Capitolo 30

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Decisi di optare per un vestito lungo bordaux con uno spacco laterale, abbinato a dei tacchi vertiginosi neri.
Raggiunsi la hall e aspettai i ragazzi.

Dopo pochi minuti alcuni di loro spuntarono dall'ascensore.
Erano tutti bellissimi, Namjoon aveva dei pantaloni eleganti grigio scuro, un girocollo nero e una cappotto corto con piet de poule, Yoongi portava anche lui pantaloni scuri, maglione a collo alto nero e un soprabito lungo del medesimo colore, Jin invece aveva un completo color pece abbinato a una camicia bianca e a una cravatta scura.

Mi avvicinai a sistemare il bavero della casacca a ognuno e mi complimentai con loro, che mi  risposero con un sorriso imbarazzato.

Ci sedemmo tutti sull'enorme divano mentre aspettavamo l'arrivo dei quattro mancanti; Hobi ci raggiunse dopo qualche minuto, aveva un completo grigio con giacca a doppio petto e cravatta abbinata, Tae ne portava uno simile, ma blu scuro.
Infine arrivarono anche gli ultimi due, Jimin indossava un pantalone scuro, sovrastato da un maglione e da un cappotto a quadri mentre Jk aveva abbinato un pantalone elegante a una camicia bianca, giacca e cravatta terminavano il look.

- Mamma mia ragazzi, sono estasiata dalla vostra infinita bellezza (sorrisi guardando uno a uno i sette angeli di fronte a me)
- Hai visto Sisi? Riusciamo ad agghindarci anche senza il tuo aiuto (esclamò Jin ridendo)
- Si, ma è stato troppo complicato pensarci, è più facile quando fai tutto tu (Tae fece la linguaccia)
- Dai su, bando ai convenevoli, avviamoci al ristorante, altrimenti facciamo tardi.

Namjoon ci direzionò verso la porta d'uscita, mi alzai dal divano e presi la pelliccia che avevo appoggiato di lato, ma Jk me lo tolse di mano, lo aprì e aspettò che mi avvicinassi per indossarlo.

- Wow che galanteria, un gesto del genere non me lo sarei mai aspettato da te (lo punzecchiai)
- Perché tu temi sempre il peggio, ma io sono stato cresciuto dai miei genitori, che mi hanno educato ad aiutare una donna, specialmente se è così bella ed elegante.

I suoi complimenti inaspettati mi fecero arrossire e decisi di rispondere semplicemente con un sorriso.

Quando scendemmo dai suv ci ritrovammo di fronte a un ristorante italiano di lusso.

L'usciere ci fece entrare, mentre il caposala ci invitò a seguirlo in un'ala completamente vuota con un enorme tavolo ovale al centro, poi ci lasciò in solitudine a ispezionare i menù.

Tutto era stata decorato con uno stile che mi ricordava l'impero romano, delle grandi colonne bianche si concludevano con un capitello dipinto in oro, unite da lunghi baveri in ciniglia rossa.
La mise en place del tavolo citava le cene in famiglia nel periodo natalizio, una grande tovaglia bianca con un centrotavola rosso e oro, dei piatti in ceramica bianca con il ricamo dello stesso colore, bicchieri e calici in cristallo.

- Questo posto è bellissimo (esclamai estasiata), ma dove l'avete trovato? E perché avete prenotato tutta la stanza?
- Non volevamo disturbi inutili. Capita raramente che riusciamo tutti e sette a goderci una cena fuori, visto che è un evento importante ci siamo messi d'impegno per cercare il locale perfetto secondo i tuoi gusti.

Non sapevo cosa rispondere.

Si sono impegnati tanto per farmi felice, ma io ancora non riesco a capirne il motivo.

Una melodia di violini e arpe riecheggiava in tutta la sala facendo da sottofondo alle nostre chiacchiere.
La cena fu divisa in quattro portate, tutte rigorosamente italiane.
Un antipasto ci stuzzicò l'appetito, il primo e il secondo erano piatti a base di pesce e infine un dolce gustosissimo con cioccolato e lime.
Il tutto fu accompagnato da diverse bottiglie di vino bianco.

Eravamo tutti felici, sazi nel corpo e nello spirito.
Avevamo riso per tutta la cena, Hobi dava il meglio di sé quando era ubriaco ed era spalleggiato da Jin che, non dovendosi occupare della cucina, era molto più rilassato.

Yoongi, assuefatto dai fiumi dell'alcol, regalava amore a tutti diventando estremamente affettuoso, Namjoon invece cercava di mantenere il controllo della situazione sebbene a ogni battuta scoppiava inevitabilmente a ridere.

Taehyung e Jimin erano come due bambini che si facevano i dispetti a vicenda, si tiravano pezzi di carta, resti di cibo, prendendo in giro pure i più grandi.

Jungkook a un certo punto prese la parola richiamando l'attenzione di tutti.

- Hyung non dovevi dire qualcosa? (si rivolse al leader)
- Si, eccoci arrivati al momento. Allora, sappiamo tutti perché è stata organizzata questa cena. Oltre che per il nostro divertimento abbiamo tutti pensato di ringraziare una persona speciale (si alzò in piedi e prese il calice). E' entrata nelle nostre vite con un incontro casuale insieme a uno di noi che, rimanendone affascinato, come dargli torto (disse facendomi arrossire), ha fatto di tutto per farla entrare nella nostra squadra. E' un uragano di positività e professionalità, ha sempre cercato di aiutarci in qualsiasi occasione e per questo volevamo renderti omaggio Siena (si voltò per prendere un piccolo pacco dalla tasca del cappotto e lo porse tra le mani). Questo è per te, siamo grati che tu sia parte delle nostre vite, sai essere paziente con noi ogni giorno, ma soprattutto sai esserci amica, perché tu non sei solo una nostra collaboratrice, sei molto di più. Grazie Siena, spero che tu possa apprezzare questo nostro piccolo gesto.

I ragazzi, ormai in piedi, mi elogiavano in coro battendo le mani.
Le lacrime si erano fermate sul bordo delle palpebre mentre un turbinio di emozioni mi stava travolgendo.

Quei sette ragazzi, che erano diventati la mia quotidianità e la mia famiglia, stavano esprimendo riconoscenza per la mia presenza.

Non me lo merito.

- Io, io non so cosa dire, mi avete lasciata senza parole, non servono tutto ciò da parte vostra, siete diventati parte fondamentale della mia vita e sapete che farei di tutto per la vostra felicità.
- A proposito di questo, apri il pacco che ti abbiamo dato (Yoongi indicò il piccolo rettangolo che tenevo fra le mani) .

Ascoltai il consiglio e iniziai a spacchettare, aprii la scatola e rimasi estasiata.
Una piccola collana d'oro da cui pendeva un ovale e la lettera S al centro, al lato sinistro un piccolo diamante bianco.

"Ragazzi è bellissima, non dovevate" sorrisi a ognuno di loro.

"C'è dell'altro sotto, togli la carta" Jk sormontò le parole dei compagni.

Rivolsi lo sguardo verso la scatola e tolsi gli strati di carta che coprivano il gioiello, trovando con mia sorpresa una busta da lettere ripiegata.
La aprii emozionata e nuovamente non potevo credere ai miei occhi.

Al suo interno vi erano otto biglietti aerei da Seoul a Roma.

- Ma cosa? E questi?
- Abbiamo dei mesi di vacanza dopo l'ultimo concerto a Seoul, così tornerai a casa per l'estate (Jimin mi donò uno dei suoi preziosissimi sorrisi)
- Sappiamo quanto possa essere difficile la distanza con la propria famiglia, abbiamo pensato che ti avrebbe fatto piacere passare qualche settimana nel tuo luogo nativo (Taehyung si avvicinò per abbracciarmi), ovviamente NOI VERREMO CON TE.

Le lacrime scorrevano a fiumi, ero totalmente sopraffatta dalle mie emozioni.

Queste persone meravigliose percorreranno miglia solo per la mia felicità.

Abbracciai ognuno di loro per ringraziarli.

- Oddio non vedo l'ora, vi porterò a vedere la mia città, la mia campagna, vi farò assaggiare i piatti migliori della cucina italiana.
- Ahahahahaha si si Siena, non ti preoccupare, abbiamo ancora qualche mese per decidere dove andare e cosa fare (Jin calmò la mia euforia con una pacca sulla spalla).

Con il cuore pieno di felicità uscii dalla stanza e digitai il numero della persona più importante della mia vita.

- Pronto Sisi? Che succede? Tutto bene amore?
- Mamma fra qualche mese torno a casa, e non sarò da sola.

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Angolo autrice:

So che è un capitolo lunghissimo ma volevo farmi perdonare dei tanti ritardi dovuti al lavoro.
Cercherò di essere più frequente nelle pubblicazioni 💪🏻

Allora che ne pensate?
Nel prossimo capitolo vi aspettando delle confezioni 🤭
Lasciatemi una stellina 🌟

𝘚𝘰, 𝘴𝘩𝘰𝘸 𝘮𝘦 [ 𝘑. 𝘑𝘬 ]     Where stories live. Discover now