- Capitolo 8 -

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[William]

Dopo molte domande e rispettive risposte, decido che è ora che me ne vada.

"Si sta facendo tardi, Haz, devo andare." Dico, riservandogli uno sguardo di scuse. Mette il broncio e non ho potuto resistere dall'inclinarmi e far scontrare le nostre labbra. "Ci vediamo presto." Prometto mentre ci separiamo, facendolo sorridere un po'.

"Va bene." Sbuffa e mi prende la mano per condurmi in soggiorno.

Quando entriamo in soggiorno vedo Desmond che è ancora al computer e sta cercando informazioni su Louis Tomlinson. Perché diavolo non può semplicemente lasciar stare?

Guardo Anne che è in cucina, il telefono attaccato all'orecchio mentre i suoi occhi guardano dritto verso di me.

"Sì, ora... solo... stai attento." Borbotta al telefono.

Lo trovo strano, ma scrollo le spalle uscendo di casa e saluto Harry prima di camminare verso la strada. Dopo aver camminato per un po', sento gli occhi di qualcuno su di me. Mi fermo sul posto e mi giro, ma non vedo nessuno, poi mi rigiro e continuo a camminare.

Sto per raggiungere casa mia e mi sento ancora come se qualcuno mi avesse seguito dall'inizio. Finalmente sono davanti casa e apro la porta, dopodiché entro e mi assicuro di chiuderla a chiave. Salgo le scale e mi butto sul letto, rilasciando un lungo sospiro. È stata una giornata lunga, ma davvero bella. Certo, alcuni ragazzi a scuola hanno cercato di maltrattarmi, ma Zayn era lì e le lezioni erano noiose, ma Harry era lì.

C'è qualcosa in questo ragazzo che mi attira. Forse i suoi occhi verdi che voglio guardare tutto il giorno e in cui mi perdo o forse i suoi lunghi riccioli che mi inglobano la mano quando ci gioco o forse le sue fossette in cui posso praticamente nuotarci dentro. Potrebbero essere le sue labbra rosa e carnose che potrei baciare tutto il giorno e tutta la notte.

La vibrazione del telefono mi sveglia dai miei sogni ad occhi aperti. Controllo il telefono per vedere un messaggio della mia sorellastra.

Andrea: Hey, fratellino. È notte di lavoro. Non dimenticartene. Ti aspetterò. xx

Sorrido al messaggio e mi alzo dal letto. Entro in bagno e mi tolgo il maglione, rivelando il mio busto tatuato. Dopo aver tirato fuori gli anelli dalle mie dita, sorrido al tatuaggio "28" su di loro. Alzo lo sguardo allo specchio e arriccio il naso prima di togliermi gli occhiali. Sorrido a me stesso prima di roteare gli occhi alla mia stupidità e sporgermi in avanti per togliermi le lenti marroni e rivelare l'oceano dei miei occhi.

Ora sorrido completamente a me stesso e mi faccio la doccia. Mentre esco con un asciugamano avvolto intorno alla vita, guardo giù dalla finestra e vedo un uomo che fissa casa mia. Faccio un sorrisetto e mi metto un jeans attillato nero insieme a una canotta nera, prima di sistemarmi i capelli.

Apro il mio armadietto nascosto dietro una libreria e tiro fuori la pistola, per poi infilarla nella cintura dei jeans e coprirla con la canottiera

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Apro il mio armadietto nascosto dietro una libreria e tiro fuori la pistola, per poi infilarla nella cintura dei jeans e coprirla con la canottiera. Tiro fuori una sigaretta ed esco dalla stanza. Scendo le scale fino alla porta d'ingresso, ma ci penso un attimo e faccio un passo indietro.

Who Are You?  {L.S.}                                      [Italian Translation] Where stories live. Discover now