Capitolo 51

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Stringevo il telefono fra le mani quando vibrò nuovamente.
Il mio corpo sussultò.

Abbassai lo sguardo titubante, per fortuna era una notifica di un'e-mail.

Oh, menomale.

Tirai un sospiro di sollievo e ricominciai a respirare.

"Siena, mi spieghi che ti prende? Hai appena guardato il cellulare come se fosse un mostro!"

Il mio cervello aveva omesso la sua presenza nella stanza e avevo reagito inconsciamente senza controllare il mio comportamento.

Dovevo smetterla di mentire, non ero mai stata brava a farlo perché le mie espressioni facciali facevano sempre trapelare tutto.

E ora che gli dico? Devo inventarmi qualcosa.

- Ma no, tranquillo Jk, ti ho detto che non è niente, non ti devi preoccupare. Sto solo aspettando una chiamata importante, tutto qui.
- Ah si? Dall'aldilà? (aumentò il tono sconcertato) I tuoi occhi erano talmente tanto spaventati, ho temuto che ti fosse arrivato uno di quei messaggio incazzosi di Suga-hyung.

Sorrisi al pensiero della faccia incavolata del ragazzo nominato, Yoongi era la classica persona pacata, spesso aveva l'aria da menefreghista, ma nascondeva una dolcezza unica e destinata a pochi fortunati. Il problema sorgeva quando perdeva la pazienza, faceva tremare di paura ogni persona circostante.

E, nuovamente, Jungkook ha avuto il potere di farmi dimenticare quella brutta sensazione.
E' la mia penicillina contro ogni male.

Mi buttai sul letto e intimai il ragazzo di fronte a me a seguirmi.

Adesso non voglio pensare più a niente, voglio solo coccolarlo.

Lui si gettò completamente sul mio corpo, baciandomi a lungo. Mi ero distratta, ero talmente tanto immersa in quel legame passionale che non mi accorsi di niente.

In una mossa mi sfilò l'apparecchio dalle mani.

- Jk, che fai? (chiesi incollata alle sue labbra)
- Sono troppo curioso, devo sapere.

Con uno scatto si sollevò e studiò il modo per sbloccare il mio telefono.

Ma sta scherzando?

"Jungkook sono seria, ridammelo" digrignai a denti stretti.

Lui, scaltro, avvicinò di pochi millimetri lo schermo al mio viso per sbloccarlo con il riconoscimento facciale, mentre io tentavo invano di afferrargli la mano come una bambina a cui era stato rubato il giocattolo, ma arrivavo a malapena all'altezza del gomito.

Accidenti all'essere alti come un nano da giardino.

I suoi occhi non si staccavano dallo schermo del mio telefono, poi si accigliò in un baleno, "Hey Sisi, chi è il nickname I 8 U ?" *

Non capivo a cosa si stesse riferendo.

- Eh?
- Si, ti ha mandato una e-mail poco fa, non lo sapevi? Ora la controllo.

Non aspettavo nessuna comunicazione importante, così non diedi peso alle sue parole. Il suo indice scorreva velocemente su e giù mentre la sua espressione diventava sempre più cupa.

"Cazzo, ma che..?" sollevò lo sguardo preoccupato, così mi avvicinai a lui.

Abbassò il telefono e lessi velocemente quello che c'era scritto.

"Sei una lurida puttana, ti avevo avvertita.
Se non ti stacchi immediatamente da loro me la pagherai.
So tutto di te, Siena Pucci.
So dove abiti, chi sono i tuoi parenti, qual è il tuo numero personale, che taglia porti, ma soprattutto so quanto sei ossessionata da Jungkook e dai Bts.

𝘚𝘰, 𝘴𝘩𝘰𝘸 𝘮𝘦 [ 𝘑. 𝘑𝘬 ]     Where stories live. Discover now