Capitolo XL

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<Dovremmo parlare> dissi staccandomi.

<Parleremo dopo piccola> continuò a baciarmi.

Sembrava passata un'eternità dall'ultimo bacio che ci siamo dati.

In quel momento desideravo solo lui.
Camminammo indietro, mantenendo il bacio, fino ad arrivare al divano.

Mitch mi buttò sopra e prima che potesse fiondarsi di nuovo sulle mie labbra, gli tolsi la maglietta, lasciandolo a petto nudo.

<Sei sempre perfetto> gli dissi squandrandolo.

Scese sul mio collo continuando a baciarlo dolcemente, lasciando alcuni segni violacei.

Ritornò sulle mie labbra e prese la mia mano portandola sopra la mia testa, facendo incrociare le nostre dita.

Le nostre lingue sembravano fatte apposta per baciarsi, solo da noi.
I nostri respiri li conoscevamo solo noi.
Solo noi ci conoscevamo.

Mitch lasciò la presa facendo sciogliere i nodi che si erano formati con le nostre dita e lentamente mi tolse la maglietta.

<Rimani sempre perfetta, piccola> mi sussurrò all'orecchio.

<Amo quando mi chiami così> gli dissi e lui iniziò a baciarmi il petto per poi andare in mezzo ai seni.

Iniziò ad andare sempre più giù, arrivando al ventre, lasciando dei piccoli baci dolci.

Arrivò all'orlo dei miei pantaloni, alzò lo sguardo verso di me, come per chiedermi il permesso.

Gli feci cenno di si con la testa e lui abbassò lentamente i miei pantaloni.

Il contatto delle sue dita con i miei fianchi mi fece ansimare e lui lo notò <Piccola, non ho ancora iniziato e già ansimi?> disse ridacchiando.

Gli feci segno di venire vicino al mio viso <È che appena mi sfiori, sento un brivido che non ho mai provato con nessuno> gli sussurrai all'orecchio.

Si leccò le labbra e tornò a togliermi i pantaloni.
Sfilati quelli, passò ai miei slip.

Mi fece aprire le gambe delicatamente e si avvicinò alle mie intimità iniziando a leccarle.

Fece dei movimenti circolari per poi iniziare a baciarle.

Buttai la testa indietro, inarcai la schiena e strinsi il tessuto del divano.

Sentii la risatina roca di Mitch <Mi piace l'effetto che ti faccio> mi disse mentre continuavo ad ansimare.

Appena finì il lavoretto, mi alzai e misi di nuovo gli slip.

Misi le mani sul petto di Mitch facendolo sedere e mi buttai sopra di lui mettendomi a cavalcioni.

Iniziammo a baciarci di nuovo.

Lui strinse la carne del mio sedere per poi accarezzare le cosce.

Mi avvicinai al suo orecchio <Adesso tocca a me> gli sussurrai.

Gli iniziai a baciare il collo, lasciando a mia volta i famosi segni violacei.

Passai al petto e poi agli addominali dove lasciai dei piccoli baci, aggiungendo la lingua.

Arrivai alla sua cintura e gliela slacciai.

Lui si mise comodo e prese un respiro profondo.

Gli slacciai il bottone dei jeans, tirando giù un po' i pantaloni.
La sua erezione si vedeva già dai suoi jeans, ma si noto di più dai boxer.
Tirai giù anche essi, diedi un ultimo sguardo a Mitch, prima di mettere le sue intimità nella bocca, aveva già la testa buttata indietro.

Allora iniziai, facendo su e giù, lentamente, con la testa.
Sentii la sua mano raccogliermi i capelli e iniziando ad aiutarmi con i movimenti <C-cazzo piccola...m-mi fai i-impazzire> disse ansimando.
Tolsi le sue intimità dalla mia bocca <Lo so> gli dissi per poi rimettermi in piedi.

Mi tolsi gli slip e mi misi a cavalcioni su di lui, lasciando che entrasse dentro di me.

Ansimai immediatamente, continuai a fare su e giù, facendo entrare e uscire le sue intimità dalle mie.

Mitch, per aiutarmi, mi prese dai fianchi.

<M-Mitch...> ansimai accelerando con i movimenti.

<Se devi urlare...f-fallo> disse ansimando anche lui.

Ero all'apice del piacere <M-mio di- Aaaah!> venii prima io, e poi lui.

Mi tolsi da sopra e ci coprimmo entrambi le nostre intimità rimettendo gli indumenti.

<Porca troia piccola...Ti amo> disse.

Lo baciai <Anche io>

Ma cos'eravamo?
Fidanzati?
Non lo so, infatti avremmo dovuto parlare al più presto.

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Like a Game || Mitch Rapp, Dylan O'BrienWhere stories live. Discover now