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Jungkook si ritornò, con il suo borsone, nuovamente verso casa di Jimin circa due orette prima di cena e non dopo pochi minuti come aveva promesso.

Adesso si trovava davanti la porta a suonare il campanello. Fu Salom ad aprirgli.

«Jungkook hai ritardato un po'! Che hai fatto?» domandò cercando di non essere troppo seria o troppo invadente. Il corvino entrò in casa.

«Nulla, mi sono addormentato dopo aver fatto una doccia. Non si preoccupi...» rispose con tranquillità e la donna poté respirare con calma.

Si conoscevano già da qualche settimana e non era molto ma Salom si preoccupava seriamente per i due fratelli Jeon. Anche suo marito li avevi presi molto a cuore malgrado li vedesse solo la sera per via del lavoro. Ormai erano di famiglia nonostante avessero solo la custodia di Hyun-San.

«Mio fratello dov'è?» chiese con un sorriso.

«Mi dispiace ma sta riposando in camera sua» replicò con dolcezza.

«Ah, si giusto... I suoi riposini pomeridiani!» ricordò «Invece suo figlio dove sta?» chiese cercando di dissimulare il suo interesse.

«Jimin è anche lui in camera sua.  Sicuramente starà ascoltando musica o leggendo qualche libro dei suoi» ridacchiò allegramente.

«D'accordo, io vado di sopra allora...» la madre del biondo gli sorrise e lui ricambiò salendo velocemente le scale.

La sua prima tappa fu la camera del suo fratellino dove entrò silenziosamente. Hyun-San riposava beatamente adagiato sul letto, dalle coperte sbucava solamente il suo tenero faccino. Jungkook si avvicinò e baciò la sua fronte con delicatezza.

Era la sua vita, la sua unica famiglia, lo amava in tutte le forme possibili ed immaginabili.

«Ti voglio bene, fratellino...» sussurrò sorridendo per poi baciare la sua guancia paffuta.

Dandogli un'ultima occhiata al minore, Jungkook uscì e accostò la porta dirigendosi così verso la camera di Jimin dove entrò senza neanche bussare o chiedere il permesso. Trovando il più piccolo sdraiato sul letto con in libro fra le mani, sembrava totalmente assorto in quello.

«Mi avevi detto che ti saresti fatto trovare nudo e invece ti trovo in pigiama! Hai fatto morire i miei sogni!» scherzò e chiuse la porta dietro di sé.

Jimin distolse il suo sguardo dal libro che stava leggendo per osservare il causante di quella interruzione.

«Hai interrotto la mia lettura» Jungkook fece spallucce e si avvicinò, sedendosi sul letto vicino a lui.

«Sei per caso arrabbiato? Ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio? Dimmi, fiorellino» cercò di spezzare la tensione ma Jimin sembrava davvero infastidito da qualcosa.

«Non hai fatto nulla, tranquillo» chiuse il suo libro e fissò il soffitto.

«Ah... Non ti credo però posso dedurre quale sia il motivo della tua "rabbia" o "nervosismo"» Jimin a quel punto lo guardò con attenzione «Ti sei arrabbiato perché ho detto che sarei venuto subito e invece mi sono presentato solo adesso, dopo qualche ora. Sbaglio?»

«Si, è questo...» ammise ponendosi di fianco ed osservando come le labbra di Jungkook si curvavano «Che hai fatto?» chiese indagatore.

«Me lo ha chiesto anche tua madre... Ho fatto una doccia appena arrivato e mi sono addormentato. Giuro che non ho fatto nulla di quello che stai pensando. Appena mi sono svegliato sono corso qui da voi» Jimin finalmente cambiò espressione e sorrise.

«Ti credo e scusa il mio comportamento... A volte non riesco a controllare le mie emozioni» disse mettendosi seduto insieme al più grande.

«Non c'è nulla di cui io debba scusarti... Ma quindi ti eri preoccupato per me? Hai davvero pensato che avessi potuto fare qualcosa di sbagliato?» il più piccolo sfiorò i propri capelli con le dita.

𝑪𝒊𝒄𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆𝒔 | 국민 Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang