Capitolo 40

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Jk mi era appena passato accanto con la ragazza minuta sotto braccio.

Una ventata gelida trapassò il mio corpo facendomi sussultare.

Mi aveva rimpiazzato, ci aveva messo solo mezzo minuto ad annullarmi completamente.

Sentivo il petto pesante, come se fosse ricoperto da un macigno troppo difficile da portare, lo stomaco si stava contorcendo da fitte dolorose e una sensazione di bruciore mi riempì completamente la gola.

Ero gelosa e arrabbiata.

Mi voltai e tornai verso la sala in fretta, facendo rimbombare il corridoio con il suono dei miei tacchi a spillo.

Entrai spalancando la porta, poi la richiusi con la medesima forza facendola sbattere, i sei di fronte a me si fermarono di botto impauriti.

"Sisi, tutto bene? Sei bianca, sembra che tu abbia appena visto un fantasma" disse Tae venendomi incontro per toccarmi la fronte e ispezionare il mio stato di salute.

Feci un passo indietro e con tutta falsità mimai un sorriso finto, " Ho incontrato Jungkook nel corridoio, non sarà dei nostri stasera a cena perché il ragazzino deve uscire con una tipa (digrignai a denti stretti). Noi che facciamo? Dove andiamo? Usciamo vero? Vi prego, ho un assoluto bisogno di affogarmi in un fiume alcolico!".

***

Cenammo tutti e sette nella stanza di Taehyung, era quella più grande, ordinammo il servizio in camera e un'infinità di bottiglie di birra e soju.

I ragazzi in mia compagnia si dovettero contenere con gli alcolici poiché il giorno seguente avrebbero comunque dovuto intrattenere milioni di fan con un concerto.

Io invece ero senza freni, continuavo a buttare giù senza sosta litri e litri di alcol, come se stessi bevendo della normale acqua.

Finalmente, dopo aver finito l'ennesima bottiglia di birra, cominciai a sentire gli effetti tanto desiderati e ricercati.

La mia testa divenne subito più leggera, ogni problema o preoccupazione mi sembrò misera e insignificante, iniziai a ridere senza motivo mentre la mia vista si annebbiava poco a poco.

- Sisi come ti senti? (chiese Nam dopo svariati tentativi di rialzarmi dal cuscino)
- oh, forse ha esagerato la nostra piccola alcolizzata (Yoongi mi rimproverò, ma io non diedi peso alle sue parole).
- tra..tra..TRANGUILLI GAYZ, sto benissimo io, hic! Devo uscire solo un attimo, ho bisogno di una sigaretta.

Dopo molti cedimenti riuscii ad alzarmi in posizione eretta, ma la testa cominciò a girare vorticosamente, così mi appoggiai al muro.

Tae si avvicinò scrutandomi sospettoso, "Fumare? Siena, ma tu fumi? Da quando?"

Risi stupidamente al suo sguardo inquisitorio.

Già, loro non sanno del mio brutto vizio.

"Non più da tanto, tanto tempo, ma adesso ne ho davvero bisogno. Esco e poi vado a letto, ci vediamo domani bimbi belli, grazie della compagnia".

Salutai scuotendo la mano e mi avviai verso la porta, fui subito raggiunta e sorretta da qualcuno, che mi aiutò a indossare il mio cappotto e a mettere i tacchi.

Mi voltai per cercare di vedere il mio angelo custode.

"Oh Jiminie, sei tu il mio salvatore. Oh, sei così dolce con me."

Lui sorrise e continuò a infilarmi una scarpa, "Ah, Sisi sei sbronza, non potrei mai lasciarti uscire da sola. Siccome anche io sono un po' brillo andremo a piedi, almeno cerchiamo di smaltirla strada facendo".

𝘚𝘰, 𝘴𝘩𝘰𝘸 𝘮𝘦 [ 𝘑. 𝘑𝘬 ]     Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu