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«Cos'è successo a mia madre dopo essere stata portata qui dentro tre anni fa? Non si era ripresa? Era peggiorata?» domandò Jungkook quando ebbe davanti a sé il medico. Jimin era al suo fianco mentre Hyun-Sik si manteneva a una certa distanza con aria afflitta e sconvolta.

«Prima di dirle il tutto, le consegno questa lettera scritta da sua madre circa un mesetto fa» il dottore gliela porse e il corvino la prese fra le sue mani «Allora, inizio col dirle che quando sua madre Riyeon arrivò qui da noi era in uno stato di completa devastazione sia fisico che psicologico. Non connetteva la sua mente con la realtà che la circondava. La depressione di cui era stata vittima era molto ma molto grave. È stata poi immediatamente sottoposta a vari trattamenti da cui abbiamo ricavato grandi risultati. Era ritornata a vivere nella realtà e quindi a riprendersi a livello psicologico, riusciva a ricordare i suoi figli ed era cosciente del male che aveva inflitto su di voi. Ha tentato molto volte il suicidio per questo. La notte aveva continui incubi in cui apparivano sangue, tagli, coltelli e due bambini, credo che sia lei e suo fratello ma qualcos'altro successe in seguito» Jungkook ingoiò fortemente «Si, si era ripresa a livello mentale, anche se molte volte aveva delle ricadute ma non a livello fisico, iniziò a peggiorare di giorno in giorno. Aveva continui gonfiori e dolori alle ossa, io e il mio équipe allora decidemmo di fare qualche esame e apparve che sua madre era affetta da un grave tumore alle ossa. Non abbiamo potuto fare nulla per combatterlo perché ormai lo stadio della malattia era troppo avanzato, troppo evoluto. Le rimaneva poco... Abbiamo solo potuto alleviare con farmaci i suoi ultimi istanti di vita» pronunciò con tristezza «È sempre difficile per un medico dare queste sentenze ad un familiare di un paziente ma noi di questo mestiere dobbiamo essere particolarmente schietti e senza girarci intorno perché, purtroppo, quando qualcosa c'è, è evidente e non puoi nasconderla»

«Lo so... Ma perchè non mi hanno avvisato? Avevo il diritto di saperlo, ero suo figlio...» disse Jungkook con rammarico.

«La signora Kang non ha voluto. Ci ha chiesto esplicitamente di non voler causare altro dolore ai suoi figli e quindi di non dover avvisare nessuno. Preferiva che i suoi figli la ricordassero come un mostro senz'anima piuttosto che vederli soffrire per la sua morte, pensava che lei e suo fratello la odiaste» spiegò con cautela «Mi dispiace per l'accaduto»

Jungkook bevve una delle sue lacrime mentre cercava di processare le parole che aveva appena ascoltato, erano così forti e veritiere.

«Non potevo odiarla malgrado mi avesse fatto del male perché sapevo che non era mia madre quella che agiva in quei momenti... Ormai è tutto finito...» tremò e guardò la lettera fra le sue mani «Grazie mille per aver reso il tutto più chiaro e per essersi preso cura di mia madre in questi anni. La ringrazio» il medico strinse la sua mano con conforto.

Jimin e Jungkook uscirono dalla sala per fermarsi un momento in corridoio. Nel maggiore nacque una nuova consapevolezza quella che il suo passato si era definitivamente concluso. In seguito poggiò la sua schiena contro il muro e Jimin accarezzò la sua guancia con affetto. Hyun-Sik li raggiunse.

«J-Jungkook... I-Io...» provò a dire suo padre ma il corvino lo interruppe.

«Non dire nulla, papà. Non ho voglia di sentire scuse o altro di questo genere. Ormai è successo. La mamma è morta, basta» parlò già stanco.

«Ma è c-colpa mia...» i suoi occhi si riempirono di lacrime «Non ho m-mai voluto farti del m-male, perdonami» supplicò.

«Non mi interessa più ormai. È tutto finito. Per me è tutto finito. Non mi interessano le tue scuse. Potrai stare con Hyun-San ma non starmi fra i piedi, papà. Il passato si è chiuso definitivamente con la sua morte. Non voglio più pensarci perché ne ho veramente le scatole piene di tutta questa merda. Ok sei ritornato, sei mio padre e tutto quello che vuoi ma tu stai nel tuo ed io sto nel mio. Non me ne frega più un cazzo di nulla. Da oggi in poi vivrò la mia vita» dichiarò infine per poi afferrare la mano di Jimin e andarsene via da quel luogo.

«Amore stai bene?» chiese il biondo quando entrambi varcarono la soglia dell'uscita del centro psichiatrico.

«Si, sto meglio» il minore lo guardò con dubbio «È vero, amore. Sto bene. Ho finalmente rivisto mia madre malgrado è successo quel che è successo. Ho potuto sfogarmi con lei perché so che in qualche modo poteva sentire le mie parole. Ho potuto vedere la realtà con miei occhi ossia che mia mamma non stava bene perché un brutto male si era insidiato in lei. Forse è meglio così... Sono uscito da quella stanza con la voglia di chiudere per sempre il mio passato, non voglio più pensarci perché ho altro a cui dedicarmi. Non dimenticherò mia madre...» Jungkook baciò la bocca del minore e questo fece un piccolo sorriso.

«Ti guarda da lassù come il mio papà...» sorrise «E con tuo padre che farai?»

«Non lo so. Non ci penso in questo momento... Quando mi sentirò pronto lo perdonerò» ammise. In seguito i due si diressero verso la macchina ed entrarono. Jungkook prese la lettera di sua madre dalla tasca e l'aprì.

«Vuoi leggerla?»

«Si, ho bisogno di leggere le sue parole» parlò osservando la calligrafia perfetta di sua mamma e poi notò un dettaglio. Un parola un po' più sfumata rispetto alle altre, sicuramente la donna piangeva mentre scriveva.

Jungkook, Hyun-San
Non so se leggerete mai questa breve lettera che vi sto scrivendo da questo posto un po' particolare ma ci proverò ugualmente.
Sono tre anni che non vi vedo, tre anni che ho smesso di essere la vostra mamma che un tempo adoravate tanto.
Sono caduta in un tunnel da cui non sono più riuscita a risalire, in cui ho trascinato anche voi e soprattutto tu, Kook.
Perdonami, perdonatemi per il male atroce che vi ho fatto, per quelle cicatrici che vi ho lasciato addosso.
Perdonami, Kook se ho sfregiato il tuo bellissimo volto, segnandolo per sempre.
Perdonami, San per non essere stata la madre adatta per un bambino speciale come te.
Perdonatemi figli miei.
Non vi meritavo, forse mi merito questa fine.
Sono caduta in depressione perché amavo troppo malamente vostro padre nonostante io sapessi che lui avesse un'altra donna.
Si, lo sapevo, Kook quindi non avresti dovuto fartene una colpa perché io lo sapevo, sapevo tutto ma non volevo accertarlo per questo tuo padre ha deciso di abbandonarci.
Era troppo innamorato dell'altra e stufo della mia imminente depressione.
Non so se riuscirete mai a perdonarmi ma sappiate che io vi ho amati con tutta la mia vita malgrado non stia bene fisicamente e mentalmente.
Non vi dimenticherò perché sarete sempre i pezzi più importanti della mia misera esistenza.
Sto morendo...
Non c'è più niente da fare.
Porterò con me solo i vostri sorrisi perché solo quelli mi ricordano che sono stata la vostra mamma.
Vi ho amati malgrado tutto, spero possiate perdonarmi un giorno.
Siate felici sempre, figli miei.

-La vostra mamma.

«Anche qui mia madre ha dimostrato il grande amore, anche se malato, che provava per mio padre. Ha cercato di giustificarlo nonostante tutto...» tirò su con il suo naso e asciugò i suoi occhi.

«Credo che tutti meritino una seconda possibilità...» affermò il minore.

«Forse...»

𝑪𝒊𝒄𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆𝒔 | 국민 Where stories live. Discover now