- Capitolo 28 -

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[Louis]

"Forse non so come ci si sente ad essere ingannato dal proprio ragazzo, di cui ti fidi e a cui tieni. Forse tu puoi dirmelo, Lou?"

Mi blocco alle parole di Harry e lui si siede su uno sgabello al tavolo da pranzo. Poi guarda il mio corpo immobile e parla di nuovo.

"Dai, Louis, rispondimi. O forse so già come ci si sente?" Inclina bruscamente la testa mentre mi lancia uno sguardo omicida.

Merdamerdamerda

Non sta succedendo davvero!

Non avrebbe dovuto scoprirlo!

Non così!

"Mi dispiace..." É tutto quello che riesco a dire, mentre le lacrime scorrono liberamente sulle mie guance.

Wow!

Una delle persone più pericolose d'Inghilterra sta piangendo tutte le sue lacrime come un bambino.

Che spettacolo!

Non dimenticate di prendere dei popcorn!

"Ho delle domande." Afferma senza mezzi termini.

"Ho delle risposte." Dico e lui annuisce.

"Togli quegli occhiali e le lenti e siediti qui." Dice indicando il tavolo da pranzo.

Riesco sorprendentemente a muovermi e a prendere posto sullo sgabello di fronte a Harry. Tolgo gli occhiali e li appoggio sul tavolo, seguito dalle lenti a contatto, mentre Harry osserva ogni mia mossa mentre mi trasformo da William a Louis.

Una volta fatto, mi siedo e alzo lo sguardo su Harry, che mi fissa intensamente per un po' prima di parlare.

"Perché?"

"Haz, scus-" Vengo interrotto dal suo tono aspro.

"PERCHÉ?" Sibila.

"Perché me l'ha detto Mark." Abbasso lo sguardo.

"Ti ha detto cosa?"

"Mi ha detto di tenerti d'occhio."

"E perchè mai?"

"Non lo so, ad essere onesto."

“Onesto.” Ride amaramente. "Perché William?"

"Perché a Louis non sarebbe stato permesso di essere uno studente della tua scuola. E tutti sapevano chi fossi, quindi saresti stato avvisato."

"Qual era il tuo piano, esattamente?"

"Diventare tuo amico nei panni di William così avrei potuto stare più vicino a te e aggiornare Mark."

"Allora perché incontrarmi come Louis?" Lui aggrotta le sopracciglia.

"Perché sapevo che ti piacesse Louis-"

"Quindi per approfittarti della mia piccola cotta?" I suoi occhi si spalancano mentre improvvisamente urla.

"No, no, no! Io solo... non lo so, forse, volevo solo essere me stesso intorno a te e conoscerti di più come Louis, ma svolgendo comunque il compito datomi da Mark." Spiego, o almeno cerco di spiegare.

Abbassa lo sguardo, probabilmente pensando alla prossima domanda. Dopo un po' mi guarda.

"Quali informazioni hai fornito a Mark finora?" Chiede.

Mi sembra di essere interrogato dall'agente Styles.

"Solo sugli orari in cui sei da solo a casa, sui tuoi genitori che cercano disperatamente prove contro di me, sugli amici con cui esci di più e sul fatto che sei a casa da solo per una settimana". Dico e i suoi occhi si spalancano per la paura.

Who Are You?  {L.S.}                                      [Italian Translation] Where stories live. Discover now