Capitolo XVI

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-Alyssa's pov
<Mitch! Mitch! Mettimi giù! Adesso!> urlai dato che Mitch mi aveva preso a sacco di patate sulla sua spalla per buttarmi in acqua.

Entrambi testardi.

<No, tu adesso fai quello che ti dico>

<Cos'è un ordine?>

<Ovvio, bimba> doveva smettere di chiamarmi in quel modo.

Ma non capivo ancora tutta questa dolcezza, mi sembrava strano, insomma fino al giorno prima ci insultavamo.

Di scatto chiusi gli occhi.

Mitch mi aveva buttata sott'acqua, riemersi subito e iniziai a schizzargli l'acqua finché non mi iniziarono a far male le braccia.

Poco dopo uscimmo dall'acqua, mentre gli altri erano ancora dentro.
Mi sdraiai sul telo di Mitch e lui fece la stessa cosa.

C'era ancora una risposta che non avevo chiara <Come mai sei così...dolce?> chiesi facendo le virgolette quando pronunciai l'ultima parola.

<Non ho ancora sentito uscire dalla tua bocca "ti perdono"> mio dio, stava ancora cercando di farsi perdonare.

Sinceramente, non lo volevo quasi più tra i piedi.

<Ti perdono> dissi e sentii il suo sguardo confuso addosso ma non disse nulla.

Mi misi a pancia in giù, sotto il sole cuocente e non mi accorsi neanche che mi ero addormentata.

***
Splash!

<Alec ma che cazzo fai?!> gli urlai contro ma poi mi misi a ridere, che bel risveglio direi.

<Eh dai piccola, non ti sarai mica offesa> mi disse con un tono di sfida.

Allora mi alzai, corsi verso di lui e iniziai a tirargli dei pugni sul suo petto.

Dopo uno, due, tre, quattro pugni...Alec mi bloccò i polsi facendomi scontrare i suoi occhi con i miei.

Era sempre fantastico.

Piano piano mi lasciò i polsi e prima che arrivassero lungo i miei fianchi, prese essi facendo scontrare il suo busto con il mio e mi baciò.

Mi chiese l'accesso della lingua nella mia bocca e glielo permisi.

Era un bacio perfetto.

Dai miei fianchi passò alle natiche e poi alle cosce, mi tirò su e io automaticamente cinsi le mie gambe al suo bacino.

Camminò verso il suo telo e poi mi posò delicatamente continuando a baciarmi. Fortunatamente attorno a noi non c'era nessuno, mi sembra di capire che nel punto dove ci siamo messi noi, si mettevano sempre prima del mio arrivo, come se fosse un posticino solo per loro, per stare in tranquillità.

<Ne avete ancora per molto?> una voce maschile richiamò la nostra attenzione, ci fece staccare e ci mettemmo seduti sul telo.

Mitch.

<Dobbiamo andare.> disse freddo riferendosi a me per poi squadrarmi male e squadrando Alec.

Mio dio ma che voleva?

<Devo andare> mi girai verso Alec e gli posai un bacio sulla guancia.

<Va bene, ci vediamo dopo> disse prendendo le sue cose per poi andarsene insieme agli altri, facendo rimanere me e Mitch da soli.

Un incubo.

<Vestiti forza> disse Mitch con un tono quasi arrabbiato lanciandomi vestiti.

<Si può sapere che ti prende?> chiesi innervosita dal suo comportamento.

<Niente, lascia stare> a ogni risposta era sempre più freddo.

<Bah, ok, comunque sono pronta>

<Ok, andiamo in macchina> quasi mi faceva paura, aveva dei toni davvero freddi e secchi.

Arrivammo davanti all'auto <Muoviti sali>

<Calmino eh> risposi a tono, mi stava facendo girare le palle.

<Non dirmi di calmarmi ragazzina> mentre diceva quella parole mi guardava fisso negli occhi.

Salimmo in macchina e Mitch non mi diede neanche il tempo di chiudere la portiera che partì.

<Ma che cazzo Mitch! Sei diventato matto
per caso?> nessuna risposta, ora era come se non esistessi più.

Non passò molto tempo prima di arrivare a casa mia, Mitch era incazzato, per non so quale motivo e aveva accelerato per arrivare prima a casa mia, come se volesse togliermi dai piedi.

<Arrivati, scendi> scesi subito da quella macchina del suicidio e prima che potessi chiudere la portiera Mitch mi rivolse la parola <Voglio vederti pronta alle 8, non serve il costume> annuii, chiusi la portiera e lui partì a tutto gas.

Non lo capivo.

-Mitch'pov
Continuavo a fissare Alec e Alyssa che si baciavano, non ne potevo più.

Quel bacio.
Quel bacio del cazzo.

Sembrava lo facessero apposta, non riuscivo a vederli ancora attaccati perciò aprii bocca <Ne avete ancora per molto?>

<Dobbiamo andare.> dissi più freddo che mai, volevo toglierla dalle grinfie di quel figlio di puttana.

Ripeto, non sono geloso, mi da fastidio.

Lanciai i vestiti di Alyssa addosso a lei <Vestiti forza>

Cazzo Mitch ma che fai?! Ti sei appena fatto perdonare.

Io lo sapevo che questa ragazza mi avrebbe fatto impazzire.

Ma non capisco perché io non ci abbia ancora provato, stasera proverò a fare qualcosa.

*spazio autrice*
Curiosi di sapere cosa succederà alla festa?
-🌺

Like a Game || Mitch Rapp, Dylan O'BrienOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz