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«Jimi-... Chi sei tu?» disse il padre indicando Jungkook.

«Jimin chi è lui, spiegaci» sentenziò la madre posando alcuni sacchetti sul tavolo.

«Beh-» ma Jungkook lo interruppe.

«Sono Jeon Jungkook, fratello maggiore di Jeon Hyun-San... È il mio fratellino quello che avete deciso di adottare» disse baciando il capo del minore stretto al suo corpo.

«Scusaci ma noi non sapevamo nulla di questo... Ci hanno dato l'ok per procedere e noi lo abbiamo adottato ma ti possiamo assicurare che io e mio marito non sapevamo che Hyun-San avesse un fratello» spiegò con sincerità «Comunque io sono Jung Salom, madre di Jimin... Vi conoscevate?» domandò con un piccolo sorriso.

«Si, mamma. È un mio compagno di scuola... È solo due anni più grande, tranquilla!» esclamò Jimin ridendo imbarazzato.

Sua madre sapeva della sua sessualità e ogni volta che vedeva un ragazzo vicino al suo figlioletto, rideva e insinuava cose che non erano.

Il padre del biondo si avvicinò a Jungkook ed estiró la sua mano verso di lui. Il corvino istintivamente girò completamente il suo volto, lasciando vedere la sua cicatrice sotto il labbro. L'uomo rimase impassibile mentre la donna lo guardò con un certa preoccupazione mischiata allo sconcerto cosa di cui Jungkook si accorse immediatamente, abbassò il viso verso pavimento.

«Ragazzo ma che ti hanno fatto?» domandò, alzando la voce impressionata.

«Non è nulla» rispose serio cercando di non far esplodere la sua ira e aggredire qualcuno.

Quella cicatrice era un punto decisamente troppo dolente.

La donna tentò di sfiorarla ma Jungkook girò bruscamente il suo volto da un'altra parte mentre l'uomo fermava la mano di sua moglie. Jimin pensò al peggio in quel momento.

«Cara! Sei stata troppo impertinente! Scusala ma è fatta così... Comunque io sono Park YeonJoon, padre di Jimin» il corvino dopo qualche secondo strinse la sua mano, annuendo solamente.

«Scusami, Jungkook, giusto?» annuì «Non volevo ma sono molto impulsiva e mi preoccupo alla minima cosa» lo guardò imbarazzata.

«Non si preoccupi... Come suo figlio d'altronde» i due ragazzi si guardarono profondamente ma il più piccolo sviò lo sguardo con imbarazzo.

«Si, ha preso da me su questi tratti» ammise con un sorriso.

«Kookie» chiamò il minore.

«San ti succede qualcosa?» chiese il fratello con preoccupazione.

«No, Kookie ma hai le caramelle che mi piacciono tanto?»

«Si, fratellino. Sono sempre con me... Anche se sai che sono troppo dolci e possono farti male» Jungkook le uscì dal suo giacchetto e gliene diede una. Erano delle semplici caramelle alla fragola e panna.

«È un golosone a quanto vedo!» esclamò la madre del biondo.

«Si, di queste caramelle ne va totalmente pazzo!» replicò con felicità.

«Che ne dite se ci sediamo un po' in salotto così possiamo parlare?» propose Yeonjoon e tutti annuirono ma prima di andare Salom li interruppe.

«Aspettate! San ti abbiamo comprato del pongo e delle formine, ti piacciono? Puoi giocarci se vuoi» il piccolo annuì felicemente prendendo in mano la confezione e baciando la guancia della donna per ringraziarla.

I quattro più grandi si sedettero sul divano mentre Hyun-San giocava a sul pavimento con il suo nuovo gioco vicino a loro, Jungkook lo guardò sorridente.

«Mamma smettila di guardarlo così incessantemente!» esclamò Jimin quando si accorse degli occhi di sua madre puntati completamente sul ragazzo al suo fianco.

«Sei geloso, figlio mio? Tranquillo, non te lo rubo mica. Amo troppo questo bel manzo di tuo padre!» risero tutti anche Jungkook.

«Mamma! Fai la seria per una volta!» urlò con le sue guance rosse ed il maggiore rise nuovamente quando lo vide in quel modo.

«Lascia stare mia moglie... Comunque, Jungkook... Noi non sappiamo come comportarci sapendo che tu sei il fratello. Possiamo solo dirti che potrai vederlo e venire qui quando vuoi, non possiamo mica negarti questo diritto» il corvino li osservò con speranza «Però, c'è un però... Un giorno dovrai raccontarci la vostra storia, vogliamo esserne a conoscenza perché penso che quella cicatrice non sanata bene sul tuo volto non sia fatta da sola e neanche quella sul tuo collo» prese la mano di sua moglie «Una piccolissima parte ce l'hanno raccontata i tutori quando abbiamo iniziato le procedure per l'adozione ma ci abbiamo capito poco e niente. È molto contorta la storia, no?»

«Si ed anche molto dolorosa. Anche se non voglio più pensarci, un giorno vi racconterò tutto. Voi siete la nuova famiglia di Hyun-San ed è giusto che voi la sappiate» diede un'occhiata al suo fratellino e sorrise «È più sereno qui...»

«D'accordo, però vogliamo che tu sappia una cosa. Noi abbiamo preso San con noi ma non vuol dire che tu non possa chiederci aiuto quando ne hai bisogno. Non siamo una di quelle famiglie che vedi in questo paese chiuse di mente e altro, siamo molto aperti a tutto e penso che tu questo lo abbia notato visto che abbiamo adottato San malgrado la sua malattia» sorrise.

«Si e adesso vi ringrazio... All'inizio mi sono arrabbiato tanto ma proprio tanto, Jimin è testimone perché me la sono presa anche con lui però ora mi rendo conto che forse è la decisione più giusta. L'unica cosa che vi chiedo è di prendervi cura di lui e non trattarlo male perché ha già sofferto abbastanza in passato, anche se non ricorda molto visto i traumi subiti. Lui non lo meritava ma pare che il destino non era dalla nostra parte qualche anno fa» parlò con forza e rabbia sulla sua voce.

«Rimani a mangiare qui con noi stasera... Rilassati un po', immagino sia stato faticoso per te oggi...» Salom prese la mano del corvino e la accarezzò dolcemente «Bel tatuaggio comunque» disse guardando quel disegno sul dorso del maggiore «Un tipetto cattivo sei, eh? Tipo i bad boy che legge il mio bambino sui libri» risero.

«Mamma!» esclamò completamente rosso il minore cercando di non incontrare gli occhi profondi di Jungkook.

𝑪𝒊𝒄𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆𝒔 | 국민 Where stories live. Discover now