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믿음 / fiducia / trust

Un altro respiro lento e poi il suo cervello decise che era tempo per lui di svegliarsi.

Emise un suono di scontento mentre cercava di stiracchiarsi, ricordando improvvisamente dove si trovasse nel momento in cui percepì un altro corpo vicino al suo. Il letto in cui stava dormendo, non era ovviamente il suo.

Ricordi del giorno precedente si materializzarono davanti ai suoi occhi, facendolo arrossire mentre il suo corpo stava ancora tentando di risvegliarsi e tornare al 100% in funzione.

Rimase disteso vicino a Minho, poggiando la testa sulla sua spalla e sorridendo nel buio della stanza. Se avesse potuto alzarsi ogni giorno in quel modo, non gli sarebbe affatto dispiaciuto.

Quando anche l'altro ragazzo si mosse, girandosi verso di lui dalla posizione supina in cui si trovava prima, la testa di Jisung ricadde contro il cuscino.

–Ow.– sussurrò, cercando Minho con le sue braccia e spingendo la sua testa verso di lui, il viso quasi attaccato all'incavo del suo collo.

–Sei già sveglio?– gli chiese Minho, una voce roca che aveva sentito più volte nelle scorse settimane, ma che aveva un effetto molto diverso su Jisung, ora.

–Anche tu sei "già sveglio".– rispose Jisung.

–Mhm, come sei perspicace. L'ho sempre detto che il mio ragazzo è intelligente.

Jisung sbadigliò. –Non so se mi stai prendendo in giro o no, ora.

–No, non ti prendo in giro. Sei il mio ragazzo.

Jisung sbuffò contro la pelle del collo di Minho. –Non intendevo quello.

–Io sì. Intendevo quello.– disse l'altro, scostandosi da lui per dargli un bacio sulla fronte e girandosi dall'altra parte per accendere la lampada sul comodino, con l'obiettivo di alzarsi. Avvertì però le braccia di Jisung circondarlo da dietro, il suo corpo contro la sua schiena. –Hey. Voglio alzarmi.– gli disse.

–Io no.– rispose Jisung, sorridendo. –Resta qui ancora un po'.

Minho si girò di nuovo, trovando con lo sguardo il viso di Jisung. Ora riusciva a vederlo. Riusciva a vedere i suoi occhi stanchi, i suoi capelli spettinati, il modo in cui lo guardava di rimando, il sorriso sulle sue labbra. Ed era il suo ragazzo.

Posò una mano sulla sua guancia, sorridendo quando vide Jisung chiudere gli occhi e premere il viso in cerca del suo tocco. –Sei stupendo.– sussurrò.

–Me lo stai davvero dicendo quando mi sono appena svegliato?– mormorò Jisung.

–Mhm. Te lo sto davvero dicendo quando ti sei appena svegliato.– affermò Minho.

Jisung sorrise, abbracciandolo. –Ti amo.

–Anch'io ti amo.– rispose Minho. –Tutto bene?– gli chiese poi.

–Mhm, sì, perché?

–Non lo so, non sono abituato a vederti così affettuoso. Sai, di solito mi dici che mi odi e cerchi di evitarmi.

of these chains | minsungWhere stories live. Discover now