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좋아해서 미안 / scusa, ti amo / sorry, I love you

[Presente]

Jisung deglutì, sentendosi estremamente felice ma nervoso al tempo stesso. Prima di provare a parlare, decise di stringere Minho un po' più forte tra le sue braccia, sperando che potesse tranquillizzarlo di un po'.

-Tu..davvero..- mormorò qualche istante più tardi.

-Ti amo.- ripeté Minho senza alcuna esitazione.

-Non mi stai prendendo in giro, vero?

-Non sarei così nervoso se ti stessi prendendo in giro.

Jisung si ritrasse dall'abbraccio, le sue guance arrossite. Non poteva far nulla per nasconderlo, nonostante le sue emozioni fossero ancora seppellite nei più profondi fondali del mare che costituiva la sua coscienza.

-Non essere nervoso.- disse, benché la sua voce sembrasse solo un filo leggero d'erba, piegato al vento. Afferrò di nuovo una mano di Minho, i suoi occhi fissi su di essa anziché sul suo viso. Come poteva dirgli di non essere nervoso quando lui si sentiva allo stesso modo?

Prese un respiro profondo, sforzandosi di alzare gli occhi su quelli di Minho e rimanendo immobile a seguire i dettagli nelle sue iridi come se fosse ipnotizzato. -Anch'io.- sussurrò, abbassando la testa di nuovo. Si sentiva così stupido, ma era più forte di lui. -Anch'io ti amo.

La mano di Minho che stava tenendo si mosse all'improvviso, come anche tutto il suo corpo, alla nuova informazione ricevuta. -Tu..anche..cosa..? Tu mi..

Jisung sorrise, ignorando la sensazione di bruciore sulle sue guance e tirando un pugno sul petto di Minho. -Idiota. Come hai fatto a non accorgertene?? Non era palese? Avresti dovuto dirmelo prima, che fosse lo stesso anche per te.

-Io? Io come ho fatto a non accorgermene? Io con tutto quello che ho fatto per te? Ti sembra che un amico che non vedi da 2 anni farebbe tutto questo, solo per un"amico"??

Jisung sorrise, guardandolo negli occhi un'altra volta, ora che si sentiva molto meno sotto pressione di prima. -Come facevo a capirlo? Ti sei comportato in un modo così strano fin dal primo giorno in cui ci siamo incontrati di nuovo.

-È perché ti amo, te l'ho detto!- disse, ridendo.

-Già quella volta? Cos'è, ti ho incantato o qualcosa di simile?

-No, stupido.- disse Minho, ma con un tono a metà tra lo scherzoso e il dolce, totalmente opposto a quello che aveva usato più e più volte in passato. -Ti ho sempre amato.

-Cosa..? "Sempre"?

Minho annuì, sorridendogli. -Anche due anni fa, quando mi odiavi e mi comportavo da schifo.

-Perché ti saresti comportato così se-

Minho lo interruppe abbracciandolo di nuovo, una delle sue gambe ora piegata sul letto per stare più comodo. -Lo so. Mi dispiace. Non capivo cosa mi stesse succedendo, non capivo assolutamente nulla. Ero solo un coglione.- mormorò, sospirando. -Mi dispiace così tanto. Tutto quello che ho fatto per te in queste settimane..sì, era perché ci tengo a te, ma anche perché volevo dimostrarti che non sono più com'ero una volta e..perché volevo rimediare ai miei errori. Non voglio perderti di nuovo. Voglio essere abbastanza. Voglio..renderti felice, voglio essere una persona che ti faccia pensare "sono felice che lui sia il mio..-

La sua voce sfumò nel silenzio, lasciando incompleta la frase.

-Il mio..?- chiese Jisung.

Minho rese più intensa la sua stretta, nascondendo il viso contro la spalla di Jisung. -Non importa.

of these chains | minsungDonde viven las historias. Descúbrelo ahora