26

5.7K 391 169
                                    

Jungkook e Jimin arrivarono davanti ad un locale abbastanza vistoso, sconosciuto a quest'ultimo ma molto conosciuto al primo.

«Ma cazzo di posto è?» domandò il biondo mentre osservava quel nightclub dinanzi a sé.

«Lo sballo, fiorellino» sussurrò il maggiore al suo orecchio, iniziando poi ad approssimarsi verso l'entrata.

«Posso immaginare...» commentò Jimin seguendo Jungkook all'interno del club quando i buttafuori li fecero passare senza problemi «No, cazzo non immaginavo questo» disse osservando attorno a sé.

Luci buie sul rosso che stordivano insieme a quella musica calda e ballabile.

Corpi nudi e impregnati di sudore che ballavano uno a fianco all'altro, uno contro l'altro.

Ma la cosa che non si sarebbe mai aspettato di vedere fu quei ragazzi più o meno giovani che danzavano intorno a dei pali di ferro seminudi. Alcuni sembravano avere proprio la sua età.

Tutto quello significava solo tre parole.

Un nightclub gay.

Un improvviso gesto lo distolse dai suoi pensieri. Jimin sentì tirare il suo polso con forza, Jungkook lo trascinò con sé verso l'angolo dei drink dove si sedettero su dei sgabelli.

«Ti piace qui?» domandò il corvino poggiando i suoi gomiti al bancone retrostante.

«Ti sarò franco, no» rispose e Jungkook rise girandosi poi verso il suo amico barman. Un ragazzo dai capelli blu li servì immediatamente.

«Yoongi, amico sai cosa fare» gli fece un'occhiolino e quello annuì felicemente alla richiesta del suo più frequente cliente.

«"Sai cosa fare" cosa vuol dire nel tuo gergo, eh? Jungkook, rispondi» chiese con preoccupazione.

Jimin non era particolarmente a suo agio in quel luogo, non gli piaceva per niente. Non si stava divertendo neanche un po', anzi quegli sguardi che alcuni ragazzi gli tiravano lo imbarazzavano oltremodo. Lo facevano sentire come una preda servita su un piatto d'argento.

«Stai tranquillo, fiorellino. È solo la specialità della casa» sorrise mentre l'altro formò sul suo volto solo una smorfia.

Magari un po' di "alcool" lo avrebbe aiutato, pensò qualche secondo dopo proprio quando Yoongi arrivò.

«Eccovi serviti. Mi raccomando, Jungkook vacci piano. Lo dico soprattutto per il biondino, non mi sembra molto abituato a questo tipo di cose» spiegò e il corvino solo annuì «È molto forte, biondino!» disse rivolgendosi a Jimin che gli dedicò solo uno sguardo imbarazzato.

Il più grande prese la bottiglia e riempì il bicchiere di Jimin quasi fini all'orlo mentre lui iniziò a bere direttamente da quella, senza preoccuparsi di niente.

«Sei un ubriacone!» esclamò il più piccolo prendendo la bevanda fra le sue mani. Il liquido all'interno del bicchiere era blu, sicuramente una miscela di più liquori.

«Solo perché mi piace bere ogni tanto? Cazzo, bevi tu piuttosto. Non ti farà male, non morirai lo giuro» rise mentre continuava ad assorbire quell'alcolica bevanda dalla bottiglia.

«Ok...» Jimin non era poi così convinto ma decise ugualmente di provare e rischiare per una volta.

Quella miscela di liquori passò velocemente per il suo corpo, per le sue vene. La sua gola bruciava, scottava però stranamente la sensazione gli piacque tanto che bevve l'intero bicchiere, posandolo in seguito sopra il bancone.

«Minchia...» pronunciò il biondo mentre toglieva la sua giacca di jeans, mettendola sopra lo sgabello a fianco.

«Ti è piaciuto?» chiese Jungkook mentre rideva, il suo essere cominciava ad annebbiarsi per via dell'alcool.

«Non male, devo dire!» replicò guardando verso la pista. Un'incredibile voglia di ballare in mezzo a quei corpi si disperse in lui «Io vado a ballare!» esclamò contento, Jungkook rise nuovamente continuando a bere e ad osservare dalla sua postazione il suo ormai "amico" divertirsi.

«Perchè non vai a ballare pure tu o ti fai qualcuno dei ballerini? Sono così caldi che se non dovessi servire qui già sarei a fottere il culo di qualcuno» disse Yoongi alle sue spalle «Poi c'è un tipetto lì» lo indicò e Jungkook guardò per un momento nella sua direzione. Un ballerino dalla quasi stessa conformazione di Jimin ballava attorno al palo con il suo sguardo puntato su di lui «Non ti stacca gli occhi di dosso, perché non te lo fai? Credo sia in astinenza il piccoletto e anche tu...» domandò ridendo.

Jungkook bevve e osservò il ragazzo. Sembrava proprio Jimin, la sua mente continuava a paragonarli... Corpo minuto, capelli biondi, pelle pallida, viso coperto da una maschera, una mutanda rosa di pizzo e un reggi calze dello stesso colore.

Invitante e provocante per molti
ma non per lui.

Il corvino, a quel punto, voltò il suo sguardo verso la pista da ballo trovando il suo vero biondo contro un ragazzo, si strusciavano insieme senza controllo e il tocco finale, la scintilla finale, il culmine fu quel focoso bacio che i due si diedero scatenando l'ira del maggiore che non ci pensò due volte a tirare giù dal palo quel ballerino e a portarlo con sé in mezzo alla pista.

Immediatamente prese le guance del ballerino e unì le loro bocche in un bacio disperato, duro, arrabbiato. L'altro gemette senza pudore e lui colse l'occasione per fare scendere una delle sue mani ai glutei del contrario.

Aprì gli occhi e l'unica sua visione fu Jimin che ricambiava il suo sguardo mentre si faceva divorare la bocca da quel tipo sconosciuto.

Jungkook si approssimò verso Jimin, ponendosi proprio di fianco a lui. Sorrise durante il bacio e strinse uno dei glutei del ballerino, questo gemette ancora più forte, più profondo. Entrambi continuarono a baciarsi, le luci di vari colori colpirono i loro volti scottanti ma a quel punto il biondo a fianco decise di agire.

𝑪𝒊𝒄𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆𝒔 | 국민 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora