- Capitolo 46 -

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2 anni dopo

Harry spinge gli occhiali più in su sul naso mentre digita sul computer. Dopo quasi tre ore di battitura continua, salva finalmente il suo progetto di psicologia e si appoggia allo schienale della sedia, mentre sospira di sollievo.

"Dannazione! Perché la psicologia è così difficile?!" Si lamenta, prima di guardare la foto nella cornice sulla scrivania del computer, accanto al monitor. "Avresti potuto renderla facile per me..." Parla dolcemente, fissando la foto di lui e Louis. Aveva una corona di fiori mentre baciava la guancia di Louis, mentre il ragazzo più grande lo abbracciava da dietro e sorrideva alla fotocamera. Harry aveva scelto di incorniciare quella foto perché aveva catturato il sorriso solare di Louis, quello che mostrava le rughette dei suoi occhi.

La vista di Harry si offusca, mentre lascia che il suo pollice accarezzi il viso di Louis nella foto. Sbatte rapidamente le palpebre appena la porta della sua camera da letto si spalanca.

"HAZZY, HA RUBATO LA MIA MAGLIA DI NUOVO!"

"NON L'HO FATTO! MI STAI SOLO INCOLPANDO PER NIENTE!"

"Ragazze..." Dice a bassa voce, ma nessuna delle gemelle gli presta attenzione.

"AMMETTILO! TI PIACEVA QUELLA MAGLIA PERCHÉ ERA DI HAZZABEAR!" Urla Phoebe in faccia all'altra.

"SÌ, MA NON L'HO PRESA IO!" Grida di rimando Daisy.

"RAGAZZE!" Harry finalmente urla e sorride quando due paia di occhi azzurri lo fissano. "Bene. Ora, Phoebe, sono abbastanza sicuro che la tua maglia sia da qualche parte in casa... probabilmente in lavanderia. In caso contrario, cosa che dubito, puoi sempre rubarne una dal mio guardaroba." Dice indicando il suo armadio e Phoebe annuisce.

"Ed io?" Daisy incrocia le braccia e inclina la testa.

"Allor-" Harry si interrompe per guardare il computer che ha emesso un suono, indicando una richiesta di follow su Instagram. Lo ignora e guarda Daisy. "Dov'ero rimasto?... Oh sì! Allora Dee, quello che ho detto vale per entrambe. Potete prendere i miei vestiti quando volete." Harry sorride.

Ama il modo in cui entrambe le ragazze siano ossessionate dalle sue felpe e maglie. Le indossano senza nulla sotto, insieme a delle Converse o delle Vans, dato che arrivano alla metà delle cosce, considerando che Harry era molto più alto di loro. Era anche diventato un po' più alto negli ultimi due anni con suoi capelli che quasi gli sfiorano le spalle. "Ma..." Phoebe scuote la testa, non volendo continuare il suo pensiero.

"Sì, Pheebs?" Chiede Harry.

"Cosa... cosa succederà quando te ne andrai?" Chiede Phoebe.

"Ne lascerò un po' per entrambe. Inoltre non ho ancora un piano adeguato per partire. Non so dove stare, chi incontrare o dove lavorare. Quindi starò ancora qui finché non avrò dei piani." Harry spiega.

Aveva programmato di lasciare il paese dopo la laurea. Vuole lavorare e avere una casa sua da qualche parte... da qualche parte lontano da tutti i ricordi. Anne è stata molto riluttante all'idea e ha cercato di convincere Harry ogni giorno di non partire, ma il ragazzo ne è abbastanza sicuro.

"Adesso," Guarda le ragazze con un sorriso sulle labbra. "Chi vuole un gelato?" Chiede ed entrambe le ragazze urlano eccitate. Hanno quasi diciassette anni, ma siamo onesti, chi non urlerebbe per il gelato?

Mentre le ragazze vanno nelle loro stanze per togliersi il pigiama, Harry torna allo schermo del computer. Fa clic sul profilo che gli ha inviato una richiesta.

 Fa clic sul profilo che gli ha inviato una richiesta

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