Capitolo VIII

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Mi girai e vidi che era Mitch.

Dio ma che vuole questo?

<Tanto che ci siete scopate no?> disse Mitch con un tono abbastanza arrogante, come se fosse geloso.

<Che c'è? Sei frustrato perché non puoi baciarmi, mentre lui si ?> lui mi guardò stupito.
In realtà tutti ma non ci facevo caso.

<Oh quindi state insieme?> chiese Mitch quasi infastidito dal tono che usava.

<No, non stiamo insieme, ci divertiamo e basta..geloso?> mi girai verso Alec e mi feci scappare una risata insieme a lui.

<Pff, io geloso? Ragazzina svegliati, io mi prendo ciò che voglio e non sono geloso di quello che non voglio, capito?> disse con un tono quasi irritato.

Ma cosa vuole?
Se non sei geloso, perché fare tutta questa scena?

<Si amico, sei geloso, perché io posso vedere il suo splendido corpicino e tu no, vedevo come cercavi di provocarla appena sei arrivato e a quanto pare il tuo tono arrogante con lei non funziona> disse Alec, riferendosi a Mitch, facendo un occhiolino.

<Va bene ragazzi, dopo questo dibattito, che ne dite se andiamo a mangiare?> intervenì Charis che aveva una fame da lupi.

<Buona idea> dissi in coro con Violet per poi ridere.

Entrammo in quel posticino, era molto bello.

I tavoli erano bianchi con i posti a sedere rossi. Alcuni posti erano sedie mentre altri, dei divanetti, diciamo.

Le pareti bianche e il pavimento a scacchi, nero e bianco.
Era davvero un posto bellissimo.

Ci sediamo in posti diversi.
Io vicino ad Alec e Violet, Diana vicino Violet, Charis vicino a Diana.
Joel era di fronte a Diana, mentre Mitch...Mitch, purtroppo era di fronte a me.

In quel momento avrei voluto cambiare tavolo.

Una cameriera si avvicina al nostro tavolo e ci chiede cosa volevamo per colazione.

Diana, Charis e Joel ordinarono dei pancake normali, lisci diciamo...senza nessun condimento eccetto lo sciroppo d'acero e il burro.

Alec e Violet presero, anche loro, i pancake ma aggiungendo i frutti di bosco con qualche goccia di cioccolato.

Wow, mi stavo immaginando i pancake.

I miei pensieri furono interrotti dalla cameriera mentre finiva di segnare le ordinazioni dei miei amici sul suo taccuino <ok..si, e per te signorina?> chiese riferendosi a me.

<Io prendo uova e bacon, grazie> avevo voglia di salato.

Prima che la cameriera andasse, del tutto, via, Mitch la fermò <Scusi> disse alzando la mano per farsi notare.

<Si? Dimmi> disse la cameriera con un tono quasi ammiccante.

Seriamente? Anche le cameriere?
Oddio.

<Anche io prendo uova e bacon> disse Mitch guardandomi, facendo un sorrisetto per poi ritornare a guardare la cameriera.

Giuro, gli infilo una forchetta nella coscia.

La cameriera se ne va e nel frattempo iniziammo a parlare.

*spazio autrice*
Lo so, i capitoli sono corti, ma cerco di mettere più capitoli possibili.
Mi scuso per eventuali errori grammaticali e per la lunghezza dei capitoli!
-🌺

Like a Game || Mitch Rapp, Dylan O'BrienWhere stories live. Discover now