Capitolo VII

2.3K 98 40
                                    

Io e Alec ci eravamo addormentati.

Mi sono svegliata alle 10:34, nel letto c'era ancora Alec e mio padre era al lavoro.
Non sapevo che lavoro facesse, ma poco mi importava.

Beh sapete, dovrà pur ricavare qualcosa.

A un certo punto decisi di svegliare Alec <Hey Alec, dobbiamo svegliarci> dissi scuotendolo un po'.

<Ancora due minuti dai> disse sorridendo e siccome ero seduta mi prese dai fianchi e mi tirò verso di lui facendomi stare ancora tra le sue braccia.

<Dai suuu, anche io vorrei stare qua ma dobbiamo svegliarci> dissi cercando di staccare la sua presa.

<Mmh ook> mugugnò roteando gli occhi.

Sentimmo una notifica da un telefono, era il mio.

*messaggio da Violet*
V: Hey Aly, vieni a fare colazione con me, Alec, Joel, Charis, Diana e Mitch?
A: Mh ok, va bene

<Chi ti ha scritto?> chiese Alec curioso.

<Era Violet, voleva sapere se volevo andare a fare colazione con lei e tutti gli altri...compreso te> dissi facendo un sorrisetto.

<Perfetto, allora andiamo, ho la macchina> disse contento Alec.

Io annuii ma poi mi venne un dubbio mentre scendevamo le scale <Aspetta! Cosa penseranno quando ci vedranno insieme?>

<Non preoccuparti, non diranno nulla> disse ridendo e rubandomi un bacio a stampo, rimasi abbastanza sorpresa da quel bacio ma poi mi avviai verso l'uscita per raggiungere la macchina di Alec.

Salimmo in macchina e Alec mise la chiave per farla partire.

Durante il tragitto sentii la mano di Alec posarsi delicatamente sulla mia coscia facendo delle carezze con il pollice.

Eravamo in silenzio fin quando Alec parlò <Aly, come stai?> lo guardai e poi portai lo sguardo verso il basso.

<Sinceramente, non lo so, doveva morire mio padre al posto di mia madre>

Alec mi guardò un po' deluso dalla mia risposta e io ho capito subito che per lui erano brutte queste parole.

Eravamo appena arrivati, e non c'era ancora nessuno quindi dovevamo aspettarli fuori. Durante l'attesa stavamo vicino alla sua macchina.

Il suo sguardo era sempre lo stesso, non potevo vederlo così.

<Andiamo Alec, è normale che io dica una cosa del genere cazzo! Mio padre mi picchia, anche se non la fa con le sue stesse mani ma con il vetro..è comunque una violenza. È sempre ubriaco, ogni sera torna a casa con una bottiglia diversa, me la scaraventa addosso e poi devo pulire tu-> stavo quasi per piangere ma Alec mi prese il visto tra le sue mani guardandomi negli occhi.

<Alyssa tranquilla, non agitarti, adesso lui non è qui> annuii e lui mi abbracciò, dopo poco ci staccammo, lui aveva ancora le sue mani sulle mie guance e dopo aver incontrato i suoi occhi, e lui i miei, mi baciò.

Direi che mi sto distraendo alla grande.

Il bacio finí quando sentii una voce dietro di me tossire.

Mi girai e...

*spazio autrice*
Si, vi lascio così, non saprete chi è la persona fin quando non pubblicherò il prossimo capitolo
-🌺

Like a Game || Mitch Rapp, Dylan O'BrienWhere stories live. Discover now