Capitolo XVII

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-Alyssa's pov
Mitch era stato veramente uno stronzo.
Non che mi importi del suo comportamento con me ma non può essere dolce e poi comportati così.

Dico giusto od ho ragione?

Mi diressi verso l'armadio, non sapevo assolutamente cosa mettere...pantaloncini e maglietta? vestito elegante? felpona?

Chiamai Violet.
V: <Heyy Aly che succede?>
A: <Non so proprio cosa mettermi per stasera>
V: <Allora, la maggior parte delle ragazze metterà un vestitino aderente> la fermai prima che continuasse la frase <Io non ho vestiti aderenti>
V: <Perfetto allora aspettami lì, vengo da te e ci prepariamo insieme> prima di attaccare la chiamata però riuscii a sentire <C'è anche Alec va bene?>
A: <Si si certo> menomale direi.

***
Driin, driiin.
Violet e Alec erano già arrivati.
Scesi le scale velocissimamente e poi spalancai la porta.

<Ciao piccola> mi disse Alec squadrandomi con un sorriso amichevole.

<Oh mio dio, non iniziate voi due> disse Violet roteando gli occhi ed entrando in casa.
Io e Alec ci guardammo e ci facemmo scappare una risatina.

Feci strada per accompagnarli al piano di sopra, in camera mia.

<Bene, ho portato qualche vestito> disse sventolandoli davanti a me.

<Va bene, mettili pure lì> dissi indicando il letto.

C'erano diversi vestiti, davvero tutti belli.

<Tieni prova questo> mi disse porgendomi il primo vestito.

Era rosa, a tubino e corto...mh carino dai.

Andai verso il bagno, appena lo misi mi stava da dio ma poi mi girai di profilo...
Quella pancietta.. <Ragazzi non credo sia una buona idea> urlai cercandomi di farmi sentire.

<Oh andiamo Alyssa, sicuramente sarai stupenda> disse Violet.

Due secondi dopo sentii bussare alla porta <Hey piccola, che c'è che non va?> Alec.

Credo che lui fosse l'unica persona che riusciva a farmi stare bene.

<No niente> dissi balbettando, lo sentivo persino io che non ero sicura della risposta che avevo dato.

<Posso entrare?> disse con un tono dolce.

Non sapevo se farlo entrare o meno ma alla fine decisi di permettere l'accesso al bagno.

<Alec, non voglio diventare zia grazie> sentii Violet dalla camera e ridacchiai.

Alec entrò, mi squadrò e non capiva cosa non andava <Cosa c'è che non va?> chiese molto confuso.

Mi girai di profilo verso lo specchio <Guarda> dissi indicandogli lo specchio e massaggiandomi la pancia.

<Continuo a non capire>

<Andiamo Alec, mi sta malissimo, ho delle forme che non vanno affatto bene per un vestito de gen-> non feci in tempo a finire la frase <Hey guardami> non lo guardai, continuai a fissare il mio riflesso nello specchio.

<Alyssa, guardami> questa volta lo guardai e appena mi girai mi cinse immediatamente le mani sui fianchi portandomi verso di lui.

Posai, automaticamente, le mie mani sul suo petto.

Mi lasciò un bacio leggero sulle labbra per poi mettersi dietro di me.
Le sue mani cingevano ancora i miei fianchi.

<Ok, adesso guardati> disse incitandomi a guardarmi allo specchio.

I suoi occhi mi squadravano, in ogni centimetro del mio corpo <Sei bellissima, credimi> disse infine.

Lo guardai e poi, lui, uscì dal bagno per darmi tempo.

Poco dopo uscii <Cavolo sei stupenda!>

<Grazie Violet, ma non mi convince il colore> ammisi.

<Tranquilla, ho lo stesso modello di altri due colori> in effetti era vero, ne aveva un altro verde acqua chiaro e uno bianco.

Entrambi bellissimi.

Alla fine decisi di mettere quello bianco.

Entrai di corsa in bagno, dato che erano le 7:30, mi cambiai, mi truccai ed ero pronta.

<Bene ragazzi, grazie dell'aiuto veramente, ma aspetterò Mitch da sola> dissi una volta fuori dal bagno.

<Va bene a dopo peste> mi disse Violet mentre Alec disse la stessa cosa ma al posto di "peste" disse "piccola".

Ma perché tutti devo darmi dei nomignoli?

-Mitch's pov
Mi ero messo una maglietta nera attillata che lasciava intravedere i miei muscoli, e dei pantaloni corti con le mie adorate adidas che poi avrei tolto una volta arrivato alla festa.

Erano le 7:50, presi le chiavi della macchina, uscii dalla porta, andai verso la macchina, salii sopra e, finalmente, misi in moto.

Non vedevo l'ora di vederla, non sapevo come fosse vestita, insomma una sorpresa.

Sarà sicuramente stupenda e stasera ci proverò.

Ovviamente, appena la porterò a letto, la scaricherò, come tutte.

Palese.

***
Arrivai davanti a casa sua, suonai il clacson e la vidi scendere.

Wow, quel vestito bianco le stava da dio.

Scherzo.
Non penso veramente queste cose, come potrei?

<Ciao Mitch> disse fredda, che le avevo fatto?

Oh, si...cavolo!

<Ciao bimba>

<Non chiamarmi così>

Dio santo adesso come farò?

*spazio autrice*
Com'è? Vi continua a piacere la storia?
-🌺

Like a Game || Mitch Rapp, Dylan O'BrienWhere stories live. Discover now