Capitolo 61

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Dopo il caffè salutai i ragazzi per rincasare, montai sul taxi e per tutto il tragitto di ritorno fui tormentata dallo sguardo dispiaciuto di Jungkook.
Mi aveva afferrato il polso con forza per scansare la mano dalla sua guancia e lasciarla di getto, come se lo stessi scottando.
I suoi occhi di ghiaccio mi perforarono.
"No, scusami, non posso " aveva detto, in pochissimo tempo il formicolio piacevole che era cresciuto dentro di me lasciò il posto a un magone di dolore.

Perché lo ha fatto?

Si ostinava a respingermi, ma sapevo benissimo che si stava sforzano molto per farlo, il modo in cui mi aveva abbracciato, il calore che il suo corpo sprigionava a contatto con il mio erano chiari segni di un suo interesse e mi stavo attaccando disperatamente all'idea malsana che lui potesse provare ancora qualcosa per me.

Perché quei gesti non me li sono sognati, certi comportamenti non si possono fingere.

Avevo notato il modo in cui mi aveva osservato per tutta la sera, erano stati sguardi fugaci, brevi ma intensi.

Allora perché continua a scacciarmi?

Mentre il mio cervello fondeva, fra discorsi di autoconvincimento e la ricerca di una spiegazione logica al suo comportamento, infilai le mani in borsa per prendere le chiavi di casa e le infilai distrattamente nella serratura, ma la chiave non girò. Fu solo in quel momento che notai il piccolo ciondolo di Rj penzolante.

Ah, sono le chiavi di Jin, domani mi devo ricordare di rendergliele.

Finalmente trovai il mazzo giusto e mi catapultai in casa gettando cappotto e borsa sul divano.
Poi il mio telefono vibro.

Jimin🐥: Sei tornata a casa?

Siena 🦄 : Si, non ti preoccupare.

Jimin🐥: Grazie per tutto quello che hai fatto stasera. Ti ringraziano anche gli hyung.

Siena🦄 : Manda a tutti un bacio da parte mia.

Jimin🐥 : Sisi, domani ti andrebbe di accompagnarmi in un posto? Vorrei farti vedere una cosa..
Siena 🦄 :Certo, lo faccio con molto piacere! Buonanotte 😘

Jimin 🐥: Notte 😘

***

Il giorno seguente passai l'intera mattinata piegata sulla macchina da cucire.
I nuovi completi per il master erano pieni di perline e dovevano essere completati entro la fine della giornata.
Ari mi richiamò dalla scrivania perché il mio cellulare stava squillando insistentemente, sullo schermo si estendeva il promemoria.

Presentazione nuovo libro di A.

"Cavolo!"

L'urlo che tirai fece spaventare la mia assistente che balzò dalla sedia.

- Sisi, ti sei fatta male?
- Ma no, accidenti! Volevo tanto andare alla presentazione di una scrittrice per chiederle un autografo, ma con tutto il lavoro che ho da fare non riuscirò mai ad essere lì per tempo.
- Signorina Sisi mi dispiace tanto, ma credo che faremo nottata qui.
- Già, che peccato.. (poi mi ricordai un'altra cosa) OH CAVOLO!

La ragazza di fronte a me scaraventò il pezzo di tessuto che aveva fra le mani.

- Oh Ari scusami ti ho spaventata di nuovo.
- Siena, che c'é adesso?
- Dovevo anche accompagnare Jimin in un posto oggi pomeriggio, ma devo ancora finire queste.
- Mi dispiace capo, dovrai rimandare entrambi gli appuntamenti.

Amareggiata e affranta presi le chiavi di Jin e salii al piano superiore per raggiungere lo studio dei ragazzi. Appena si aprirono le porte dell'ascensore notai un ciuffo biondo svolazzare, Jimin stava correndo nel corridoio.

" Jiminaaaaaaaaaah" lo richiamai e si fermò di colpo voltandosi, poi mi regalò un sorriso dolcissimo.

- Sisi! Sei pronta per stasera?
- Mi dispiace tantissimo, ma non ti potrò accompagnare più tardi, ho del lavoro urgente da finire entro la giornata.
- Oh, capisco (il suo viso si incupì e il mio cuore si restrinse.)

- Oh Jimin-ssi, non preoccuparti, ci saranno altre occasioni per passare del tempo insieme. Prometto che mi farò perdonare (lo strinsi tra le braccia e dopo pochi secondi ricambiò il gesto stritolandomi). Non posso dire lo stesso per il mio adorato autografo(piagnucolai)
- Di che parli?
- Ecco vedi, oggi c'è la presentazione del nuovo libro della mia scrittrice preferita e volevo assolutamente un suo autografo, ma non credo di riuscire a lasciare questo edificio prima di stasera.
- Posso farlo io se vuoi.

Un barlume di speranza si accese sul mio volto.

- Dici sul serio?
- Si certo, ho finito le prove e, visto che tu non ci sei, ho il resto del pomeriggio libero.
- Oh Jiminie sei cosi dolce (mugolai) ma, come puoi fare? Non passerai sicuramente inosservato..
- Non ti preoccupare, sono il mago dei travestimenti!
- Davvero lo faresti? Oh, grazie sei il mio salvatore!

Ringraziai numerose volto il biondo e gli lasciai il libro da autografare e l'indirizzo della libreria.

"Quasi dimenticavo, sai dove si trova Jin? Devo lasciargli queste" dissi sventolando il mazzo di chiavi sotto il suo naso, ma lui non ne aveva idea, così mi avviai verso la caffetteria speranzosa, ma mi bloccai d'avanti alla porta semi aperta non appena riconobbi due voci a me familiari.

- Ah, ma va, ma secondo te Jimin e Siena potrebbero mai stare insieme?
- Tae li ho appena visti abbracciarsi in corridoio e mi è ribollito il sangue.
- Sai che lei è una persona affettuosa, abbraccerebbe anche i muri se potesse! E lo stesso vale anche per Jiminie.
- Può darsi, ma vederli insieme mi fa rabbia, va bene? Non interferire ulteriormente.
- Tu piuttosto, perché hai deciso di farla finita?
- Lo sai Tae, non sarebbe stato giusto nei suoi confronti.
- E perché?
- Perché lei si merita di più di quello che potrei dargli io. Si merita le giuste attenzioni, si merita una presenza continua ma soprattutto si merita il tempo che io non potrò mai dargli.
- Perché dici così? Ne sei pienamente convinto?
- Si Tae, so com'è fatta e non voglio deluderla. Vorrei poterla chiamare ogni poco, poterla stringere tra le mie braccia, poterla toccare e poter passare ogni minuto della mia esistenza con lei, ma non posso farlo. Il mio lavoro e il mio stile di vita non me lo permettono e non voglio privarla di queste emozioni chiedendole di aspettarmi in eterno. Lei è troppo preziosa per me, non potrei mai farle questo.

Sentii le sue ultime parole sommerse dai singhiozzi e poi li vidi abbracciarsi, le spalle del più piccolo sobbalzavano a ritmi alterni mentre l'altro cercava di tranquillizzarlo inutilmente.
Io ero accasciata sul pavimento, le mie gambe avevano ceduto poco a poco, in simultanea con il tono di voce di Jungkook.
Non potevo credere a quello che avevo appena ascoltato, mi sembrò di precipitare in un buco nero.
Lo avevo incolpato, mi ero incolpata io stessa pensando di aver fatto un errore fatale, ma non avevo capito assolutamente nulla.

Non ho capito LUI.

Stava rinunciando a noi per causa mia, ero distrutta dal pensiero che stessimo condividendo la medesima sofferenza, ma nessuno dei due avrebbe potuto consolare l'altro.

Aveva ragione e mi stupii del fatto che mi conosceva alla perfezione, avevo bisogno di continue attenzioni e di una figura totalmente presente, e lui si era reso conto che non poteva soddisfare le mie necessità.

L'unica cosa che aveva sbagliato era pensare che non lo avrei aspettato per una vita intera, ero disposta a tutto pur di per poter trascorrere con lui anche solo una manciata di secondi.

Ed ero determinata a farglielo capire in ogni modo possibile.

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Angolo autrice:

Eccoci al nuovo capitolo 🎉🎉
Finalmente abbiamo scoperto le vere intenzioni di Jungkook e il suo punto di vista 🤗
Che ne pensate?
Ce la farà Siena secondo voi?🤔
Fatemi sapere, che sono curiosa 🤭
Ricordatevi di lasciarmi una stellina 🌟💜

𝘚𝘰, 𝘴𝘩𝘰𝘸 𝘮𝘦 [ 𝘑. 𝘑𝘬 ]     Where stories live. Discover now