Capitolo XLII

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<Cosa c'è? Cos'è successo?> chiese Mitch preoccupato scendendo di corsa le scale.

<Jace e Sharon si sposano!> dissi saltellando.

Ero davvero felice, soprattutto per Sharon, ha trovato l'amore della sua vita e...guarda caso, è il migliore amico del mio ragazzo.

<Oddio! Quando?> chiese Mitch impaziente di saperlo.

<Oh, si un secondo...il...21 agosto!> dissi contentissima.

<Tra un mese!> esclamò Mitch.

<Si, esatto, dobbiamo prendere i vestiti> dissi.

<C'è un dress code?> chiese Mitch e rimasi stupita da quella domanda, non me l'aspettavo da lui.

<Aspetta che controllo...mh no! Nessun dress code ma io sarò damigella e tu, testimone> dissi leggendo quello che c'era scritto sull'invito.

<Oh bene, quindi i vestiti ce li daranno loro?> chiese andando verso il figorifero per prendere qualcosa da bere, dato che ormai era mattina.

<Si, adesso chiamo Sharon per saperne di più> dissi andando in camera per prendere il cellulare, scesi di nuovo, trovando Mitch che stava preparando la colazione.

<Che fai di buono?> chiesi mentre cercavo il numero di Sharon nella rubrica e andando vicino a lui.

<Uova e bacon, come la prima volta> disse sorridendomi.

È vero: la prima volta che abbiamo fatto colazione insieme, eravamo all'American Graffiti Diner, insieme agli altri e lui mi aveva dato il suo piatto siccome la cameriera aveva detto che non c'era più abbastanza cibo per fare un altro piatto.

Dopo aver ricordato questo episodio gli sorrisi e gli lasciai un bacio a stampo, per poi andarmi a sedere a tavola e chiamare Sharon.

Dopo pochi squilli rispose.
S: <Heyy peste!>
A: <Congratulazioni> dissi e Mitch gesticolò attirando la mia attenzione <Metti il vivavoce> disse a bassa voce.
Feci come disse e appoggiai il telefono sul tavolo.
M: <Congratulazioni piccioncini>
S: <Grazie ragazzi...> <Ma aspettate, perchè siete insieme? Cosa mi sono persa?> ci fu un momento di silenzio ma poi risposi.

A: <Stiamo insieme> dissi sorridendo per poi guardare Mitch.
Lui venne dietro di me e mi abbracciò

M: <Eh si Sharon, stiamo insieme> disse lasciandomi dei baci sulla guancia, facendomi sorridere.

S: <Sono felice per voi!>
<Ma...quindi, fatemi capire>
AeM: <Mh> dissimo all'unisono io e Mitch mentre mettevamo nel piatto il cibo della colazione.

S: <Adesso vivete insieme?> guardai immediatamente Mitch, lo squadrai sorridendo e poi risposi.

A: <Si> risposi decisa.

Mitch si avvicinò e mi sussurrò <Allora porterò le valigie qua>

S: <Quanto siete carini...comunque per cosa mi avete chiamata?>
A: <Oh si, dato che siamo demigella e testimone...i vestiti ce li procurerete voi?>
S: <Certo! Però dovrete comunque portare un vestito di cambio> aggiunse.
A: <Va bene>
M: <Hey sposina, c'è quella mente bacata li con te?> chiese Mitch riferendosi a Jace, inutile dire che io e Sharon scoppiammo a ridere.

S: <Si è qu-> non fece in tempo a finire che la voce di Jace si fece sentire.
J: <Hey ragazzi!>
M: <Congratulazionii> disse Mitch precedendomi.

Ormai stavamo parlando tutti e quattro insieme e mi venne un'idea.

A: <Ragazzi..voi siete a Vancouver?>
S: <No, siamo ancora qui a Los Angeles perchè?>
A: <Bene! Allora usciamo stasera all'A&D e non accetto un "no" come risposta>
J: <Ci sto!>
M: <Bene a stasera ragazzi> disse Mitch chiudendo la chiamata.

Finimmo anche di mangiare e sparecchiai.
Mentre lavavo i piatti Mitch attirò la mia attenzione <Quindi viviamo anche insieme?> chiese ancora incredulo.

<Farò fare una copia delle chiavi, ti basta come risposta?> dissi ridacchiando, asciugando i bicchieri con un panno arancione.

<Bene allora oggi avremmo tanto da fare> disse per poi rubarmi un bacio.

Tutto quello che ho sempre sognato, si stava avverando con Mitch.
La persona più casuale in un periodo bruttissimo.
Lo amo da matti.

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Like a Game || Mitch Rapp, Dylan O'BrienWhere stories live. Discover now