanenti si voltarono di spalle permettendomi il passaggio indisturbato così, iniziai a correre per tutto il corridoio sorreggendo cautamente il lembo dell'asciugamano, fino ad arrivare davanti alla porta di camera mia.

Con il fiato corto mi fiondai sulla maniglia, ma nello stesso istante la porta si spalancò finendomi diritta in pieno viso, colpendomi e facendomi cadere sul pavimento, svenuta.

***

Riaprii le palpebre richiamata dalla luce, un dolore lancinante alla fronte mi fece realizzare della presenza dell'enorme bernoccolo che si ergeva imponente su un lato.
Riconobbi la felpa oversize di Jk che mi era stata appoggiata addosso e mi sollevai per cercarlo.

Lui era davanti a me, stava sistemando i vestiti, tutti rigorosamente neri, nell'armadio.

"Mi hai tirato una portata in faccia?"

Lui si voltò con sguardo innocente, ma mutò subito dopo aggrottando le sopracciglia in un espressione corrucciata.

- Finalmente ti sei ripresa. Si, per sbaglio ti ho colpito, ma chi diavolo si ferma dietro una porta chiusa?
- Guarda che non mi sono fermata! Stavo cercando di rientrare in camera di corsa, visto che ho rischiato di farmi vedere in queste condizioni.

Scostai la felpa e indicai il telo sottostante.

Che strano, non avevo rigirato così tanto il bordo.

Il suo sguardo seguì le mie indicazioni e sospirò rumorosamente.

" Lo so papera, non me lo ricordare. Sei caduta di botto e ti si è aperto l'asciugamano, fortunatamente mi sono fiondato su di te per prenderti in braccio e coprirti appena in tempo. Se penso che gli hyung stavano per vederti come mamma ti ha fatto, mi sale il sangue al cervello."

Oh, ecco perché mi sembrava diverso, mi ha coperta lui. Che dolce.

Ricambiai cercando di non dar peso alle sue parole, così dissi sdrammatizzando, "Oh, andiamo Jungkook, non esagerare, alla fine mi hanno anche vista in costume, che cambia?".

Sorrisi innocentemente, ma lui sembrò ancora più arrabbiato.

Incrociò le braccia al petto e iniziò a mordersi una pellicina di un dito senza distogliere lo sguardo dal mio, poi, con uno scatto, appoggiò i pugni sul letto, si scostò una ciocca di capelli dal volto e disse a denti stretti, "Lo so Siena, ma tu sei MIA e nessun altro ha il diritto di fantasticare su di te".

Aveva pronunciato la parola MIA marcandone la possessione, come un leone inferocito che puntava la sua prossima preda.

Uno strano fuoco divampò dentro di me, mi sentivo come una falena attratta dalla luce, e quella versione dominante di Jk stava stuzzicando il mio interesse.

E non solo quello.

Decisi di punzecchiarlo ulteriormente per vedere fin dove si sarebbe spinto, "Wow come siamo gelosi, non ti facevo così".

Lui rispose con un ghigno persuasivo e saltò sul letto avvicinandosi.

In un baleno prese posto sopra di me, bloccandomi entrambi i polsi all'altezza della testa.

"Si, sono possessivo, e adesso devo trovare un modo per scaricare la tensione che una certa signorina mi ha fatto provare."

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Angolo autrice:

Beh, che dire 🤗
Sono una bastarda, lo so, perché ho interrotto sul più bello ma vi prometto che mi farò perdonare nel prossimo capitolo 🤭
Ma tutta questa possessivita di Jk? PARLIAMONE 😂😂
Scusate, ma sto mettendo qui tutte le mie fantasie su di lui, spero che siano di vostro gradimento 😍
Lasciatemi una stellina 🌟💜

𝘚𝘰, 𝘴𝘩𝘰𝘸 𝘮𝘦 [ 𝘑. 𝘑𝘬 ]     Where stories live. Discover now