Capitolo XXX

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Eravamo in macchina già da un po' e per la testa mi balenavano mille pensieri...per i comportamenti di Mitch.

Insomma, aveva detto "a me piaci tu piccola" oppure nel modo in cui mi guardava quando cantava il ritornello di quella canzone, o anche quando mi ha detto "voglio farti mia"....queste cose non le aveva mai dette.

I pensieri mi stavano soffocando, e Mitch se ne accorse.

Sentii un calore sulla coscia, sobbalzai girandomi <Hey piccola, sono solo io> mi aveva poggiato la sua mano calda sulla mia coscia.

Non ce la facevo più, avevo bisogno di risposte.

-Mitch's pov
Avevo ancora la mia mano sulla sua coscia mentre, ogni tanto, muovevo la mano di poco per accarezzarle la parte che stavo toccando.

La voce della mora al mio fianco attirò la mia attenzione <Mitch...> era titubante, mi stavo iniziando a preoccupare.

<Dimmi..> dissi confuso, insomma non potevo leggerle nella mente ma volevo sapere immediatamente cosa voleva chiedermi.

<Non voglio girarci intorn-> la fermai <Lo stai gia facendo> dissi ridacchiando e strappandole un sorriso.

Amavo vederla sorridere.
Dopo tutto quello che ha passato, sapere che riuscivo a farla stare bene...era un traguardo.

<Ok, provi qualcosa per me?> silenzio più totale.

Nessuno dei due spiaccicava parola, c'erano solo sguardi.

Ma intanto riflettevo sulla risposta da dare, provavo qualcosa?
Beh, non lo so.
Probabilmente no ma non mi ero mai sentito cosí con nessuna, e non volevo dimostrarglielo.
Avevo già perso quella stupida scommessa con Jace, anche più volte.
Aveva ragione, mi avrebbe fatto impazzire e ci stava riuscendo.
A me non piace l'amore, ho dovuto subire troppe delusioni e sono diventato cosí.

Parcheggiai davanti a casa sua e scendemmo entrambi.

Ci avviammo verso la porta, lei infilò la chiave nella serratura e la girò tre volte.
Entrammo e una voce femminile attirò l'attenzione di entrambi.

<Sharon!> urlò Alyssa correndo tra le braccia della famosa Sharon.

Sharon si avvicinò a me e mi strinse la mano <Piacere, Sharon> le feci un sorriso e ricambiai la presentazione <Mitch>

<Va bene ragazzi, io vado a farmi una doccia...arrivo subito> disse, Alyssa, salendo le scale.

<Va bene piccola, ti aspetto qua> dissi per poi andarmi a rilassare sul divano.

Accesi la televisione e mi misi a guardare alcune partite dei Mets, finchè non sentii un peso che fece sprofondare il divano alla mia sinistra.
Mi girai sperando fosse Alyssa ma invece era Sharon.

<Lei, caro mio, stravede per te ma non vuole farlo vedere> mi disse Sharon, la guardai confuso e poi lei continuò <...e anche tu stravedi per lei, ma siete due teste di cazzo e non volete ammetterlo>.

Per me, aveva ragione, non so se per il fatto di Alyssa avesse ragione...ma non credo.

<Come fai a sapere di me?> chiesi confuso ma non negai.
Insomma, non ho mai parlato con lei prima di stasera.

<Jace>

COSA?!

<Jace Walker?> chiesi sgranando gli occhi.

<No, Jace Herondale di Shadow Hunters> disse ironica.
Roteai gli occhi e feci l'indifferente sulla sua risposta.

<Come lo conosci?> chiesi e abbassai il volume della televisione.

<Stiamo insieme> rimasi pietrificato.

Non me l'aspettavo proprio...e poi, perchè Jace non me l'aveva detto?

Stavo per dire qualcosa ma Alyssa scese dalla scale e io mi alzai dirigendomi verso la cucina, mentre Sharon accennò un sorrisetto misto tra disperazione e maleficio.

<Allora che facciamo?> chiese la mora scendendo l'ultimo gradino.

<Mets e pizza?> proposi tirando fuori, dal frigo, tre bottiglie di birra.

<Ci sto> disse.

*spazio autrice*
Le cose si fanno interessanti eheheh
-🌺

Like a Game || Mitch Rapp, Dylan O'BrienWhere stories live. Discover now