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멀리 달려 / corri lontano / run far away


–Jisung!– esclamò Felix, raggiungendolo una volta sceso dall'auto, facendo passare un braccio attorno alle sue spalle. –Hai voglia di accompagnarmi al game-stop? Sicuramente loro non vorranno farlo.– gli chiese, mostrando la lingua al resto dei suoi amici.

–Oh..sì? Suppongo. Certo.– disse, con un sorriso un po' timido.

–Io vado a cercare qualcosa da mangiare.– disse Jeongin, mettendosi a correre verso l'ingresso del centro commerciale.

–Aspettami!– urlò Hyunjin, rincorrendolo.

Jisung pregò che per un qualche motivo Minho sarebbe rimasto con loro, ma pochi secondi più tardi lo notò allontanarsi con Seungmin accanto.

–Fate sempre così di solito?– chiese Jisung.

–Mhm? Cosa?– chiese Felix, staccandosi da lui e sorridendogli.

–Venite tutti insieme e poi vi separate in gruppetti.

–No, non sempre è così. Ma ognuno di noi ha i propri interessi, e il tempo è limitato, quindi siamo finiti più e più volte per fare qualcosa del genere. Sai quante volte rimanevo solo?? Nessuno mi vuole mai accompagnare al game-stop.

–Non faresti prima a comprare su internet?

Felix rise. –Sì, ma qual è il bello, così? Mi piace parlare con il cassiere, siamo diventati amici dopo un po' di volte!– spiegò, accelerando il passo. –Giochi a qualcosa? Magari qualcosa di mainstream, tipo, non so, fortnite?

Jisung scosse la testa. –Ho avuto una fase da gamer in passato.– ammise, grattandosi la nuca. –Ma ora ho altre cose a cui pensare. Se tornassi a giocare, so che non smetterei più.

–Capisco, capisco.

Gli occhi di Jisung si spostarono sull'ambiente a lui circostante mentre la conversazione con Felix procedeva. Prima sulle piastrelle colorate per terra, poi sulle luci dei vari negozi, sulle persone che si muovevano in fretta, superandoli, o passeggiando magari anche più lenti di loro. Il profumo di qualcosa di dolce giunse alle sue narici, e lo identificò subito quando vide un uomo vendere delle ciambelle. La sua testa tornò su Jeongin e sulla frase che aveva detto qualche minuto prima.

–Jisung, mi stai ascoltando?

Si risvegliò dai suoi pensieri, sorridendo all'altro ragazzo. –Certo.

–Non credo ti interessi molto questo posto.– notò Felix. –Possiamo andare da qualche altra parte.

–Non saprei..– disse Jisung, sorridendogli impacciato. Non voleva far sapere a quel ragazzo, che aveva appena incontrato, che fosse assolutamente senza soldi da spendere. Lo faceva sentire in imbarazzo, come se avesse fallito nella sua vita da studente universitario. Ma a quel punto, era incerto anche sul fatto che sarebbe riuscito ad iscriversi all'anno successivo.

–C'è qualcosa che non va?– chiese Felix, sorridendogli. –Puoi parlarmi come se mi conoscessi. Sono un amico affidabile, giuro!

–No, sto bene!– rispose Jisung, ridacchiando.

–Okay, mi fido.– disse Felix, prendendo il suo cellulare dalla sua tasca e chiedendo a Jisung di reggergli la piccola borsa contenente il videogioco che aveva appena comprato.

Era passata ormai una mezz'ora da quando erano arrivati, e il nervosismo di Jisung non si era abbassato nemmeno di un po'. Anzi, probabilmente era diventato più intenso.

of these chains | minsungWhere stories live. Discover now