- Capitolo 23 -

1.4K 73 18
                                    

[Louis]

"Cosa sta succedendo tra te e quel ragazzino, Styles?" È la prima domanda che mi viene sparata contro appena papà entra nella stanza. Lasciate che ve lo dica, lo stavo aspettando da un'ora e non ha avuto nemmeno la decenza di scusarsi per il ritardo.

"Harry. Lui ha un nome ed è Harry." Dico giocando con il pugnale che ho appena comprato. Il nostro fabbro era qui per consegnare alcune armi, quando ho visto questo pugnale, l'ho trovato assolutamente stupendo. Ha un'affilata e scintillante lama e il manico ha alcuni motivi di rose incisi su di esso, insieme al fodero in bronzo che ha anch'esso dei motivi di rose e foglie.

"Chiamerò quel bastardo come voglio. Rispondi alla mia dannata domanda!" Lui urla e io sospiro.

"Niente. Non succede niente." Dico.

"E se quel "niente" include che tu lo porti ad appuntamenti e lui che ti succhia il cazzo, allora voglio che tu smetta il tuo "niente" subito, Louis!" Urla lanciando un'occhiata ad Andrea e Zayn, che ora sono in piedi vicino alla porta ascoltando la conversazione.

"Papà, non capisci. Fa parte del nostro piano, ricordi che mi hai chiesto di seguirlo e di tenerlo d'occhio." Dico con sicurezza.

"E come ti aiuterà in questo uscire con lui, Louis?" Sibila.

"Papà, esce di nascosto con me anche dopo aver saputo che i suoi genitori mi stanno dietro e, naturalmente, chiunque vorrebbe il proprio ragazzo in giro tutto il tempo, è così che lo controllo. E credimi, ce l'ho stretto tra le mie piccole dita. Fa quello che voglio. Non ci crederai, ma ieri sera mi ha lasciato dormire a casa sua solo perché volevo. È come un piccolo burattino per me, papà. Fa esattamente quello che voglio che faccia." Dico sorridendo compiaciuto a mio padre, il cui cipiglio si era trasformato in un sorrisetto.

"Bene. Devi ancora dimostrarmelo." Dice e io annuisco, prima di prendere il telefono e chiamare Harry. Lui risponde dopo il quarto squillo.

"Hey, Fossette." Saluto dolcemente e lo metto in vivavoce.

"Ciao, Lentiggini! Che succede?" Dice allegramente e papà sorride alla sua voce.

"Beh, salterai scuola domani, facciamo un giro." Dico.

"Ma Loubear, non posso saltare la scuola, ho una condotta perfetta e i miei genitori userebbero letteralmente la legge e mi manderebbero in prigione per questo." Dice, e riesco a sentire il suo broncio.

"Stai dicendo "no" a Daddy, piccolo?" Chiedo, e sento il suo respiro affannoso dall'altra parte.

"Oh- N-no... N-non intendevo.... ugh- Va bene! A che ora?" Sbuffa, e mio padre fa un sorrisetto ancora più grande.

"Dieci del mattino." Io annuncio.

"Okay, sarò pronto. Sai che un giorno sarai la mia morte." Dice, e papà annuisce in accordo con la sua dichiarazione.

"Va bene, gattino. Ci vediamo domani. Ciao." Dico e riattacco, dopo che lui risponde con un "Ciao Blue".

"Hm. Bene. Continua." Dice mio padre e si allontana, lasciandomi con Zayn e Andrea.

Andy chiude la porta dietro di sé e sto per chiederle spiegazioni al riguardo, quando un pugno si scontra con la mia mascella, facendomi cadere all'indietro.

"Che cazzo, Zayn?!" Lo spingo via da me, ma lui si alza e mi colpisce di nuovo.

"Come cazzo ti permetti?!" Urla con un altro colpo.

"Zay." Lui si ferma alla voce di Andrea, che ci viene incontro. Le sorrido e stavo per ringraziarla quando sento un bruciore alla guancia.

Mi ha schiaffeggiato. Forte e diretto, proprio sulla mia faccia. Wow! Non avrei mai immaginato che tra tutte le persone al mondo, sarebbe stata lei a farlo.

Mia sorella maggiore, che mentirebbe a papà sulle armi che potrei aver perso o che mi darebbe dei soldi quando papà si rifiuta di farlo. Colei che mi nasconderebbe nella sua stanza quando mi ubriacherei troppo o colei che minaccerebbe a morte qualcuno che mi parlasse in modo sgarbato. Colei che non mi ha mai rimproverato nemmeno per scherzo, mi ha appena schiaffeggiato e sembra completamente disgustata da me.

Le lacrime si accumulano nei miei occhi mentre vedo le lacrime che scendono sulle sue guance. Non posso sopportare il fatto di aver causato questo danno. Mi ero ripromesso di non farla mai piangere.

"Sai perché ti ho sempre voluto bene così tanto?" Mi chiede, facendomi scuotere la testa perché no, non lo so. È la mia sorellastra, ma mi vuole bene persino più di tutte le mie sorelle di sangue.

"Papà mi aveva lasciata da zio Paul, perché era impegnato con i suoi affari e non poteva prendersi cura di me. Avevo un'amica lì e lei aveva un fratellino. Era adorabile, ma non avrebbe giocato mai con me, solo con sua sorella. E questo mi ha fatto venire il desiderio di avere un fratellino. Avevo tredici anni quando zio Paul mi disse che da quel momento in poi sarei rimasta con papà. Non ero molto entusiasta di lasciarlo, fino a quando non mi ha detto che papà si era risposato e avevo dei fratelli più piccoli, incluso un fratellino di dodici anni. Eri a scuola quando sono tornata a casa e ho pianto per ore perché non avevo portato nessun regalo per te. Ma poi sei tornato a casa e mi hai fatto smettere di piangere dicendomi che una sorella maggiore è tutto ciò che hai sempre voluto e che mi volevi bene. È stato allora che ho capito che avevi un cuore molto tenero e di avere il miglior fratello del mondo." Dice, e io sorrido un po' al ricordo dell'incontro con Andy per la prima volta.

"Sai, ero davvero arrabbiata con te la mattina che mi hai parlato in quel modo, ma tornando a casa stavo sorridendo, e mi sentivo orgogliosa di te quando ho capito che eri geloso al pensiero di qualcuno che ti portava via Harry. Ero felice di pensare che tenessi a lui così tanto." Dice asciugandosi le guance.

"Mi importa di H-"

"Lo so. Pensi che ti abbia colpito perché penso che uscire con Harry sia parte del tuo piano, vero?" Mi chiede e io annuisco.

"No, Louis. So che ci tieni a lui. Ti piace molto- diavolo! So che lo ami. Papà ti ha creduto perché non ti ha visto cambiare il tuo piano, che sicuramente non era incontrarlo come Louis Tomlinson, ma era limitato a William. Non ti ha visto diventare geloso al club quando Lottie ci stava provando con lui. Non ti ha visto uscire di casa ieri sera solo perché eri geloso di Niall. Non ti ha visto arrabbiarsi con me la mattina dopo perché eri geloso. E sicuramente non ti conosce abbastanza da coglierlo nella tua voce quando menti." Spiega i fatti.

"Allora perché mi hai picchiato, quando sai che non avrei fatto del male a Harry?" Chiedo.

"Ti ho colpito perché so che gli farai del male." Fa notare.

"Non lo farei mai!" Io urlo. Non lo penserei nemmeno, perché lei si?

"Mai?" Chiede sfidante.

"Mai." Rispondo fermamente.

"Allora dimmi Lou, quanto sarà felice quando scoprirà che l'unico motivo per cui ti ha incontrato è stato perché tuo padre voleva che lo perseguitassi?"

Merda.

"OPPURE! Dimmi quanto sarà felice quando scoprirà che il suo migliore amico, William, non è altro che il suo ragazzo, che ha mentito e tradito e ha fatto finta di essere qualcun altro, solo per controllarlo?"

Oh merda.

"OPPURE! Dimmi quanto sarà felice quando si renderà conto che il suo ragazzo, di cui si fida così tanto, non si è nemmeno preso la briga di dire la verità o di avvertirlo del piano perverso di suo padre?"

Porca puttana.

"E dimmi Louis, dopo aver scoperto tutto questo casino, ti crederà quando gli dirai che lo ami?"

CAZZO!

---------------

💋🌶️🐞

Angolo autrice:
Finale di capitolo che fa molto riflettere, ma cosa farà Lou con Harry? Gli dirà la verità o continuerà col suo piano intricato?

P. S.: HO INIZIATO A METTERE DELLE GIF/IMMAGINI ALL'INIZIO DI QUALCHE CAPITOLO, SE VI VA ANDATE A SCOPRIRLE!

Chiara xx

Who Are You?  {L.S.}                                      [Italian Translation] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora