Capitolo XLI

1.8K 89 35
                                    

Dopo quella bellissima...si, avete capito.
Siamo andati a fare la doccia, ovviamente uno alla volta...prima di combinare qualche altra cosa.

Dovevamo ancora parlare, quindi mi vestii velocemente e andai in sala.

<Heyy> lo salutai.

<Hey piccola> venne verso di me, lasciandomi un bacio a stampo che mi fece pietrificare...non me l'aspettavo.

<Mitch, dobbiamo parlare adesso> dissi seria e lui annuì mettendosi seduto sul divano.

<Ok, dimmi> disse.

<Prima cosa, ho già abortito> dissi e lui rimase indifferente.
Già lo sapeva? Oddio...si!
Se no, non avrebbe scopato con me.

<Lo so, Violet me l'ha detto> rispose.

<Ti ha detto solo che ho abortito o ti ha raccontato tutto?> chiesi.

<Mi ha detto solo che hai abortito e che il resto me l'avresti raccontato tu>

<Ok, allora, appena te ne se andato di casa, ho chiamato immediatamente Violet...> dissi gesticolando <...ero arrabbiata e volevo abortire subito, così abbiamo cercato e abbiamo trovato un posto dove avrebbero potuto abortire a quell'ora...> presi fiato <...anche se ero arrabbiata volevo ci fossi tu con me, così abbiamo provato a chiamarti ma non rispondevi...> Mitch aveva gli occhi lucidi <...alla fine ho abortito senza di te, e dopo mezz'ora mi hanno chiamata dicendo che avevi fatto un incidente> conclusi, avevo anche io gli occhi lucidi.

<Tranquilla, sono qua ok?> mi abbracciò, vedendo che stavo per scoppiare a piangere.

<Pensavo di averti perso> dissi singhiozzando tra le sue braccia.

È incredibile come io mi senta me stessa con lui, mi rende vulnerabile...e non so se è un bene o un male, ma basta che sia con me.

<Hey piccola...> mi prese il viso tra le mani <...sono qui, davanti a te, niente e nessuno potrà portarti via da me> mi lasciò un bacio sulla fronte, ma la nostra discussione non la feci finire qua.

-Mitch's pov
Alle parole che dissi, lei sorrise.
Era così bella.

Si asciugò le lacrime e io mi misi comodo sul divano, dopo poco la sua voce attirò la mia attenzione <Mitch...> mi girai verso di lei per farle capire che la stavo ascoltando e lei continuò a parlare <...noi cosa siamo?> questa frase mi lasciò mille pensieri in testa.

Non lo so cos'eravamo...e non so nemmeno cosa volevamo diventare.
Ci amavamo, ma non so neanche io se stavamo insieme.

<Non lo so...> risposi guardando in basso ma una sua frase inaspettata mi fece rialzare subito la testa <Io non voglio una relazione>.

La guardai confuso <Perchè?> chiesi.

<Perchè ho paura..>

<Di cosa?>

<Di stare male, io non credo più nell'amore> si fermò e io diventai triste ma continuò la frase dopo poco <Ma con te è diverso Mitch>

<Aly...> le presi le mani tra le mie <Anche io ho paura> le confessai.

<Ma non arrendiamoci, proviamoci insieme> le dissi, e un sorrisone le comparve sul viso.

<Ok, allora facciamo così...adesso io corro su, in camera mia, mi nascondo...e se riuscirai a trovarmi...> si fermò, si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò due parole che mi fecero impazzire <...sarò tua>

<Eccitante...fino a quanto devo contare?> chiesi curioso leccandomi le labbra.

<Venti, e se in caso non mi trovassi...sono dietro la tenda> disse per poi correre su in camera e io iniziai a contare <uno...due...tre...quattro...cinque...sei...sette...otto...>

<Venti! Arrivoo!> urlai per farmi sentire.

Per fare un po' la figura del tonto, iniziai a cercarla per tutto il piano tranne che in camera.

Entrai in camera e mi avviai verso la tenda, la spostai e...<Boo!> rimasi confuso quando non la trovai.

La mia attenzione, però, venne presto attirata da una voce femminile...la sua <Pensavi davvero fosse così facile?> mi girai e vidi Alyssa appoggiata con la spalla allo stipite della porta.

Già mi faceva impazzire prima, pensare che ora inizieremo qualcosa...si, quel "qualcosa", mi faceva uscire di testa.

Mi avviai verso di lei e quando fui davanti ad ella, la presi in braccio <Quindi sei mia?> chiesi soddisfatto <Beh...in realtà non mi hai trovata> disse sapendo che mia avrebbe fatto venire i brividi <Ma, si...sono tua>.

Non resistetti e la baciai immediatamente, rientrai in camera e la buttai sul letto ma questo momento fu interrotto dal campanello della porta, che suonò.

Ci fermammo <Ma che ore sono?> chiese Alyssa scocciata.

Guardai l'ora sul mio telefono <Ops...sono le 7:58> Alyssa mi guardò scioccata.

-Alyssa's pov
<Va be, vado giù a vedere chi è> Mitch annuì e io andai al piano di sotto.

Arrivai davanti alla porta e l'aprii, trovandomi il postino davanti <Signora Wood?>

<Si, sono io> risposi dando conferma.

<Questa è per lei, buona giornata> mi porse una lettera e mi fece un sorriso che ricambiai.

Lessi cosa c'era scritto sopra e feci un urletto di gioia.

-🌺

Like a Game || Mitch Rapp, Dylan O'BrienWhere stories live. Discover now