Capitolo XLV

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-Alyssa's pov
Eravamo appena saliti in auto per andare all'A&D ed incontrare i nuovi sposini.
Che cariniii.
Era passato un giorno dall'incidente e io non ne sapevo ancora molto perciò decisi di chiedergli qualcosa, anche di dov'era andato quando è uscito da casa.

<Mitch, posso chiederti una cosa?> chiesi, non so cosa mi sarei aspettata sinceramente.
Ma non capisco il gesto, perchè fare una cosa del genere per una persona che ami?

<Certo> rispose tranquillamente.

<Dove sei andato quando sei uscito da casa?> ero tranquilla, volevo solo sapere.

<Quando mi hai detto di essere incinta?> chiese per conferma.

<Si>

<Oh beh...> iniziò a dire titubante.

<...niente di importante tranquilla> disse.

Stava sudando freddo, non mi convinceva.
Perchè avrebbe dovuto mentirmi?

<Mitch, dimmelo> lo dissi con un tono come per obbligarlo.

<Sono andato all'A&D..> voleva dire qualcos'altro ma si fermò.

<E poi?> lo incoraggiai.

<E poi ho incontrato una mia amica> continuò.
Qualcosa mi diceva che non era finita lí.

<Fammi indovinare, avete scopato e non era solo un'amica> dissi innervosita, fulminandolo con lo sguardo.

Lui rimase in silenzio.
Quel silenzio mi fece capire che era così.

<Non ci posso credere...> dissi, infine, delusa.

<Porca troia Mitch! Ma come ti salta in mente?!> si, ero delusa.

Cioè, al posto di rimanere con me e vedere cosa fare, è andato a scoparsi un'altra.

<Avevo bisogno di distrarmi> disse continuando a guardare la strada, senza rivolgermi uno sguardo.

<Oh beh certo! Ci sei riuscito, deduco.> dissi allargando le braccia.

<No, non ci sono riuscito> era calmo a differenza mia.

<In che senso?> era incredibile il modo in cui riusciva a confondermi e a farmi dimenticare di quanto potessi essere incazzata.

<Mentre lo facevo con lei...non riuscivo a smettere di pensare a te> disse svoltando nella via della destinazione, eravamo quasi arrivati.

<Infatti, poi me ne sono andato di colpo> concluse.

<Mitch non me ne frega un cazzo, sta di fatto che l'hai comunque scopata!> alzai la voce.

<Forse ti sei dimenticata che dopo ho fatto un incidente?! A causa tua!> disse, praticamente, urlandomi contro.

<Vaffanculo Mitch> dissi mentre stava parcheggiando.

Scendemmo dalla macchina e lui venne da me cingendomi il fianco con il suo braccio ma io glielo tolsi immediatamente.

<Oh ma andiamo!> disse aggrottando le soppraciglia e allargando le braccia.

<Andiamo cosa?! Mentre io stavo male, tu ti sei andato a scopare un'altra!> sbottai, e gli occhi delle persone fuori si focalizzarono su di noi.

Anche gli occhi di Jace e Sharon.

Merda.

<Ragazzi...> disse Sharon con una voce strozzata.

<Mitch ma che cazzo hai fatto?> chiese Jace confuso, andando verso di lui.

Mitch fece oscillare continuamente lo sguardo tra me e Jace finché non aprí bocca per parlare a me <Aly...per favore parliamo> aveva gli occhi lucidi.

Lo presi per mano e lo allontanai da tutti.

<Vai spara> dissi fredda.

<Senti, io ti amo da morire, non ha significato nulla quella scopata...credimi> disse gesticolando.

<Ok...> mi arresi, alla fine l'avevo ingigantita troppo.

Ma aveva ragione io, come sempre.

<Ok?> chiese incredulo.

<Si ok, ma stasera non pensare di passarla liscia> misi la mano all'orlo della sua cintura, la strinsi e con uno strattone lo tirai verso di me <Ti provocherò> lo avvertii.

<Ci sarà da divertisti piccola> mi disse, lasciandomi un bacio lento e caldo sul collo che mi fece venire i brividi.

Questa volta tornammo dagli altri, lui con il braccio intorno ai miei fianchi e io appiccicata al suo corpo caldo.

<Avete già fatto pace?> chiese Sharon alzando le sopracciglia, stupita.

Guardai Mitch con un sorrisetto oroglioso <Si dai>

<Io gliel'avevo detto che l'avresti fatto impazzire> mi disse Jace facendomi un'occhiolino.

Lo guardai e lui ricambio immediatamente lo sguardo.
Mitch non perse tempo e mi baciò davanti a tantissime persone.
All'inizio ero un po' rigida, mi vergognavo un po' ma dopo mi lasciai andare.

<Hey piccioncini, dobbiamo entrare> ci fece notare Sharon.

Ci staccammo ed entrammo seguendo Jace e Sharon.

Vi ricordate quando ho detto che avrei provocato Mitch?
Bene, stavo già pensando a cosa fare poi.

Mi avviai al bancone e Mitch, senza che io gli dissi nulla, mi seguì.

Arrivai lì, e mi sedetti ordinando <Un Assenzio> il cameriere, gentilissmo, lo preparò subito.

Dopo poco, il cameriere, mi porse il mio drink e un ragazzo si sedette vicino a me <Hey bellezza!> ed è proprio in questo momento che avrei iniziato con le provocazioni.

<Heyyy> risposi per cortesia.

Sentivo già gli occhi di Mitch puntati addosso, dato che era seduto al mio fianco stava per assistere ad una scena bellissima.

<Piacere..Seth> beh c'è da dire che è un bel ragazzo.

Ma Mitch non lo batte nessuno.

<Alyssa> ricambiai la presentazione.

<Sei qua da sola?> chiese e Mitch intervenì subito <No-> lo bloccai immediatamente perchè sapevo che avrebbe detto che stava con me, e il mio piano sarebbe saltato in pochi secondi.

<No, esatto, sono con questo mio amico> non lo stavo di certo lasciando, ma lo avevo avvertito che l'avrei provocato.

<Oh bene, vorresti venire a ballare?> chiese, mi girai verso Mitch dandogli un ultimo sguardo e alzandomi.

<Certo> lo presi per mano e lo portai in mezzo alla pista.

Sentii lo sguardo di Mitch bruciarmi, letteralmente, addosso.

Ma questo era solo l'inizio.

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Like a Game || Mitch Rapp, Dylan O'BrienWhere stories live. Discover now