Capitolo 24

1K 42 18
                                    

***

Jungkook mi passò accanto fissandomi intensamente, gli occhi stretti in due piccole fessure.

Non disse niente, ma quel silenzio arrivò diretto più di mille parole.

Aveva qualcosa che non andava, glielo leggevo chiaramente sul volto che rimase rigido e burbero, le mascelle tese in una morsa stretta e rude.
Il passo era pesante, sentii l'eco del rimbombo fino a quando non sparì dietro l'angolo.

Rientrai nella stanza chiudendomi la porta alle spalle e mi sedetti con il resto dello staff davanti al televisore.

Le note del pianoforte di Airplane pt 2 partirono e i ragazzi iniziarono a esibirsi con la coreografia che avevano preparato giorni prima.

Tae aprì delle porte dalla vetrata a colori, dietro Jimin sfoderò dei passi di danza acrobatici, poi in successione la telecamera si spostò su Hobi e Yoongi, Tae prese una rosa e la lanciò a Jin che si spostò per far passare Namjoon.
Insieme tutti e sei si sedettero su delle sedie e le tende si aprirono alle loro spalle, comparve una lunga passerella calpestata dalla falcata di Jungkook.

Si stava impegnando a mimetizzare ciò che realmente provava.

Rabbia.

La potevo riconoscere dallo sguardo fisso con cui mi ero scontrata pochi minuti prima.

Le voci dei ragazzi erano sormontate dalle migliaia di urla delle fan che riecheggiavano in tutto lo spazio.

Jungkook marcò in modo forte la parola Italy del ritornello, l'espressione seria gli rimase per l'intera esibizione.

Quando rientrarono in camerino per cambiarsi erano tutti visibilmente più rilassati.

Tutti tranne uno.

Aspettai che finissero di vestirsi per avvicinarmi e congratularmi con loro.

"Complimenti ragazzi, come sempre siete stati fenomenali."

Mi sorrisero tutti calorosamente, poi Tae si avvicinò ammiccando:

- Grazie tesoro, ma non devi dirci niente? (mi punzecchiò il mento con l'indice)
- Aaaah non pensate a me adesso, concentratevi per l'ultima canzone.

Uscirono tutti di nuovo per dirigersi prima nel pubblico in sala, poi sul palco per l'esibizione di Idol.

Con la scusa di far parte dello staff uscii anche io per addentrarmi sotto il palco e godermi la perfetta visuale della performance.

I sette entrarono su una struttura animalesca, erano stupendi nei loro completi colorati e nonostante la pesantezza fisica della coreografia furono impeccabili.

A un certo punto il mio sguardo si incrociò con quello di Jungkook, io gli sorrisi e lui distolse subito l'attenzione focalizzandosi da un'altra parte.

Bah, che strano, magari è teso.

La serata dei Mama finì e io raggiunsi i camerini per salutare i ragazzi prima di dirigermi al mio appuntamento.

Quando entrai vidi che finalmente erano tutti riposati e felici, avevano vinto il premio che più ambivano e si sentivano grati alle Army per averlo reso possibile.

Mentre li aiutavo a scattare qualche foto da caricare sui social Jin mi distrasse.

- Siena noi ceniamo nel ristorante dell'albergo, anche se l'ora è tarda siamo affamati, ti unisci a noi?
- Grazie, ma non ci sono (abbassai lo sguardo).
- Ah no? E dove vaiiiiii?? (Taehyung mi colpì il fianco con il gomito).
- Ecco io dovrei cenare con una persona, il ragazzo di prima.
- Con Wang? (Nam strabuzzò gli occhi).
- Si, ecco, c'è stato un malinteso e devo farmi perdonare. Gli offrirò la cena.
- Ah, ecco perché mi ha chiesto il tuo numero prima (Jimin si avvicinò).
- Beh, allora come non detto, buona serata! Ci vediamo domani sul jet, mi raccomando non tardare (il leader mi fece l'occhiolino prima di riprendere le borse e uscire dalla sala seguito dal resto del gruppo).

𝘚𝘰, 𝘴𝘩𝘰𝘸 𝘮𝘦 [ 𝘑. 𝘑𝘬 ]     Where stories live. Discover now