Capitolo 50

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La luce del sole filtrava dalla tenda della camera, un raggio fastidioso finiva dritto sui miei occhi, mi stiracchiai ancora sonnolente, poi mi voltai.

Jungkook stava beatamente dormendo accanto a me, un braccio mi cingeva il fianco come se non mi volesse più mollare.
La mia mente ritornò alla notte appena passata, fantasticando su ciò che avevamo fatto.

Dopo la sua dichiarazione gli afferrai con impeto il viso circondandolo con le mani, poi annullai ogni distanza fra di noi.
I nostri respiri divennero sempre più corti alternandosi fra un bacio e l'altro, gli animi si scaldarono come un fuoco accesso.

Le sue mani vagavano su tutto il corpo, toccava ogni centimetro della mia pelle creando dei brividi indescrivibili.
Ci lasciammo trasportare dalla foga del momento fino a che Jin non si affacciò dalla finestra, intimandoci a rientrare perché stavano calando le temperature. Ma noi non ci eravamo accorti di niente, i nostri corpi stavano bollendo, riscaldandosi all'unisono.

Ringraziai la poca illuminazione del giardino, mi risistemai al meglio per rendermi decente e afferrai la mano di Jungkook per rientrare in casa.

Le scale furono salite a corsa, rischiai di inciampare un paio di volte perché lui mi tirava con foga.

Chiusa la porta della stanza liberammo ogni nostro desiderio più profondo.
Mi privò dei vestiti con velocità e mi gettò sul letto seguendomi pochi minuti dopo.
La luce della lampada creava un gioco di ombre sul suo corpo rendendo tutto più peccaminoso.

"Dio Siena, sei così ammaliante" mi sussurrò in un orecchio mentre lasciava una scia di baci caldi lungo tutto il collo, prendendo il sopravvento su di me.

Le sue mani scesero vogliose percorrendomi il ventre, mi sfiorò la coscia e si abbassò sempre più giù per tutta la lunghezza della gamba.
Il suo tocco setoso creava brividi di piacere e il mio corpo iniziò a sussultare, bramandolo sempre di più.

Mi calò fino alle caviglie l'intimo rimasto con una mossa veloce insinuando poi due dita dentro me, iniziò a spingere lentamente, accelerando piano, sempre di più, eseguendo movimenti circolari.

Stavo letteralmente perdendo la ragione, piccoli gemiti scapparono alla presa ferrea delle mie labbra.
Lui si piegò leccandomi il lobo, sentivo il suo respiro caldo rimbombare dentro di me.

- Vorrei farti urlare, ma dovrai contenerti altrimenti gli hyung si sveglieranno.
- Io non.. non.. ah.. chi se ne frega di loro..

Cercai di rispondere, ma ogni mio tentativo era soffocato da mugolii di piacere.
Lo vidi sogghignare soddisfatto, poi fermò quel tocco lussurioso.

"Oh Siena, sei proprio una ragazza cattiva" concluse la frase sulle mie labbra, le nostre lingue si incrociarono rincorrendosi più e più volte.

Con una mossa lesta sfilò i boxer ed entrò irruento in me, un gemito mi si strozzò in gola facendomi sussultare.

Dio, è tutto così perfetto.

L'accrescere dei suoi movimenti mi faceva impazzire e gli lasciai il completo controllo su di me, era come se la mia mente si stesse staccando dal resto del corpo finendo in uno stato di trance.

Questo era quello che mi faceva provare quel ragazzo, ed era così dannatamente speciale.

Raggiungemmo la vetta più alta insieme assaporando con un ultima spinta quello scambio benefico, poi lui si accasciò stanco su di me.

Ed era ancora nella stessa posizione, nonostante fossero passate le lunghe ore della notte.
Si era addormentato così, abbracciato al mio corpo.

Stavo cercando di scendere dal letto facendo meno rumore possibile, era così rilassato a dormire che avevo il terrore di svegliarlo.
Ma, ahimè, la natura mi stava chiamando e avevo un urgente bisogno fisiologico di svuotarmi la vescica, così appoggiai quatta una gamba sul pavimento e feci scivolare il mio corpo sotto il suo braccio, spostandolo di qualche centimetro.
Dopo secondi che sembrarono interminabili riuscii nella mia missione e sgusciai fuori dalla presa ferrea del ragazzo, tentai di scendere completamente dal letto, ma l'animale poco delicato che era in me mi fece tonfare con poca delicatezza sul terreno.

"Ma che..?"

Il volto assonnato e confuso di Jungkook fece capolino dal bordo, poi mi sorrise.

- Ops.
- Papera, ma che stai facendo lì in terra?
- Scusami, stavo cercando di fare in silenzio per non svegliarti, ma non ci sono riuscita. Stavi dormendo così beatamente, mi dispiace.
- Aaaaaah, hai la finezza di un elefante in una cristalleria. Dai, torna a letto e fatti perdonare con qualche coccola.
- Prima devo fare pipì.

Afferrai rapidamente il telefono e mi fiondai nel bagno.

Approfittai di quei pochi minuti di solitudine per controllare online se fosse possibile rintracciare il numero sconosciuto che mi aveva chiamato la sera prima, ma fu tutto inutile.
Improvvisamente il mio telefono squillò tra le mie mani.

Numero sconosciuto.

Merda.
E se fosse ..?

Iniziai a tremare.

- P.. p.. pronto?

La voce metallica mi fece nuovamente gelare il sangue.

- Brutta stronza che non sei altro, ti ho detto di allontanarti dai bangtan e te li sei portati in campagna eh? Stai cercando di sfidarmi?
- Chi sei? (chiesi invano)
- Non cercare di cambiare discorso, PUTTANA.

La voce risuonò talmente forte che mi spaventò facendomi cadere l'apparecchio, lo recuperai in fretta dal pavimento, ma la telefonata si era già conclusa.

Chi diamine è?
Devo chiamare la polizia?
Avvertire l'agenzia?
Come fa a sapere dove sono?
Mi sta forse monitorando?

Ritornai confusa e spaventata in camera mentre il mio cervello si riempiva inevitabilmente di domande senza risposta.

"Ah eccola, stavo proprio cercando la mia t-shirt bianca, Siena almeno avvertimi quando prendi le mie cose!" sollevai lo sguardo incrociandolo a quello di Jk, ma rimasi muta.
"Che hai papera? Stai male? Sei nuovamente pallida, credo che dovresti far visita a un dottore".

Cazzo, non voglio farlo preoccupare, devo riprendermi.

- Jungkook tranquillo, sto bene, ho solo fame. Scendiamo a mangiare?
- Va bene Sisi, come vuoi, però dopo torni a farmi le coccole che mi hai promesso.

Aveva usato delle parole talmente tanto dolci che ogni mia preoccupazione svanì in un istante, facendomi tornare il sorriso.

Sarebbe stato tutto perfetto se solo il mio telefono non avesse vibrato, interrompendo quel momento magico e facendomi tornare la paura.

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Angolo autrice:

Capitolo 50 🎉🎉 Non pensavo di scriverne così tanti 😂 allora ditemi un po', che ne pensate?! Vi sta piacendo? In tutti i sensi? 😂🙈
Ricordatevi di lasciarmi una stellina 🌟💜

𝘚𝘰, 𝘴𝘩𝘰𝘸 𝘮𝘦 [ 𝘑. 𝘑𝘬 ]     Where stories live. Discover now