Capitolo 68

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Seguii  il tono profondo della voce di Taehyung per tutto il corridoio, poi mi fermai davanti alla porta di camera, aprendola lentamente.
Quello che mi trovai dall'altra parte della soglia fu totalmente inaspettato.

Le lunghe dita affusolate della mano destra, coperte da finissimi anelli, impugnavano il mouse, mentre la testa penzolava appoggiata al palmo. Fissava inerme lo schermo che si trovava davanti.

- Taetae, che stai facendo in camera di Jk?
- Vedi, io e Jimin qualche mese fa abbiamo scoperto la password del suo pc.
- Questa è violazione della privacy, usciamo prima che rientri il legittimo proprietario.
- Oh non ti preoccupare, lui è ancora in agenzia. Sisi, siediti vicino a me.
- Taehyung te l'ho già detto, non mi sembra una buona idea, è meglio se adesso me ne ritorno a casa.

Ero in procinto di voltarmi, ma la sua voce mi bloccò.

"No aspetta, c'è una cosa che devi sapere."

Rivolsi lo sguardo verso il moro, che abbassò lievemente la testa.

"Ho trovato una cosa su questo computer che devi assolutamente vedere. E' meglio per tutti se anche tu lo sai."

Oddio. Di cosa sta parlando? Che dovrei vedere?

Le ginocchia iniziarono a tremarmi così come il suono della mia voce.

"Allora, mostramelo."

Lui sorrise lievemente girandosi verso il computer, poi premette un tasto.

" I'll show you" disse imitando la melodia della loro canzone.

Una base armonica risuonò facendo partire il video, una sequenza di immagini e frame scorse lentamente racchiudendo ricordi di alcuni momenti preziosi.

C'era la foto che Taehyung aveva scattato la sera in discoteca, quando io e Jk stavamo ballando appiccicati l'uno al corpo dell'altro, c'eravamo io e V che ridevamo sull'aereo il giorno in cui trovai la pubblicità che ci fece conoscere, pochi secondi dopo comparve l'abbraccio di gruppo che ci eravamo dati.

Nel fotogramma seguente comparivo nel mio ufficio che ballavo con le cuffie all'orecchio il giorno in cui mi scovarono a cantare a squarciagola le canzoni di Justin Bieber, vi erano svariate immagini dei nostri pranzi di gruppo insieme alle inquadrature che avevo fatto a loro durante le prove delle varie coreografie.

Apparirono molteplici riprese di noi due al luna park, mentre mangiavamo dello zucchero filato e urlavamo come forsennati sulle giostre tenendoci per mano, poi sempre io e lui durante il viaggio in mongolfiera, mentre salutavamo Jimin e Tae che si sbracciavano da terra.

Era stato ripreso da qualcuno anche il nostro momento romantico sul prato durante la breve vacanza in campagna, quando ci eravamo addormentati abbracciati sotto il manto stellato.

I miei occhi furono inondati di lacrime e ricordi, che non avevano mai lasciato né la mente e né il cuore. E lì la sentii.

La voce di Jungkook cantava una melodia triste, era una canzone che non avevo mai ascoltato prima d'ora, concentrai la mia attenzione sulle parole del testo.

" Oh, non posso chiamarti, non posso stringerti
Oh, non posso
E sì, lo sai, si, lo sai
Oh, non posso chiamarti, non posso toccarti
Oh, non posso
Fammi sapere
Riuscirò un giorno a trovare il mio tempo?"

Circondai il mio viso con le mani, non riuscivo più a sopportare la vista di quella che era la mia felicità.
Taehyung mi sovrastò con le braccia e appoggiai la guancia sul suo petto, mentre i singhiozzi non accennavano a fermarsi.

"Credo che questo fosse il suo regalo per il tuo compleanno. Dovevi vederlo Sisi, dovevi sapere come sei tu ai suoi occhi e quanto profondamente lui tenga a te."

Quella frase mi trafisse come una lama, istintivamente lo scansai spingendolo lontano da me.

"Ma cosa stai dicendo? Lui non prova tutto questo, non più oramai. Ho il cuore spezzato e tu mi fai vedere un video del genere, io non riesco a capire."

Il suo sguardo si fece preoccupato, provò ad allungare una mano verso di me, ma io indietreggiai impaurita.

"Siena cosa c'è ancora da capire? Lui è follemente innamorato di te."

Per un momento sentii le orecchie fischiare mentre un fuoco mi pervase completamente il corpo, non riuscii più a controllarmi.

"E allora perché ha dovuto rovinare tutto? Perché ha scelto lei?"

Le mie grida riempirono il silenzio che si era celato nella stanza.
Taehyung accigliò lo sguardo.

- Che.. che ha fatto Siena?
- Non mentirmi, non farlo anche tu. Io so già tutto, l'ho visto con i miei occhi, ho visto la sua giacca bordeaux appoggiata sul divano del vostro appartamento.
- Ma, di cosa stai parlando?
- Della sera della festa in agenzia. Quando sono rientrata per il brindisi ad Ari volevo parlargli, ma non sono riuscita a trovarlo. Ho chiesto a Namjoon e mi ha consigliato di provare al vostro dormitorio, così l'ho raggiunto e una ragazza con una coda alta mi ha aperto la vostra porta di casa. E' in quel momento che l'ho vista, la sua casacca spuntava come un fuoco accecante. Quindi lui ha scelto un'altra Taehyung, lui non mi ha mai amata.

Crollai a terra sfinita, il fiato corto come se avessi appena corso una maratona.
La testa mi scoppiava mentre gli occhi, colmi di lacrime, mi bruciavano.

"Siena, mi dispiace, ma quello non era Jungkook."

Il fischio nelle mie orecchie cessò, come qualsiasi altro rumore intorno a me.
Alzai lo sguardo disperato verso di lui, mi fissava con gli occhi umidi.

"Ero io quello accompagnato alla ragazza, non Jk. Siena mi dispiace, sono io che ho rovinato tutto fra di voi.. io non lo sapevo."

Con una forza incontrollabile mi alzai di scatto e corsi ad abbracciarlo.
La sua testa, appoggiata sulla mia spalla, fece pressione quando lo sentii piangere, cosi iniziai ad accarezzargli la nuca.

"Non ti preoccupare, non è colpa tua. E' stato tutto un malinteso."

Lui si scansò e incrociò il mio sguardo.

"Potrai mai perdonarmi?" chiese con un filo di voce.

"Non hai niente da farti perdonare."

Finalmente, dopo mesi di agonia, ritornai a respirare.              

***

Eravamo stati vittime del destino che ci aveva giocato un brutto scherzo.
Un malinteso ci aveva allontanati, ma adesso l'avevo finalmente capito.
Sbloccai il numero di Jungkook e provai a chiamarlo insistentemente, ma dall'altra parte non ricevetti nessuna risposta.

Lasciai l'appartamento dei ragazzi per dirigermi in agenzia, nella speranza di trovarlo lì.
Ma di lui non vi era traccia.

Dopo un'ora di ricerche e telefonate tornai esausta a casa.

Come è potuto succedere?

Le immagini del video mi tornarono in mente, così come le emozioni che erano legate a quei ricordi.

Mi gettai sul letto ancora vestita e presi il cellulare per lasciare un ultimo messaggio, mentre il testo della nuova canzone risuonava come un eco nelle mie orecchie.

"Ho sbagliato, ho bisogno di parlarti. Puoi trovare del tempo per me?" digitai tra le lacrime, poi premetti invio.

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Angolo autrice:

Prima di tutto vorrei ringraziarvi per le 5k letture 😍 non so come dirvelo ma vi abbraccerei tutti se potessi ❤️
Ecco svelato ciò che era realmente successo alla festa, quello che Siena aveva visto non era ciò che pensava.
Ora manca solo spiegarlo a Jk 😂
Siamo quasi alla fine, vi avviso 🤗
Lasciatemi una stellina se avete apprezzato 🌟💜

𝘚𝘰, 𝘴𝘩𝘰𝘸 𝘮𝘦 [ 𝘑. 𝘑𝘬 ]     Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora