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오늘 밤은 추울 것 같다 /sembra farà freddo stanotte / looks like it's gonna be cold tonight

Passarono ancora un paio di giorni. Dei lenti, lunghi giorni.

Jisung si guardò intorno nel suo appartamento, sbrigandosi poi ad uscire come se avesse avuto un appuntamento da qualche parte e avesse dovuto essere puntuale. Non era così. Nessuno lo aspettava, ma aveva un luogo in cui recarsi in mente. Sapeva che Minho sarebbe stato a casa quella sera, quindi non credeva sarebbe stato un problema se avesse deciso di visitarlo inaspettatamente.

Suonò il suo campanello, attendendo che il ragazzo gli aprisse e dando un'occhiata all'orologio sul cellulare nel frattempo. Erano le nove di sera ormai, probabilmente non si aspettava minimamente di vederlo lì.

La porta si aprì, rivelando un ragazzo in una felpa oversized, il cappuccio sulla testa. Aveva un'aria un po' stanca, nonostante fosse un po' troppo presto per dormire.

–Jisung?– chiese, e il suo viso si illuminò all'improvviso, cancellando ogni segno di stanchezza dalla sua espressione.

–Sono io. L'inimitabile.

Minho sorrise, afferrandogli il braccio e attirandolo verso di sé, facendolo entrare nell'appartamento e chiudendo la porta alle sue spalle. –Cosa ci fai qui?– domandò poi, lasciando andare il braccio e posando entrambe le sue mani sul suo volto.

–Mi mancavi.– rispose Jisung, alzando le spalle. –E poi..sembra farà freddo stanotte.

L'espressione sul viso di Minho variò per un attimo, quasi impercettibilmente. Non era serio, era quasi come se avesse avuto un'illuminazione. Si era appena ricordato di quella frase. Non era la prima volta in cui la sentiva, affatto, no, era stato lui stesso a pronunciarla in passato, una delle prime volte in cui aveva dormito con Jisung. Quella volta in cui doveva trovare altre scuse per farlo. Non che lo volesse sempre, era felice quando Jisung stesso gli si avvicinava senza preannunciarlo.

Era piovuto per qualche giornata, ormai. Era ottobre inoltrato, stava cominciando a fare sempre più freddo. Le coperte che aveva a casa gli sarebbero bastate senza alcun problema, ma ora era Jisung quello a volersi servire di una scusa. Giusto per non sembrare troppo disperato. (in realtà, lo era)

Minho afferrò l'ombrello grondante nella mano di Jisung, appoggiandolo nel porta ombrelli vicino alla porta e tornando dal suo ragazzo subito dopo. –Ti sei bagnato?– gli chiese.

Jisung scosse la testa, togliendosi le scarpe e camminando dritto verso il letto di Minho. –Ma non mi lamenterei se mi dessi una delle tue felpe da indossare.

Minho fece un sorrisetto. –Non ti serve la mia felpa.– disse, seguendo Jisung.

Il ragazzo alzò lo sguardo sulla tv di Minho. C'era la schermata di un qualche film che evidentemente stava guardando prima che lui arrivasse.

–Film horror.– spiegò, sedendosi vicino a Jisung e rubandogli il telecomando dalle mani. –Sono a metà circa, che facciamo? Vuoi continuarlo con me?

Jisung sospirò, non sentendosi in vena di film horror ma optando per seguire il volere del suo ragazzo per renderlo almeno un po' felice dopo tutto quello che aveva fatto per lui. –Okay.– disse, alzando le coperte sul letto di Minho e infilandovisi sotto.

–Sei sicuro?– gli chiese il ragazzo, notando il sospiro iniziale.

–Finché mi abbracci possiamo guardare tutto quello che vuoi.– mormorò.

Minho sorrise, distendendosi vicino a Jisung e lasciando che si appoggiasse a lui, circondandolo con le sue braccia.

–Potrei non guardare il film.– disse, chiudendo gli occhi, la testa poggiata contro il petto di Minho.

of these chains | minsungWhere stories live. Discover now