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Credo che ieri sera non vi sia arrivata la notifica del cap 37, o sbaglio? :^)
...

«Avete fatto pace?» domandò Salom quando vide i due scendere per fare colazione con un sorriso stampato in viso.

«Si?» chiese Jimin ridendo e guardando Jungkook che lo imitò.

«Decisamente si» rispose per poi sedersi uno accanto all'altro «Ehm... Salom?» la donna si girò verso chi la chiamava «Io volevo chiederle scusa per ieri, non avrei dovuto trattarla in quel modo ma la mia mente era un caos in quel momento. Mi dispiace davvero» spiegò.

«Aww...» pronunciò la mamma del biondo precipitandosi ad abbracciarlo «Scusa l'abbraccio ma dovevo farlo. Tranquillo, non c'è niente di cui tu debba scusarti. Avevo già capito che qualcosa non andava e poi devi darmi del tu, sei di famiglia ormai» lo strinse ancora di più e queste volta il corvino ricambiò mentre Jimin, seduto sulla sedia, li guardava con un sorriso ammaliante.

«Va bene, Salom, grazie ma chiedermi di chiamarti mamma o cose del genere perché altrimenti sembrerebbe incesto» rise e la donna lo guardò con confusione.

«Cosa potrebbe sembrare incesto?» chiese. Jungkook guardò all'istante il minore e le sue guance rosate poi ritornò la sua attenzione su Salom.

«Penso che puoi intuirlo...» il corvino camminò verso il suo amato e circondò il suo collo con le braccia poi lasciò un piccolo bacio sul suo capo «Ci siamo innamorati...» espresse sorridente.

«Se avessi fatto una scommessa, in questo momento sarei milionaria...» i tre ridacchiarono insieme «Lo avevo capito già da un po' e sono tremendamente felice per voi, bambini miei» Salom baciò entrambi sulla guancia «Amori che volete per colazione?»

«Pancake con nutella e un bicchiere di latte, vero amore mio?» domandò il più piccolo facendo ridere l'altro e sua mamma.

«Si, amore» Salom li guardò totalmente incantata, era da tanto che non vedeva suo figlio essere così felice e spensierato.

«Ordine accettato, ora li preparo» proferì per concentrarsi sulla sua cucina. Nel frattempo il piccolo Hyun-San scese le scale mentre strofinava i suoi occhi mentre quelli di Jungkook si illuminavano vedendo il suo fratellino.

«Kookie, M-Minnie, Salomi, b-buongiolno...» pronunciò assonnato.

«Buongiorno a te, piccolo San. Come stai?» replicò la ormai madre adottiva dandogli un bacio sulla fronte.

«Bene, glashie» sorrise per poi dirigersi verso Jimin che non esitò neanche per un momento a dargli un altro bacio «Minnie...»

«Ciao, San! Hai fame?» il minore annuì con dolcezza e immediatamente Salom iniziò a preparare anche la sua di colazione.

«Non saluti tuo fratello maggiore? Sei monello, San» proferì con un broncio triste, il ragazzino corse anche da lui per abbracciarlo e farsi perdonare.

«S-scusa, Kookie. Sei a-allabiato?» il menzionato rise mentre accarezzava la sua cute.

«Certo che no, era uno scherzo! Non potrei mai arrabbiarmi con te» sfiorò la sua guancia «Hai dormito bene?» chiese facendo sedere il minore accanto a sé, nel frattempo la sua mano riposava sulla gamba del biondo che si dedicava ad osservarli con amore.

«M-Molto» sorrise.

La colazione fu servita pochi minuti dopo, proprio quando il compagno di sua mamma scese per fare colazione insieme a tutti gli altri. Caffè, pancake con nutella, latte, biscotti e tanto altro risiedeva in quella tavola.

«Allora, buona colazione a tutti» sentenziò YeonJoon con un sorriso, gli altri ricambiarono l'augurio.

«Domani tornerete a scuola, mi raccomando» iniziò la donna.

«Se non faranno gli stronzi andrà tutto bene» sbottò Jungkook «Inoltre stanotte hanno messo in giro un'altra voce su di me, su di noi che va a discapito di Jimin. Non capiamo chi cavolo ci sia dietro questo schifo di blog da quattro soldi» continuò mentre mangiava un boccone del suo pancake.

«Già...» asserì il biondo con tristezza, pensando a quello che aveva provato durante la notte prima.

«Che voce?» domandò l'uomo.

«Che io me la facevo con un altro ragazzo e quindi Jimin sta passando per quello che ha le corna ma io non l'ho fatto, non avrei mai potuto farlo forse prima sì ma ora no» le sue dita pizzicarono la guancia del minore «Hanno girato un video, fatto delle foto e postate sul blog ma non ero io quello. È vero sono andato in quel locale ma solo per parlare di questioni di "cuore" con un mio amico che conosce anche Jimin e non per secondi fini come volevano far credere loro» Salom e YeonJoon ascoltarono il tutto con indignazione.

«Perchè fare una cosa del genere?» chiese l'uomo con serietà.

«Non lo sappiamo ma domani lo scopriremo costi quel che costi» affermò Jimin stringendo la mano del maggiore da sotto il tavolo.

«Ragazzi potete tenervi la mano anche davanti a me, non sono omofobo o altro» rise YeonJoon «Anch'io come la mia amata sapevamo che prima o poi sareste finiti insieme. Quindi state...?» insinuò con un sorriso. Il corvino uscì la sua mano stretta a quella del biondo da sotto il tavolo.

«Non mi è mai piaciuto dare etichette ad un relazione, per me non esiste il fidanzamento o il matrimonio. L'importante è amarsi, solo quello conta, indipendentemente da tutto e da tutti. Mi è ancora difficile esprimere i miei sentimenti per via del mio carattere ma sono innamorato di Jimin e questo lui lo sa» rispose con piena consapevolezza. Salom e il suo compagno sorrisero.

«Non fare il timido, Jiminie che non ti si addice proprio!» esclamò l'adulto «Non ho mai conosciuto il Jiminie innamorato!»

«Cosa dovrei dirvi? Che lo amo e che non sono più il verginello della casa?» tutti lo guardarono con stupore persino San che in realtà non aveva capito nulla per via della sua concentrazione sulla colazione.

«Che dichiarazione! Questo giustificherebbe quei segni rossi sul tuo collo e su quello di Jungkook...» disse YeonJoon ed entrambi toccarono quella zona, le guance del più piccolo presero colore.

«Beh, si! E allora?» sbottò quest'ultimo con imbarazzo.

«E allora nulla, Jiminie» rise «Solo non ti facevo così trasgressivo, mi sembravi più innocente» Salom e Jungkook risero.

«È colpa sua se non lo sono più!» asserì indicando il corvino «Ha influenzato negativamente la mia mente!»

«Non farmi parlare, Jimin perché ti metterei davvero in imbarazzo» avvertì il maggiore prima di avvicinarsi al suo orecchio «Amore, e-entra...» sussurrò imitandolo.

«Stronzo, ti odio» rispose indignato.

«Tu mi ami è diverso» pizzicò il suo naso.

«Si, è vero...» replicò teneramente. I genitori sorrisero in grande mentre continuavano a mangiare.

«Comunque per domani ho un piano...» informò Jungkook.

«Kook...» provò Jimin.

«Tranquillo»

𝑪𝒊𝒄𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆𝒔 | 국민 Onde histórias criam vida. Descubra agora