Capitolo 46 - "...gli amici non si guardano in quel modo"

1.6K 83 36
                                    

Diedi le spalle a Seth e iniziai a muovere i fianchi a tempo di musica.

<Ti muovi bene bimba> mi disse.

<Lo so> risposi sorridendo.

<Quello non è solo un amico vero?> mi chiese.
Mi girai verso di lui e cinsi le mie braccia intorno al suo collo.

<Come fai a saperlo?> chiesi senza negare.

<Beh, gli amici non si guardano in quel modo> gli occhi fregano sempre.

Mi girai di nuovo, continuai a muovere i fianchi, finché non sentii delle mani cingermi essi.

Guardai in basso, conoscevo bene quelle mani.
Quelle di Mitch.
Mi girai sentendo le sue mani venose ancora sui miei fianchi.

<Geloso?> chiesi avvicinandomi al suo viso.

<Troppo piccola> disse lasciandomi dei baci sul collo che mi fecero ansimare.

<Era quello il tuo piano?> disse guardandomi negli occhi.

Feci spallucce senza rispondere e continuai a ballare.

Mitch, dai miei fianchi, passò al mio sedere stringendo la carne.

Mi girai, dandogli le spalle, e sentii la sua erezione premere sul mio fondoschiena.

<Ti faccio sempre questo effetto?> dissi con una voce...sensuale.

Mi lasciò dei baci mooolto lenti sul collo e tra un bacio e l'altro disse <Sempre>.

Mi girai di nuovo verso di lui, facendo scontrare i nostri sguardi.

Iniziò a baciarmi con foga, e se non fosse stato per Sharon e Jace saremmo finiti come l'ultima volta.

<Mi dispiace interrompervi, ma volevamo dirvi che noi adesso ce ne andiamo> disse Sharon mentre si avviavano verso l'uscita del locale.

Lanciai uno sguardo a Mitch e uscimmo tutti e quattro dal locale.

Sentimmo la musica farsi sempre più lontana.

Una volta fuori chiesi perché se ne stavano già andando <Come mai ve ne andate cosí
presto?>

<Domani mattina dobbiamo ripartire per Vancouver, per preparare la cerimonia> disse Sharon.

Annuii e abbracciai sia lei che Jace salutandoli, stessa cosa fece Mitch.

[fate partire la canzone in alto e leggete piano]

Salutammo da lontano l'ultima volta Sharon e Jace e poi mi girai verso il mio ragazzo <Quindi che facciamo?> chiesi sistemandogli il colletto della maglietta.

<Festa tranquilla a casa tua?> propose.

Erano solo le 10:30, sarebbe stato fattibile.

<Con il resto del gruppo?> chiesi e Mitch annuii.

<Almeno festeggiamo il fatto che conviviamo> mi disse con tono malizioso per poi baciarmi.

Lo guardai e ci avviammo verso la macchina.

Appena saliti, misi la cintura e chiamai Violet che rispose subito.

A: <Hey Violet!>
V: <Hey...> la sentii strana.
A: <Hey che succede?!> chiesi preoccupatissima e subito Mitch accostò l'auto, come se sapesse già cosa stava succedendo.

V: <Alec...> stava singhiozzando tantissimo.
A: <ALEC COSA?! COSA VIOLET COSA?!> urlai scendendo dalla macchina per prendere aria.
V: <È morto...> disse.
A: <Dimmi che è uno scherzo ti prego> mi scendevano già le lacrime.

V: <I dottori ce l'hanno appena comunicato> disse cercando di trattenere le lacrime.

Il telefono mi cadde dalle mani e stavo per cadere anche io, ma le braccia di Mitch mi presero prima che potessi toccare terra.

<Hey hey amore, che succede?> disse.

Non risposi.
Avevo gli occhi concentrati in un punto, ero scioccata.
La voce di Mitch, però, mi riportò con i piedi a terra <Quindi?! Che è successo??>

<Alec...Alec è m-morto> scoppiai in mille lacrime, accasciandomi a terra e urlando.

Alec è m-morto> scoppiai in mille lacrime, accasciandomi a terra e urlando

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Le braccia di Mitch si fecero sentire anche quando ero a terra.
Non mi lasciava mai sola.

Non riuscivo a smettere di piangere...non potevo crederci.
Mi girai verso Mitch e vidi che stava piangendo anche lui ma molto di meno.

<Amore va t-tutto bene, s-sono qui> disse singhiozzando.

Mi girai verso di lui e lo abbracciai forte.

Mi girai verso di lui e lo abbracciai forte

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

<Portami a casa...> gli dissi.

Entrammo in macchina.

Guardai fuori dal finestrino e poco dopo sentii la mano di Mitch sulla mia coscia.
Appoggiai sopra la mia, e per tutto il viaggio di ritorno restammo così.

*spazio autrice*
Come direbbe una mia amica, -1
Nooo dai, poverino
-🌺

Like a Game || Mitch Rapp, Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora