Sentii delle parole uscire dalla sua bocca <Almeno adesso so dove abiti ragazzina>
Disse sorpreso da tanta lussuosità.
<Mh si, tanto non ci entrerai mai..comunque devo andare> dissi scendendo dalla macchina.
Salutai tutti, uno per uno...a parte Mitch, non lo sopporto proprio, non mi va a genio anche se lo conosco da quanto? Due secondi? Direi che ha fatto una buona impressione.
Appena mi girai sentii una voce roca <Ragazzina dove pensi di andare senza salutarmi?>
Roteai subito gli occhi capendo che era Mitch a parlare.
Con tutta la pazienza che mi era rimasta, mi girai verso di lui con un sorriso più che falso <Oh si, scusa, aspetta> feci finta di cercare qualcosa nella tasca della felpa e appena tirai fuori la mano, gli mostrai il mio dito medio.
<Bella questa! questa ragazza mi piace> esclamò Joel ridendo.
In realtà, si misero tutti a ridere.
Si si lo so, sono fantastica.
Mitch, invece, mi guardò come per dire 'accetto la sfida' e mordendosi appena il labbro.
Mi girai e m'incamminai verso l'entrata di casa mia.
Appena mi ritrovai davanti alla porta mi ricordai della figura di merda che stavo per fare, perché i miei amici stavano aspettando che mio padre aprisse la porta per essere sicuri che io fossi al ''sicuro'', dentro casa.
Ogni tanto si sentivano i lamenti di Mitch del tipo "Dai andiamo" o "Dobbiamo per forza aspettare?" ma non ci facevo tanto caso.
Suonai il campanello e sentii i passi pesanti e veloci di mio padre venire verso la porta.
Vidi la porta aprirsi di scatto e mio padre...ubriaco marcio con, ancora, la bottiglia di vetro in mano.
Sapevo cosa stava per succedere.
Cavolo no!
Non lì.
Non davanti ai miei nuovi amici.<TI SEMBRA L' ORA DI TORNARE?!> urlò mio padre lanciando la bottiglia a terra, che si spaccò in mille pezzi, facendomi sobbalzare e sentii un minuscolo frammento di vetro tagliare il tessuto dei pantaloni per poi conficcarsi nella mia coscia.
Respirai profondamente dalla paura e dal piccolo dolore provocato dal vetro.
<E QUESTI?! CHI SONO?!> urlò di nuovo indicando i miei amici alle mie spalle.
Erano tutti sotto shock a vedere quella scena.
Tutti, compreso il guastafeste di Mitch.<P-papà possiamo entrare?> dissi balbettando dalla paura.
<NON LA PASSERAI LISCIA QUESTA VOLTA!> sentii le sue urla, entrai in casa girandomi verso i miei amici e guardandoli, l'ultima volta, come per dire 'non preoccupatevi, ci sono abituata'.
***
Tutti avevano visto quella scena, la paura saliva.
Ma non paura per mio padre ma paura verso i miei amici.
Non mi vedranno più allo stesso modo.Pensai medicandomi la ferita che mi ero procurata poco prima.
*spazio autrice*
Secondo voi cosa faranno gli amici di Alyssa? La aiuteranno?
(scusate per il capitolo corto)
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Like a Game || Mitch Rapp, Dylan O'Brien
Romance[in fase di correzione] è solo attrazione fisica o c'è anche altro? [tratto dal libro] Mi staccai un secondo per riprendere fiato <Dimmi quello che vuoi fare> <Voglio farti mia> mi prese dalle cosce e mi sollevò, questa volta le persone...