Capitolo XLIII

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<Wow> dissi ammirando la casa di Mitch.

<Mh si, non è niente di che> disse stortando la testa.

<Ma che dici! È carinissima> dissi contraddendolo.

Era un piccolo appartamento in mezzo al verde, un po' distante da Northridge, dove avevamo la nostra casa ormai.

Davvero carino, era piccolo ma completo.

<Piccola, io vado a preparare le cose da portare a casa nostra> disse andando a prendere il borsone.

<Va bene amo- Mitch, volevo dire Mitch> mi tappai immediatamente la bocca con una mano appena realizzai il modo in cui lo stavo per chiamare.

Lui rise e andò a sistemare tutto quello che c'era da sistemare.

Durante l'attesa, mi sedetti sul suo letto e accesi il telefono cercando una foto di mia madre.
Mi mancava tantissimo.

Iniziai a "parlare" con lei.
<Hey mamma! Come stai? Qua va tutto bene...> sospirai <...ho conosciuto un ragazzo, Mitch, e adesso stiamo insieme. All'inizio era tutto un po' complicato ma ora viviamo insieme> mi scese una lacrima.
<Ti ricordi di Sharon? Beh, è diventata grande anche lei...tra un mese si spos-> balzai in aria quando Mitch attirò la mia attenzione <Hey..> disse venendo verso di me e si sedette al mio fianco.

Mi girai verso di lui, avevo gli occhi pieni di lacrime <...vieni qua> disse prendendomi tra le sue braccia.

<Mi manca...> dissi singhiozzando come non mai.

<Lo so, piccola, lo so> disse cercando di tranquillizzarmi.

<So che le hai parlato di me, sono onorato> mi sciolsi dall'abbraccio e lo guardai negli occhi sorridendo.

<Già, le ho raccontato di te> dissi facendogli il musino dolce.

<Noo, amore così mi farai morire> rimanemmo in silenzio, ma un silenzio d'amore.
Non so come spiegare...

<Si, ti ho chiamata amore> lo baciai immediatamente.

Questo era il secondo bacio che sapeva di amore, sapeva di noi.

<O-ok, adesso andiamo a casa...dobbiamo sistemare i miei vestiti> disse Mitch prendendomi a mo' di sposa.

***
<Ok allora, sistemiamo tutto in un armadio> dissi entrando in camera.

<Si, signora> disse Mitch correndo verso l'armadio con il suo borsone.

<Bene, cadetto, vado a riposarmi, lei rimanga qua a fare il suo lavoro!> gli dissi mantenendo il gioco e simulando la voce di un capo.

<Si, signora!> disse mettendosi sull'attenti.

Scoppiammo a ridere.

Mi andai a sedere sul letto mentre Mitch iniziò a sistemare i suoi indumenti nell'armadio.

Fissai il vuoto <È incredibile sai..> iniziai a parlare.

<Cosa?> disse Mitch spostandosi da un angolo all'altro per mettere tutte le cose al loro posto.

<Il nostro rapporto>

<Già> concordò.

Ci mise poco a sistemare tutto e venne vicino a me.

<Su, vestiti, voglio portarti in un posto>

<Ma tra meno di tre ore dobbiamo andare a cena con Sharon e Jace> gli ricordai.

<Non ci metteremo molto> sbuffai e andai verso il nostro armadio.

Presi un top bianco con del pizzo e dei semplici pantaloncini.

E come ciliegina sulla torta le mie amate Nike.

<Pronta!> dissi uscendo dal bagno.

<Saresti bellissima anche con un sacco dell'immondizia addosso> disse Mitch squadrandomi.

Sorrisi come non mai e uscimmo di casa per andare in questo famoso posto.

*in macchina*

<Allora? Dove mi stai portando?> chiesi impaziente.

<Non preoccuparti, rimarrai a bocca aperta> disse concentrandosi sulla strada.

<Mh va bene> dissi assottigliando gli occhi per poi concentrarmi sul panorama che si vedeva dal finestrino.

Il viaggio non durò molto.

<Amore siamo arrivati> disse bloccando il freno a mano.

Scesi dalla macchina, mi sistemai i pantaloncini e alzai lo sguardo <Wow>

<Visto? Che ti avevo detto?>

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Like a Game || Mitch Rapp, Dylan O'BrienWhere stories live. Discover now