Capitolo XXVII

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<Adesso andiamo> dissi prima che...dai lo sapete.
Prima che...di nuovo, capito no?

Beh non mi sarebbe dispiaciuto.
No Alyssa, smettila dai su.

<Per forza?> chiese per poi lasciarmi un bacio leggero sul collo.

<Si, per forza> dissi staccandomi da lui e fissandolo negli occhi.

Quasi quasi sembrava che entrambi ci eravamo persi nello sguardo dell'altro.

Lo sorpassai e Mitch mi lasciò una pacca sul sedere.
Sorrisi e mi feci scappare una risatina.

Scendemmo le scale e per poco non cadevo.

Mitch prese le chiavi della sue jeep.

***
<Allora dove andiamo?> chiesi per rompere il ghiaccio durante il tragitto verso il locale.

<All'A&D> non mi ispirava dal nome <Sarebbe?>

<Angels&Devils, un locale>

<Oh ok, sembra carino> dissi per poi guardare fuori dal finestrino.

<Rimarrai a bocca aperta piccola>

<Vedremo> mi girai e mi persi a guardarlo in tutta la sua bellezza.

Non mi ero mai soffermata sul suo vero aspetto.
Il nasino all'insù, le braccia muscolose ma non troppo, la barbetta che lo rendeva ancora più sexy, i capelli arruffati e i nei che creavano delle piccole costellazioni sul suo viso.

I miei pensieri si interruppero quando vidi Mitch parcheggiare l'auto, segno che eravamo arrivati.

<Arrivati> disse Mitch aprendo la mia portiera per farmi scendere.

<Oh, che gentiluomo> dissi stupita mentre lui fece un sorriso e mi cinse la vita con il suo braccio fino all'entrata del locale.

<Rapp> disse al buttafuori che c'era.
Feci per mettere un passo avanti ma il buttafuori allungò il braccio davanti a me per bloccarmi il passaggio <Tu, piccola, non puoi entrare>

Mitch intervenne all'istante.

<Ok, Bob, prima cosa: non la chiami più "piccola" ok? Seconda cosa: lei è con me.> disse calcando le ultime quattro parole, così il famoso "Bob" ci fece passare.

<Wow> era un locale bellissimo, luci blu e rosse...non saprei neanche come descriverlo.

non saprei neanche come descriverlo

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È stupendo.

<Che ti dicevo?> chiese Mitch soddisfatto della mia reazione.

<Va bene, ammetto che questa volta mi hai stupita> roteai gli occhi, odiavo dargli ragione.

<Lo sapevo> era veramente soddisfatto eh.

<Piccola, ora vado a prendere da bere, aspettami qui> feci come disse e in pochi minuti era già da me con i drink.

<Questo è per te...> disse passandomi un bicchiere d'Assenzio, il mio preferito.

<Come facevi a saperlo?> chiesi dopo aver bevuto un sorso dell'alcolico.

<Che cosa?> chiese Mitch

<Che l'Assenzio è il mio alcolico preferito!> esclamai stupita.

<Ah non lo sapevo> disse ridendo e bevendo un sorso di Vodka liscia.

Mi guardai intorno per osservare meglio il locale mentre Mitch mi rimaneva accanto.

Direi menomale.

Mi girai e girai finché Mitch non richiamò la mia attenzione <Vedo che ti piace qui> mi girai verso di lui...vorrei non averlo fatto.

<Oh no> dissi.

<No?> chiese Mitch pensando mi riferissi alla domanda che mi aveva appena fatto.

<Cioè si, ma...oh merda>

<Cosa?>

<È appena entrato Richard nel locale..> dissi mettendo una mano sulla fronte cercando di coprirmi la faccia.

> dissi mettendo una mano sulla fronte cercando di coprirmi la faccia

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Cavolo, non stasera.

C'è da dire che non ha perso la sua bellezza eh, ma non volevo vederlo.

<Ok ho un idea> disse Mitch mettendosi il più vicino davanti al mio viso cercando di coprirmi dalla visuale di Richard.

<Spara> mi baciò.

<Ma che fai!> esclamai a bassa voce ridendo e sgranando gli occhi.

<Faremo finta di stare insieme>

<Scordatelo> gli dissi.

<Hai un'altra idea?> chiese e io mi arresi.

<Va bene...> dissi, arrendendomi, roteando gli occhi.

*spazio autrice*
Mitch birichinooo.
Richard levati dalle palle che qua c'è Mitch.
-🌺

Like a Game || Mitch Rapp, Dylan O'BrienWhere stories live. Discover now